Ex-GKN Spiccare il volo o cadere. Assemblea il 9 novembre a Torino

Ex-GKN. Appello per una convergenza delle organizzazioni piemontesi. Sabato 9 novembre dalle 17 al Circolo Arci Risorgimento a Torino incontro di aggiornamento sul progetto di reindustrializzazione, sullo stato della vertenza e sulle ultime risoluzioni dell’assemblea degli azionisti.

Siamo organizzazioni torinesi solidali con la lotta dell’assemblea operaia ex-Gkn di Campi Bisenzio e con il progetto di fabbrica socialmente integrata che l’assemblea stessa e le azioniste e gli azionisti della Cooperativa GFF hanno consegnato nelle mani delle istituzioni. Ci troviamo a uno snodo decisivo di una vertenza triennale che ha visto espandersi il conflitto oltre i cancelli della fabbrica e in cui il protagonismo operaio è stato capace sia di difendere i propri posti di lavoro che di progettare, dal basso, un piano industriale per il recupero della fabbrica.

Il piano industriale presentato, che si basa sull’intero ciclo che va dalla produzione alla vendita e sino al recupero di pannelli fotovoltaici standard/custom nonché sulla costruzione di cargo-bike, per essere messo a terra ha bisogno di due passaggi cruciali da parte delle istituzioni.

Occorre che la Regione Toscana approvi la proposta di legge regionale sui consorzi industriali che l’assemblea ex- Gkn ha presentato ormai qualche mese fa e che nelle ultime settimane ha visto alcuni esponenti della giunta regionale toscana, di governo e opposizione, esprimersi pubblicamente per una sua approvazione con annessi investimenti.

Ma occorre anche che le istituzioni dicano qualcosa di chiaro su quale potrà essere la sede dello stabilimento che ospiterà la fabbrica socialmente integrata, dato l’odore di speculazione che gravita attorno allo stabilimento di Campi Bisenzio e che si manifesta con la recente scoperta della vendita del fabbricato (conclusasi in marzo e da sempre pienamente prevista e denunciata dagli operai) a neonate società controllanti della proprietà.

Come dicono a Campi Bisenzio “Spiccare il volo o cadere”, non c’è più tempo.

Gli operai sono stremati da una lotta che dura da 3 anni e mezzo, da 10 mesi di mancati stipendi, dal clima di tensione creato ad arte da una proprietà opportunista e assenteista, e hanno richiesto pubblicamente che la Regione si prenda le sue responsabilità e risponda entro il 15 novembre, passando ai fatti con l’apertura di un tavolo tecnico per la messa a terra del progetto.

Per la domenica successiva, il 17 novembre, è stata indetta un’assemblea nazionale a Firenze che farà il punto della situazione a seconda degli sviluppi dei prossimi giorni.

Come realtà solidali e come azioniste e azionisti ci sentiamo chiamate/i in causa sui nostri territori per stare vicine/i all’assemblea operaia e diffondere questa storia di grande lotta e dignità, della capacità di creare conflitto e allo stesso tempo di generare progetti industriali, mutualismo, reti solidali.

Con questo piano industriale si può smettere di pensare all’autorganizzazione degli operai al condizionale, smetterla di considerarla come una vicenda che potrebbe creare un precedente: Il precedente è già stato creato.

Incontriamoci, conosciamolo e facciamolo conoscere.

Appuntamento all’assemblea al Circolo Arci Risorgimento il giorno 9 novembre dalle 17 per aggiornarci sul progetto di reindustrializzazione, sullo stato della vertenza e sulle ultime risoluzioni dell’assemblea degli azionisti.