Il 29 gennaio scorso, con una petizione presentata al comune di Ivrea, Francesca Brizzolara, Renato Cravero e Piera Casarin. insieme a sei associazioni del territorio, hanno chiesto la cittadinanza per Julian Assange.
Questa la petizione presentata al comune di Ivrea
Onorevoli Consiglieri Comunali di Ivrea,
– premesso che Julian Assange, giornalista australiano, pioniere dell’informazione digitale e del diritto di accesso alla conoscenza, è stato cofondatore di WikiLeaks, organizzazione di fama internazionale e senza scopo di lucro, che contemperando diritto alla privacy e verifica delle fonti ha permesso ai mass media e all’opinione pubblica globale di accedere a notizie, documenti e immagini occultate da governi e istituzioni internazionali e inerenti la corruzione bancaria, i crimini di guerra e la violazione della privacy dei cittadini.
– premesso che il diritto all’informazione in casi di tale gravità è di vitale importanza per la dialettica democratica
– detto che Julian Assange, dopo essere stato costretto a vivere per sette anni nell’ambasciata dell’Ecuador a Londra, è rinchiuso dal 2019 in condizioni disumane nel carcere speciale inglese di Belmarsh (in una cella 3 per 2) in attesa di essere consegnato alle autorità statunitensi negli Usa, dove rischia una pena detentiva fino a 175 anni
– ritenuto che stia lievitando un clima ostile nei confronti dell’informazione e di chi fa informazione, che si avverte e realizza in maniera diversa, ma pur sempre tragica, nella gran parte dei paesi, comprese le grandi democrazie che stanno cosi perdendo continuamente posizioni nelle classifiche della libertà di stampa. Che la persecuzione di Julian Assange appare un monito a chiunque voglia raccoglierne il testimone nel perseguire un diritto all’informazione senza padroni. E altresì che la difesa della trasparenza, della democrazia e dei diritti umani non può essere oggetto di doppia morale.
– convinti che “senza sapere non c’è democrazia” come ribadito recentemente dalla Federazione Nazionale della Stampa Italiana che nel mese di ottobre si è fatta promotrice di una campagna internazionale per la liberazione di Assange,
ci rivolgiamo a Voi per chiederVi di proporre al Comune di Ivrea l’assegnazione della cittadinanza onoraria a Julian Assange aderendo all’appello lanciato recentemente da molte figure della società civile internazionale come il premio Nobel per la Pace, Adolfo Pérez Esquivel. Un’iniziativa che ben rappresenterebbe la storia civile e democratica della nostra città.
Le Associazioni firmatarie:
Associazione Donne contro la Discriminazione
Associazione Culturale Rosse Torri
Associazione Centro Gandhi
Circolo Legambiente Dora Baltea
Associazione Culturale Fuoridaltunnel
ZAC! Zone Attive di Cittadinanza Cooperativa Sociale
Abbiamo chiesto a Francesca Brizzolara di raccontarci il percorso che ha portato alla presentazione della petizione. La nostra compagnia di teatro Tecnologia Filosofica – ci racconta Francesca Brizzolara – si è avvicinata alla storia del giornalista Julian Assange perché negli ultimi anni ha portato avanti una ricerca sul tema della libertà d’informazione e dell’accesso libero alla conoscenza.
Io ho lavorato sulla vita di Chelsea Manning, il soldato che, con grande coraggio, ha fatto tremare gli Stati Uniti per aver rivelato informazioni riservate a Wikileaks. E Renato ha debuttato recentemente con uno spettacolo proprio su Assange, il fondatore di Wikileaks, un’organizzazione che ha profondamente cambiato il modo di far giornalismo nel XXIesimo secolo, sfruttando le risorse della rete.
Entrambi questi personaggi hanno in comune il fatto di aver reso possibile l’accesso da parte di tutti, a una serie di informazioni che venivano tenute ben nascoste da governi e servizi segreti nell’interesse di giochi di potere internazionali (o meglio mondiali), per coprire crimini e garantire l’impunità ai potenti, e NON certo per proteggere la sicurezza e l’incolumità dei cittadini, nell’interesse del singolo.
Gli spettacoli si intitolano Antigone_WEB – E così tu sei Manning!, con le musiche di Marco Foresta, Luci Di Agostino Nardella e Video Mapping di Roberto Lupoli e Stefania Ricci, che ha debuttato nel 2022, e ha ricevuto nel 2023 il patrocinio di Amnesty International e Polinice Cyberpunk di Cravero con musiche di Alessandro Giovanetto, che ha debuttato nel 2023.
In questi anni di ricerca, siamo venuti in contatto con associazioni e movimenti per la libertà di stampa e di espressione, come Free Assange Italia e Amnesty International, e questo ci ha avvicinati sempre di più alla vicenda di Julian Assange. A novembre abbiamo anche organizzato, con Free Assange Italia, un FOCUS SULLA LIBERTA’ di INFORMAZIONE in seno alla Stagione Morenica_NET, ed è stata nostra ospite la giornalista d’inchiesta Stefania Maurizi, che ha studiato per 15 anni il caso Assange, e che ci ha raccontato, più da vicino, come sono stati gli ultimi anni del giornalista, che lei stessa peraltro non ha più incontrato da uomo libero ormai dal 2010, anno in cui Wikileaks ha pubblicato i documenti sulla guerra in Iraq e Afghanistan rivelati da Manning, ora costretto a vivere in condizioni di isolamento, in una cella di 2 metri per 3, senza poter avere contatti con l’esterno.
