Una possibile lettera di una professoressa ai genitori dei suoi studenti per ottemperare alle direttive del Ministro Valditara in merito al “consenso informato preventivo” obbligatorio nel caso di attività che affrontino i temi etici e l’educazione sessuo-affettiva.
Gentili genitori, al fine di richiedere il consenso informato preventivo metto a disposizione per opportuna visione il materiale didattico che intendo utilizzare per le attività che riguardano temi attinenti all’ambito della sessualità nelle lezioni di Lingua e Letteratura italiana per la classe terza.
– Andrea Cappellano, De amore: i comandamenti dell’amor cortese, in particolare per quanto riguarda IX (“Ubidire in tutto li comandamenti delle donne”) e XIII (“E non ti vergognare di dare e di ricevere sollazzi d’amore”)
– Chrétiens de Troyes, Lancillotto o il cavaliere della carretta: dove Lancillotto, prima di scardinare le sbarre di ferro della finestra della camera di lei, dice a Ginevra che niente può impedirgli di raggiungerla, salvo un suo rifiuto. E dove, prima di infilarsi nel letto di lei, si inginocchia e la adora, come una reliquia.
– Jacopo da Lentini, Io m’aggio posto in core a Dio servire: dove il poeta spiega che senza la sua donna non vuole andare in paradiso, specificando però che non avrebbe intenzione di fare peccato con lei.
– Guido Guinizzelli, Al cor gentil: dove il poeta, davanti a Dio che lo rimprovera perché nelle sue poesie ha osato lodare una donna, invece di Dio, e addirittura paragonare una donna a Dio, si giustifica dichiarando: sembrava un angelo, non è mica colpa mia.
– Guido Cavalcanti, Chi è questa che ven ch’ogn’om la mira, Voi che per li occhi mi passaste ’l core: sulle conseguenze ineffabili e strazianti dell’amore.
– Dante, Vita nuova: dove si descrivono i sintomi dell’amore, dove si dice che Beatrice è un miracolo, dove ci si chiede che succede all’amore dopo la morte. E soprattutto Inferno II, dove Beatrice vuole salvare Dante dalla selva oscura, e Inferno V, dove Francesca, ammazzata dal marito che ha scoperto la sua tresca col cognato, racconta a Dante la sua storia mostrando di non essere punto pentita.
– Boccaccio, Decameron, a partire dalla dedica dell’opera alle donne che amano, e che, “ristrette dà voleri, dà piaceri, dà comandamenti de’ padri, delle madri, de’ fratelli e de’ mariti” hanno nella vita meno occasioni rispetto agli uomini di trovare conforto alle pene d’amore. In particolare, la novella di Lisabetta che si infila nella camera dell’amante, ma viene beccata dai fratelli; la novella di Ghismonda che viene beccata dal padre Tancredi (nascosto tra le cortine del suo letto) mentre lei accoglie l’amante in camera sua; la novella di Nastagio degli Onesti, che insegna alle donne di Ravenna che le donne che non si concedono vanno all’inferno; la novella di Federigo degli Alberighi, che è pronto a rinunciare a tutto per la sua donna; la novella di Calandrino che non ha trovato l’elitropia e prende a pietrate la moglie perché in fondo è sempre colpa delle donne; la novella di suor Isabetta, che, beccata dalle altre monache a letto con il suo amante nella sua cella, viene sottoposta immediatamente a processo ma si accorge che la badessa che la sta giudicando ha in testa al posto del velo i mutandoni del suo amante (per la cronaca, un prete).
– Petrarca, Canzoniere. In particolare RVF [Rerum Vulgarium Fragmenta], 1: dove il poeta prova a prendere le distanze dall’amore/errore del passato, senza riuscirci; e poi magari RVF, 90: dove capisce che anche se il passaggio del tempo sta offuscando la bellezza di Laura, lui non può smettere di amarla.
– Ariosto, Orlando furioso: in particolare il canto I, dove quasi tutti i personaggi vorrebbero stuprare Angelica che, comprensibilmente, fugge. E, già che ci siamo, la questione dell’amore che porta alla pazzia il protagonista, il poeta e, in fondo, pure i lettori.
– Machiavelli, Mandragola: dove Callimaco racconta un sacco di balle intorno alla pozione di mandragola per imbrogliare tutti e andare a letto con Lucrezia con il parziale consenso del marito; la cosa incredibile è che il piano funziona e Lucrezia per vendetta decide di iniziare a
imbrogliare tutti pure lei.
– Tasso, Gerusalemme liberata (XII, 51-71): dove Tancredi uccide in un duello la donna che ama, ma lei lo perdona, lui la battezza e alla fine il bene vince sempre.
I testi che saranno analizzati si possono per la maggior parte consultare sul libro di testo in adozione, a parte qualche fissa mia che sarà fornita agli studenti in fotocopia.
Se il programma, riassunto qui con smaliziata franchezza, suscitasse le preoccupazioni o la disapprovazione di qualche genitore, si tenga in considerazione il fatto che le lezioni di letteratura italiana saranno generalmente caratterizzate da un registro ben più sostenuto, tale da impedire ai vostri figli di capire, nella maggior parte dei casi, concretamente, di che si sta parlando.
Gentile Ministro, attendiamo con trepidazione l’aggiornamento delle Indicazioni nazionali per la scuola secondaria di secondo grado, visto che, se qualche genitore non dovesse accordarmi il consenso informato preventivo, mi sono giocata tutto il programma di letteratura di terza.
Luisa Sarlo