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Tipologia evento
Adolfo Camusso
FLAVIO RAZETTI, CANAVESANO
L’eclettico ed estroso poeta, giornalista, politico, oratore, scrittore, artista, commediografo.
Presentazione con l’autore: giovedì 19 giugno 2025 alle ore 21:00 presso la sede dell’Associazione “Giovane Montagna” in Via Sant’Arborio Varmondo, 7, Ivrea (TO)
Io nacqui in seguito ad uno spavento avuto da mia madre che cadde dall’asinello che cavalcava, spaventato da un gruppo di paperi e di oche starnazzanti. Quindi fu facile trarre il
mio oroscopo: settimino, proclamato dai do di petto equini e dagli applausi generali della platea paperesca; il mio destino era già stato scritto: oratore e commediografo.
Flavio Razetti, (1877 – 1947). Manoscritto conservato presso l’Archivio Scavini, Rivarolo.
Il libro del canavesano Adolfo Camusso è dedicato alla biografia di Flavio Razetti e nasce da una serie di
notizie raccolte e piccoli saggi rimasti inediti che l’autore, nel corso del tempo, ha costantemente raccolto e
scritto, scoprendo poi ancora altri dettagli e documenti, spesso importanti, che hanno così portato a concepire
una vera e propria monografia dedicata alla vita e alle opere di Flavio Razetti. La pubblicazione è avvenuta
nel IV numero de “I Quaderni de L’Escalina”, il supplemento del semestrale omonimo edito a Ivrea dal 2012
e che si occupa nuovamente, dopo un’interruzione di qualche anno, di cultura letteraria, storica, artistica e
scientifica non solo nella dimensione locale.
Flavio Razetti è un personaggio noto e poco noto al contempo che animò la cultura canavesana con una
personalissima visione del suo mondo e di quella visione che si manifestava con un vero e proprio «culto del
territorio». Flavio Razetti incarnò meravigliosamente l’uomo della prima metà del secolo che vide due guerre
mondiali e in mezzo, l’ascesa delle dittature in Europa. La sua fu una vita per la cultura e per l’arte, in un
percorso che oggi lo fa apparire molto più cosmopolita di quanto lo si cerchi di incasellare in un singolare
«caso canavesano»: l’handicap fisico, la vita familiare travagliata, l’emigrazione in Sudamerica, il ritorno e il
primo socialismo in Piemonte, l’adesione al fascismo primigenio e la delusione per quel nuovo ordine che
ebbe un tragico epilogo . Poi il crollo della monarchia e l’amicizia con i duchi di Genova. Morı ̀ proprio alla
chiusura di quel capitolo della nostra storia, capitolo che Adolfo Camusso ha meritoriamente riaperto per
offrire nuova vita a questo straordinario personaggio.
L’autore dialogherà con Fabrizio Dassano. Ingresso libero fino ad esaurimento dei posti disponibili.