E’ emblematica la dichiarazione della moglie Stella, che dice: “la cella di Julian è così piena di libri che le autorità della prigione gli hanno chiesto di rinunciare ad alcuni libri od oggetti. Assange ha rinunciato al letto e ha scelto di dormire su un tappetino da Yoga”.
La Maurizi ci ha fatto capire molto concretamente quali sono le ripercussioni per ciascun cittadino, della manipolazione dell’informazione: “la libertà di informazione è un diritto che tocca ciascuno di voi, non foss’altro per sapere come vengono spesi i vostri soldi di contribuenti…”
Sin dallo scorso ottobre abbiamo iniziato a sensibilizzare il Comune di Ivrea sulla necessità di porsi come obiettivo il conferimento della cittadinanza onoraria a Julian Assange, come già stavano facendo altre città in Italia: Roma, Bari, Reggio Emilia, Catania, Pinerolo. Questo con l’intenzione di dare un segnale dal basso, per dire “siamo presenti”, siamo vicini a questo personaggio che è l’emblema della libertà di informazione. In attesa che il Comune si pronunciasse, abbiamo pensato di raccogliere le firme dei cittadini e le adesioni delle Associazioni di Ivrea e quindi siamo arrivati a questo momento. Momento assai delicato, perché il prossimo 20 febbraio si conoscerà l’esito dell’appello sulla richiesta di estradizione per Assange che, se condannato, verrà estradato negli USA dove rischia una condanna a 175 anni di carcere. Questo è per noi motivo di grande urgenza. Abbiamo presentato la mozione anche al comune di Chiaverano. Sappiamo che la cittadinanza è stata concessa ad Assange dal comune di Strambinello. Noi cerchiamo di fare il possibile per essere vicino a lui e alla sua famiglia.
Pubblichiamo di seguito la lettera che accompagnava la mozione presentata in comune, redatta insieme all’Associazione Free Assange Italia e indirizzata al sindaco di Ivrea (e Chiaverano), perché spiega molto bene quali sono le ragioni che hanno mosso le associazioni e i cittadini di Ivrea (e Chiaverano) a firmare questa petizione:
con la presente, noi cittadini di Ivrea, siamo a chiederle il conferimento della cittadinanza onoraria al giornalista d’inchiesta Julian Assange.
Questo riconoscimento rappresenterà un chiaro segno da parte della città e dei cittadini volto alla difesa della libertà di stampa, infondendo a noi tutti ancor più fiducia nelle istituzioni che proteggono questi principi.
Quali sono le ragioni che ci hanno spinto a presentare questa mozione?
Il caso di Julian Assange è di importanza cruciale per la libertà di stampa mondiale. se il giornalista verrà condannato, tale sentenza avrà ripercussioni su tutti i giornalisti internazionali che non solo si sentiranno intimiditi ma verranno censurati da una legge draconiana del 1917, l’Espionage Act, che applicata in tal senso equipara di fatto il giornalismo ad un atto di spionaggio.
Questo è probabilmente il maggiore attacco alla libertà di stampa di tutti i tempi e l’opinione pubblica italiana ne è ben cosciente.
L’Italia però si è mossa a supporto di Julian Assange:
l’Associazione Articolo 21, l’Ordine dei giornalisti e la Federazione della stampa gli hanno conferito la tessera ad Honorem. Ed il 7 luglio 2022 la federazione torinese dell’Associazione Nazionale Perseguitati Politici Antifascisti (ANPPIA) ha riconosciuto al giornalista lo status di perseguitato politico e conferito la tessera di socio onorario.
In contemporanea più di venti grandi e piccoli comuni, tra i quali spiccano Roma, Napoli, Bari, Reggio Emilia, Catania e Pinerolo, hanno assegnato la cittadinanza onoraria al giornalista d’inchiesta Julian Assange (https://www.
Pur essendo un gesto simbolico rappresenta una forte presa di coscienza riguardo agli attacchi, sempre più frequenti e mirati, alla libertà di stampa nonché uno strumento di pressione contro l’estradizione del giornalista.
È fondamentale che il riconoscimento verso il fondatore di WikiLeaks avvenga, quindi, prima delle udienze definitive, sui ricorsi del collegio difensivo, previste presso le Corti del Regno Unito nei prossimi 20 e 21 febbraio, ultima tappa per evitare l’estradizione.
Se Assange venisse estradato negli Stati Uniti, lo attenderebbe una possibile condanna a 175 anni di carcere.
E’ importante, quindi, agire in fretta.
Sinceri auguri di buon anno e viva la libertà. “
Ass. Del Coro di CHIAVERANO, Sensounico Danzateatro, Ass. Alpini, Ass. Artistica, Ass. Fondiaria, Filarmonica Chiaveranese, Ecomuseo del Paesaggio Orizzonte Serra, Piccolo Carro ODV.
a cura di Simonetta Valenti