La “cena al buio” organizzata dalla nuova Pro Loco di Colleretto Giacosa

La presidente: “un’esperienza intensa, emozionante che ha coinvolto partecipanti provenienti persino da province e regioni limitrofe”

Ha solo poco più di sei mesi ma è lanciatissima la nuova Pro Loco di Colleretto Giacosa.
Oltre ad animare la vita sociale del piccolo borgo e fare egregiamente la sua parte nelle tradizionali iniziative delle pro loco (come domenica scorsa in piazza Ottinetti a Ivrea con il suo semolino dolce proposto nella manifestazione “i sapori del Carnevale”), riesce a trovare il tempo e le capacità anche per iniziative di sensibilizzazione.
Lo ha fatto venerdì scorso (26 gennaio) organizzando una “cena al buio”, un’esperienza sensoriale molto coinvolgente per la sensibilizzazione alla disabilità visiva, in una villa storica (già del medico e scrittore Piero Giacosa, oggi Villa Soleil) che, come dice la presidente della Pro Loco, Mirija Raimondi, «è stata intensa, emozionante e ha coinvolto partecipanti provenienti persino da province e regioni limitrofe. Persone che hanno potuto scoprire una rara bellezza custodita nel nostro paese (Villa Soleil), assaporare alcuni prodotti del nostro territorio (grazie alla cucina dello chef di questa “maison de charme”), approfondire (grazie agli interventi dei rappresentanti del Consorzio per la tutela e la valorizzazione dei vini DOCG di Caluso e DOC di Carema e Canavese) la conoscenza dell’erbaluce, nominato dall’assessorato regionale all’agricoltura vitigno dell’anno, e soprattutto immergersi nel mondo di coloro che hanno disabilità visive.
I commensali sono stati guidati in una sala completamente buia per una cena nel corso della quale hanno dovuto affidarsi al tatto, all’udito, all’olfatto e al gusto per apprezzare le pietanze e i vini in modo del tutto nuovo e sorprendente.
Le emozioni – aggiunge la presidente – sono state molte ed è stato straordinario condividere la serata con i rappresentanti dell’APRI che, oltre ad aver lavorato dietro le quinte e servito la cena, hanno raccontato le loro storie e esperienze consentendoci di comprendere meglio le sfide che affrontano ogni giorno e “aprendoci gli occhi” su un mondo che troppo spesso diamo per scontato».
L’APRI (Associazione Pro Retinopatici e Ipovedenti), fondata a Torino nel 1990 e oggi presente in altre regioni italiane (Lombardia, Liguria, Veneto, Lazio, Umbria, Molise, Calabria e Sicilia), si occupa della promozione della ricerca scientifica contro le malattie degenerative della retina e, nel corso degli anni, ha notevolmente ampliato il suo raggio d’azione in vari ambiti della disabilità visiva.
Così, unendo valorizzazione del proprio paese e delle eccellenze del territorio, la Pro Loco collerettese ha mostrato di voler e saper svolgere anche opera di sensibilizzazione sociale, cogliendo in pieno il senso della sigla APS (associazione di promozione sociale) che segue la sua denominazione.
E’ ancora la presidente che ci tiene a «esprimere un profondo ringraziamento allo staff di Villa Soleil (in particolare ad Alin Hoidrag per l’accoglienza), al Consorzio dei vini Caluso, Carema e Canavese (e in particolare a Domenico Tappero Merlo e Maria Aprile per il loro fondamentale contributo), ai tanti ospiti che hanno partecipato e all’APRI ODV (in particolare a Fabio Bizzotto, Charlotte Napoli e agli eccezionali Marco Bongi, Francesco Orciuoli e Marco Andriano, che ci hanno accompagnato con grande empatia, professionalità e simpatia per tutta la serata)».
Proprio a partire dal successo e dalla capacità di collaborazioni diverse messe in campo con questa iniziativa della “cena al buio”, si può confidare che non si tratti di “fruscio di scopa nova” e che la nuova Pro Loco collerettese saprà ancora promuovere altre occasioni di sensibilizzazione sociale e civile, aggiungendosi ai tanti soggetti e associazioni che rendono questo nostro territorio interessante, vivo e vivace.
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