Campagna nazionale “Prima le Persone Prima il Lavoro – Prima il Pubblico”. Il Circolo di Ivrea di Rifondazione Comunista sarà presente sabato 22 maggio in piazza Balla con materiale informativo sulle proposte del PRC per un fisco giusto, il rilancio del settore pubblico, una buona e piena occupazione, un lavoro e un salario dignitosi come previsto dalla Costituzione.
La pandemia non ha cambiato nulla: il governo Draghi continua con politiche neoliberiste ad esclusivo sostegno dei profitti affidando il destino del paese alle stesse logiche del mercato che hanno prodotto il disastro economico e sociale che la pandemia ha messo con forza davanti agli occhi di tutti. I dati della Bce dicono che la disoccupazione reale in Italia va oltre il 25% e aumentano gli occupati il cui reddito è sotto la soglia di povertà. Precarietà, lavoro discontinuo o in nero, part time obbligatorio, crescono e riguardano soprattutto giovani e donne che sembrano non aver diritto al futuro.
Il settore pubblico è stato impoverito drasticamente nelle strutture e nelle risorse umane indispensabili per garantire servizi di qualità sia in tempi normali che per far fronte ad emergenze che stanno divenendo norma. In Italia mancano 1 milione di dipendenti pubblici rispetto alla media europea, ma le proposte del governo prevedono al massimo il recupero del turnover, con contratti precari da chiudere con la fine dell’emergenza.
I continui tagli alle protezioni sociali hanno ridotto in povertà milioni di persone. Pensioni al di sotto della soglia di sussistenza e crescita delle marginalità sociali sono il frutto avvelenato di decenni di politiche liberiste. A ciò si aggiunge una moltitudine di “normali” che nella crisi sono rimasti senza reddito.
Non si ragiona ancora su una riforma fiscale realmente progressiva che potrebbe garantire le entrate necessarie per avere stato sociale, redditi dignitosi, universalità dei diritti, cura delle persone, del territorio, dell’ambiente.
Nel Recovery Plan molti sono i miliardi destinati alle imprese per elevare la loro “competitività”, mentre non sono previsti interventi diretti per fronteggiare la disoccupazione, i bassi salari, incrementare le protezioni sociali. Per il lavoro noi proponiamo: l’estensione del blocco dei licenziamenti e della cassa integrazione per tutto il 2021; il ripristino dell’art. 18 contro i licenziamenti senza giusta causa; ’abolizione del Jobs Act e di tutte le leggi che hanno ridotto diritti e tutele al fine di eliminare tutte le forme di precarietà; l’istituzione del salario minimo; la piena occupazione nella sanità e nella scuola; la riduzione di orario di lavoro a parità di salario; un grande piano di investimenti per la messa in sicurezza del territorio; la riconversione ecologica delle produzioni inquinanti; l’istituzione di un salario minimo.
Tutte le nostre proposte sono perfettamente sostenibili e attuabili: i soldi ci sono!
- Fondi europei e intervento diretto della BCE
- Riordino del fisco in senso progressivo con aliquote crescenti, riducendo quelle per i redditi più bassi
- Tassa sulle grandi ricchezze con aliquote crescenti a partire da un milione di euro e guerra alla grande evasione e ai paradisi fiscali.
Circolo di Ivrea del Partito della Rifondazione Comunista-Sinistra Europea