Aprire speranze


Lettera appello ai Sindaci del Canavese

Il 18 marzo il Presidente della nostra Repubblica, fondata sul lavoro, ha lanciato un appello a intervenire per rendere il nostro sistema penale rispettoso della dignità delle persone recluse, coerente con le leggi e con la nostra Costituzione e, aspetto non secondario e conseguente, capace di concorrere alla edificazione di una comunità più sicura nel rispetto delle leggi e della convivenza.
Un appello ripetuto spesso in questi mesi, un appello che non ha trovato, secondo noi una adeguata accoglienza e risposta da parte del Governo e del Parlamento.
Noi siamo testimoni del progressivo degrado del sistema penale del nostro Paese, e delle pesantissime condizioni di vita, e anche di lavoro, delle persone recluse o che vi lavorano. Noi siamo testimoni e sentiamo la responsabilità di partecipare alla azione educativa, ma sentiamo anche il dovere di dire forte che oggi tale azione è quasi impossibile.
Le carceri sono troppo piene di persone ma soprattutto sono troppo vuote di attività, e di proposte che generino speranze, producano cambiamento e, quindi, sicurezza.
Nel carcere di Ivrea operano 2 (due) educatrici per più di 250 persone detenute! poche altre figure sono dedite ad attività educative: mai così poche in passato!!!
Mancano anche figure amministrative: la tipografia che, dagli anni ’80, lavora all’interno non lavora per clienti esterni perché non c’è personale sufficiente per emettere le fatture per i servizi prestati!!! Spesso attività culturali, educative, ricreative che le nostre associazioni di volontari propongono, anche con la partecipazione di persone e gruppi del territorio, non sono realizzate perché manca personale.
Da anni la maggiore biblioteca è chiusa ed è sospeso il fruttuoso rapporto che esisteva con la Biblioteca Comunale per accesso ai libri e quale occasione di volontariato: succede a Ivrea capitale italiana del libro 2022!!!
Per questo ci rivolgiamo a Voi che siete una importante rappresentanza delle nostre comunità che hanno nella propria storia e nella propria cultura, forte la considerazione per il lavoro e la formazione e la crescita della persona come indispensabili ingredienti di comunità coese e sicure. La condanna all’ozio a cui sono sottoposte le persone detenute contiene questo chiaro e distruttivo messaggio: “non pensiamo possiate avere un ruolo positivo nella comunità!
Non ci fidiamo di voi! Da voi non ci aspettiamo niente di buono!”
Questo è un messaggio sbagliato e dannoso che genera disperazioni e inimicizia.
Buona parte della nostra azione di volontari in carcere è rivolta, invece, a proporre un ruolo positivo, utile a sé e alla comunità.
Possiamo farlo assieme? Ve lo chiediamo convinti che ciò sia utile per tutta la comunità Già in passato diversi Comuni hanno organizzato attività di volontariato, cantieri di lavoro e lavori socialmente utili per l’impiego di persone detenute nel carcere di Ivrea, ammesse alla attività esterna.
Oggi ci risultano essere attuati dai Comuni di Borgiallo, Chiesanuova, Ivrea e Vidracco. Possiamo fare di più? Vi proponiamo un incontro per ragionare su questo, conoscere le esperienze in atto, avviare una progettazione. Aprire speranze.
Proponiamo un incontro venerdì 4 ottobre ore 14,30 – 18,30 a Ivrea in sede da definire secondo le adesioni Vi chiediamo di rispondere a questa mail scrivendo, entro il 10 settembre, a  avpbeiletti.ivrea.to@gmail.com manifestando il Vostro impegno a partecipare.
In base alle adesioni definiremo la sede e vi informeremo tempestivamente.
Allo stesso indirizzo e al 333 3708054 per altre informazioni
Grazie per l’attenzione, grazie per il lavoro che svolgete per la comunità

Ivrea 1° Settembre 2024

Associazione Volontari Penitenziari “Tino Beiletti” – ODV
Associazione Fraternità di Lessolo – ODV
Associazione Santa Croce onlus
Associazione Culturale Rosse Torri APS
Caritas Diocesi di Ivrea
Officine del Terzo Settore