Associazioni, partiti, sindacati, movimenti democratici tutti insieme in piazza dopo il gravissimo atto di terrorismo razzistico avvenuto nella città marchigiana
È ora di dire basta. Il 10 febbraio a Macerata associazioni, partiti, sindacati, movimenti democratici si troveranno insieme per dire no a tutti i fascismi e razzismi. Quello che è accaduto sabato è un fatto di una gravità inaudita. Le Istituzioni assumano immediatamente provvedimenti e la condanna sia unanime da parte di tutti. È intollerabile il giustificazionismo di queste ore che addirittura imputa alle vittime la colpa dell’accaduto. Invitiamo caldamente l’Italia antifascista e democratica a scendere in piazza il 10 febbraio a Macerata per costruire tutti insieme una rinnovata stagione di impegno per la libertà, la solidarietà e la convivenza civile: la Costituzione non si calpesta, si attua.
ANPI Nazionale
Quell’odio razzista e xenofobo condito col nazismo ed il fascismo…
Comunicato dell’ANPI Macerata e Marche
«Nei giorni scorsi Macerata è stata sconvolta da un grave fatto di cronaca nera, la morte della giovane Pamela Mastropietro e lo scempio compiuto sul suo corpo, notizia che ci ha profondamente turbato.
Alla notizia dell’arresto di un cittadino nigeriano in connessione alla morte della giovane, si è intensificata in città, alimentata anche dai social network, la campagna d’odio razzista già da tempo in atto.
Sabato mattina Macerata è stata luogo di un vero e proprio attentato razzista, dalle modalità terroristiche: colpi di pistola sono stati esplosi contro persone scelte in base al colore della loro pelle, lasciando a terra sei feriti.
Per questi fatti è stato fermato un maceratese vicino a quegli stessi ambienti politici che in questi anni hanno fomentato l’odio razzista nei confronti dello “straniero”. Al momento dell’arresto, lui stesso ha reso esplicita la connotazione fascista e razzista del suo gesto criminale.
L’ANPI esprime innanzitutto solidarietà ai feriti e ai tanti maceratesi che hanno vissuto momenti di panico e grave apprensione per sé e per i propri cari. Condanna il gesto fascista e razzista e condanna altresì chi lo giustifica.
Auspichiamo che tale condanna sia espressa anche dalle Istituzioni della Repubblica italiana, nata dalla Resistenza, e dai cittadini, Associazioni, Sindacati, Partiti e Movimenti antifascisti e democratici, che invitiamo a mobilitarsi attivamente.
Ricordiamo che se la responsabilità penale è personale, esistono anche altri tipi di responsabilità: quella politica e quella morale, che non si possono ascrivere solo a chi ha sparato, ma anche ai chi ha contribuito a creare, anche con la diffusione capillare sui social network, il clima d’odio razzista in cui il gesto criminale è maturato e lo sdoganamento del fenomeno neofascista; fatti che la nostra Associazione ha ripetutamente denunciato, troppo spesso inascoltata».
ANPI Macerata e ANPI Marche