La maggioranza consiliare nega ancora una volta l’emergenza climatica bocciando di fatto la petizione dei ragazzi di Fridays For Future di Ivrea sottoscritta da più di 1200 cittadine e cittadini. Nel consiglio comunale del 22 gennaio è andato in scena un vergognoso teatrino con una maggioranza frantumata trascinata in una deriva antistorica dalla consigliera leghista Bono.
I ragazzi del FFF di Ivrea nelle scorse settimane hanno inviato al Sindaco e ai capigruppo consigliari il testo di una petizione per richiedere la dichiarazione dello stato di emergenza climatica ed ambientale con il riconoscimento delle responsabilità individuali, istituzionali e storiche del cambiamento climatico e l’impegno a mettere in atto ogni possibile contributo all’interno delle competenze del Comune di Ivrea per invertire la situazione.
Nei giorni successivi, nel loro consueto presidio del venerdì davanti al municipio, ma anche in altri giorni e sedi, hanno raccolto le firme dei cittadini a sostegno della petizione. In pochissimi giorni i ragazzi sono riusciti a raccogliere più di 1200 firme. Un ottimo risultato, segno della sensibilità sull’ambiente, il clima, la natura, che caratterizza da sempre una grande parte dei cittadini del nostro territorio.
Venerdì 17 gennaio una delegazione di ragazzi del FFF Ivrea è anche stata ricevuta dal sindaco Sertoli, dal presidente del Consiglio comunale Borla e dall’assessore all’ambiente Balzola per presentare la loro petizione. L’incontro è stato cordiale e aperto con disponibilità al dialogo su diversi temi.
Anche se una mozione simile era già stata presentata in consiglio e bocciata dalla maggioranza per l’intervento negazionista della consigliera leghista Bono, tutto faceva ben sperare per l’approvazione della mozione con prima firma del consigliere Francesco Comotto.
Anche la lettura della petizione da parte del Sindaco durante il consiglio comunale, una lettura appassionata si può dire, faceva pensare ai ragazzi del FFF, presenti in buon numero nella sala consigliare, ad un esito positivo per le loro (nostre) istanze. Dopo la lettura della mozione e della petizione, si annuncia il voto. Fra i promotori, scambio di sguardi “sta filando veramente tutto liscio?”, e poi pensieri “Ivrea con la sua storia, con la sua cultura, non poteva non essere fra le città che si impegnano a mettere in atto azioni virtuose per la salvaguardia del paese, della natura, del nostro futuro”. E invece ecco che si alza puntuale l’obiezione della solita consiliera Bono.
Sbalordimento anche nella maggioranza. Il sindaco si aspettava questo intervento contrario? Sospensione della seduta per incontro di maggioranza. Sconcerto in sala fra i ragazzi e i banchi della minoranza. E dire che la maggioranza si era incontrata un’ora prima dell’inizio del consiglio per discutere proprio di questa mozione. A quel punto era chiaro che non erano riusciti ad arrivare ad una posizione di sintesi. Il consiglio riprende, ma verrà spospeso altre volte, arrivano richieste di emendamenti da parte della maggioranza. In tutto ciò il sindaco non prende la parola, non afferma la sua posizione, chiaramente favorevole alla mozione. E’ la Lega che guida (non è escluso che nelle diverse interruzioni sia stato sentito qualche onorevole) e la posizione di questi è ben nota, a braccetto con quella del presidente degli USA. Potrà mai un comune praticamente in mano alla Lega approvare una mozione a sostegno di una petizione dell’odiato (da loro) movimento dei Fridays For Future? No, non potrà, salvo stravolgerlo, come volevano fare. Così alla fine, la minoranza – in accordo con i ragazzi del FFF – ritira la mozione.
Ma certo i ragazzi e più di 1200 cittadini che hanno firmato la petizione (e molti stanno chiedendo ancora di firmare) non si arrendono. E’ una questione vitale, lo dovranno capire anche nei banchi della maggioranza consigliare eporediese.
“Venerdì 24 gennaio 2020 saremo davanti al municipio alle 15 per protestare ancora una volta contro un negazionismo climatico che consideriamo inaccettabile nel 2020.”, scrivono i ragazzi del FFF di Ivrea nel loro comunicato.
Cadigia Perini
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