Vent’anni di Fondazione Guelpa

Un bilancio del passato e i progetti per il futuro della Fondazione culturale con sede ad Ivrea

Bonifazio, Guarini, Broglio, Corsini

La Fondazione Guelpa, in occasione del ventennale della sua costituzione nel 2005, ha organizzato una presentazione della propria attività passata e presente, segnando già con questo una discontinuità con le gestioni precedenti.
Negli anni infatti la attività è stata spesso punteggiata da polemiche e contrapposizioni, con tanto di dimissioni e cambi di presidenza (nell’ordine Grijuela, Della Pepa, poi, dopo la modifica che eliminava la carica obbligatoria al Sindaco, Jallà, Beatrice , Battegazzorre e ora Corsini). Oltre al Consiglio di amministrazione, nominato dal Consiglio Comunale, ora così composto: Presidente: Bartolomeo Corsini, Vicepresidente: Daniela Broglio, Consiglieri: Giacomo Bottino, Sabrina Gonzatto, Giancarlo Guarini, la Fondazione si è dotata di un Comitato tecnico scientifico composto da Patrizia Bonifazio, Paolo Golzio, Guido Guerzoni, Enrica Pagella e Carlo Picco.
La Fondazione, nelle parole del Presidente Corsini, vuole virare verso un nuovo percorso identitario che veda un più marcato impegno culturale, non più solo ente erogatore di contributi ma anche promotore di progetti culturali.
L’impegno attuale della Fondazione è attualmente concentrato su tre direttrici principali: la valorizzazione della Casa Guelpa, la progettazione del Polo Culturale e la collaborazione con il Piccolo Teatro di Milano.
L’alloggio di Lucia Guelpa, che insieme alla collezione artistica e al patrimonio finanziario costituiva il lascito costituente della Fondazione (che, va ricordato, era destinato ad essere utilizzato espressamente in ambito culturale) è ancora da riqualificare, si trova in pieno centro affacciandosi su Piazza di Città e, constando di 250 mq., si presta ad ospitare attività anche diverse tra loro: sede della Fondazione, collaborazione con artisti e ricercatori, incontri pubblici e culturali.
Per il Polo Culturale che dovrebbe sorgere attorno a Piazza Ottinetti, la Fondazione punta ad consegnare al Comune entro la scadenza dell’attuale mandato, dicembre 2025, il bando per la progettazione del Polo culturale, per il quale è già stato imbastito il progetto Groma con il Politecnico di Milano (la raffigurazione su pietra dello strumento Groma in uso ai romani è un reperto molto raro visibile nel Civico Museo Garda).
Proprio sul Progetto Groma è in corso di realizzazione entro l’anno la pubblicazione di un libro comprendente tutti gli studi, le proposte e le mappe elaborate dai partecipanti.
Propedeutico alla realizzazione del nuovo Polo sarà l’abbattimento dell’ex Cena nel cortile di Piazza Ottinetti che, annunciato già come imminente nel dicembre 2021, partirà invece in questa estate 2025 con il contributo della Fondazione così come è già stato per l’adeguamento della Biblioteca attuale per l’adeguamento alle norme antincendio.

Il plastico del Polo Culturale

Per la realizzazione del progetto uscito vincitore dal bando bisognerà poi impegnarsi a trovare i finanziamenti adeguati, e non è detto che occorra ricostruire edifici ex novo dato che, come ha precisato il Sindaco Matteo Chiantore, già attualmente ci sono molti locali inutilizzati nei diversi piani degli edifici attualmente contornanti Piazza Ottinetti e il cortile e la nuova Biblioteca sicuramente sarà concepita in maniera più duttile e senza l’enorme esposizione di volumi attuale. Contemporaneamente si vuole intervenire anche sulla riqualificazione delle orribili vetrine sotto i portici attualmente inutili e chiuse da grate (e bisogna dire che è incredibile che da tempo immemore, 30-40 anni?, nessuno ci abbia pensato, neanche per “Ivrea capitale del libro”).

Una novità è la collaborazione con il Piccolo Teatro di Milano e la Fondazione Centro Sperimentale di Cinematografia – Archivio Nazionale del Cinema d’Impresa per la digitalizzazione di tutto il patrimonio, circa 3000 video, del Piccolo aggiungendoci anche le realtà teatrali del Canavese (Edoardo Fadini, Living Theatre, Carmelo Bene, Agata Guttadauro, Compagnia Solari-Vanzi, Olivetti – Fondo Video).
Un’altra attività riguarda l’inserimento di Ivrea nell’Atlante dei Cimiteri Significativi Italiani, grazie alla presenza delle tombe di Pier Alessandro Garda, Adriano Olivetti, Salvator Gotta, Lucia Guelpa, oltre a quelle di Alimiro e D’Artagnan.

La Fondazione ha erogato, nei suoi primi vent’anni di attività, oltre 8 milioni di € di contributi, le cui voci principali sono Museo con 3.437.000 €, attività culturali varie 1.134.000, ex Cena 900.000, Biblioteca 895.000, Unesco 569.000 e attualmente il suo patrimonio si aggira ancora sui 3 milioni, dagli 8 iniziali, anche grazie ai fruttuosi investimenti fatti in passato quando il mercato finanziario permetteva interessi importanti.
Il Presidente Corsini ha poi annunciato l’intenzione di portare la Fondazione a diventare un ETS, Ente del Terzo Settore, con l’iscrizione al RUNTS – Registro Unico Nazionale del Terzo Settore, per ricercare risorse e promuovere accordi sul territorio con maggiori possibilità di partecipare a bandi per ottenere contributi e ricercare finanziamenti.

Francesco Curzio