C’è anche Ivrea fra le città che hanno raccolto l’invito di PeaceLink ad organizzare per sabato 26 febbraio mobilitazioni contro la guerra. Il coordinamento eporediese di associazioni, partiti e sindacati invita la popolazione a partecipare al presidio in piazza Ferruccio Nazionale alle ore 17.
Ucraina, prepariamo la mobilitazione di pace per sabato 26 febbraio
“Prepara nel tuo comune una riunione con le associazioni e le persone che hanno deciso di non stare alla finestra a guardare.” Questo è l’appello lanciato da PeaceLink a organizzazioni e cittadini perché si organizzi nella giornata di sabato 26 febbraio una manifestazione contro la guerra.
“La crisi in Ucraina e le tensioni fra Russia e Nato rischiano di sfociare in una guerra dagli esiti imprevedibili, che potrebbe degenerare in un confronto nucleare. Contro l’escalation militare è importante mobilitarsi perché l’Italia e l’ONU svolgano un ruolo di distensione in questo difficile momento.“, così continua l’appello di PeaceLink raccolto da decine e decine di città, fra le quali Ivrea.
Il comunicato delle associazioni dell’Eporediese
Il conflitto in Ucraina, in corso dal 2014, ha assunto dimensioni e tendenze gravissime, con il coinvolgimento della Russia e dei paesi della Nato, col rischio di avviare una guerra globale. I popoli devono opporsi alla follia dei governanti che per ambizioni di potere e prestigio, per conquiste di risorse energetiche, per logiche nazionalistiche, non considerano i costi umani, naturali ed economici delle guerre e degli strumenti di guerra. Questi governi non pensano al bene comune.
Perciò noi, che abbiamo a cuore la sorte di ogni vita umana e dell’ambiente di vita di tutti i popoli, manifestiamo contro la guerra, contro i suoi preparativi e le provocazioni, perché la guerra non è “mezzo di risoluzione delle controversie internazionali”, come recita l’art. 11 della nostra Costituzione, ma al contrario peggiora la situazione: causa vittime, sofferenze, odi, distruzioni, esodi delle popolazioni, povertà e crisi energetiche.
A tutti i Paesi coinvolti diciamo: fermatevi! Deponete le armi e le minacce di guerra!
Le richieste al Governo italiano del coordinamento eporediese contro la guerra:
- Essere parte attiva insieme all’Unione Europea nelle trattative per evitare la guerra.
- Favorire un accordo politico negoziato nel rispetto della sicurezza e dei diritti delle popolazioni coinvolte.
- Fare intervenire l’ONU nella gestione della crisi e a sorveglianza nella regione del Donbass.
- Dichiarare l’indisponibilità a partecipare e sostenere avventure militari;.
- Richiedere, tra i gesti di distensione da parte della Russia e della Nato, il ritiro dei soldati russi dalla frontiera ucraina e la rinuncia a fare entrare l’Ucraina nella Nato.
- Cessare le forniture di armi alle parti in conflitto.
Le organizzazioni aderenti: ANPI, Associazione Ecoredia, Associazione Mare Aperto, Associazione Rosse Torri, Azione Cattolica, Centro Aiuto Vita MPV Ivrea, Centro Documentazione Pace, Centro Gandhi, CGIL-CISL-UIL del Canavese, Circolo PRC-SE di Ivrea, Circolo PD e Democratiche PD di Ivrea/Cascinette, Emergency, Economia Disarmata, Fraternità CISV Albiano, Good Samaritan, Il sogno di Tsige, Legambiente Dora Baltea, Libera Ivrea, Mir Ivrea, Movimento 5 stelle Ivrea, Osservatorio migranti, Pax Christi Ivrea, Sentieri di pace, Viviamo Ivrea, ZAC!
Per saperne di più visita la pagina dedicata all’Ucraina sul sito PeaceLink: https://www.peacelink.it/ucraina