La mostra Popoli in movimento al Museo Garda dal 22 giugno al 20 luglio, a cura del progetto SAI del Comune e della cooperativa Marypoppins
Venerdì 21 giugno ore 21 in Sala S. Marta a Ivrea presentazione del libro Troppo neri con gli autori Saverio Tommasi e Francesco Malvolta
“TROPPO NERI” è il libro nato dalla fratellanza con Saverio Tommasi, parole e foto nate da quello che è lo stesso sentimento che ci accomuna e che rivolgiamo al genere umano. Un viaggio che attraversa mari in tempesta, terre con filo spinato di occhi che cercano vita in luoghi sicuri. Francesco Malvolta
C’è una sola regola fra gli immigrati in partenza: “Non si inizia mai un viaggio insieme a un congiunto”. Troppo rischioso per due fratelli, per un fratello e una sorella, impensabile per un marito e una moglie. Per questo i congiunti si separano prima della partenza, dandosi appuntamento solo all’arrivo, raccontandosi delle bugie a cui fingono di credere, pur sapendo che probabilmente non si rivedranno mai più.
In Italia solo il 16% degli immigrati è salvato dalle navi delle Ong. Fra loro ci sono donne all’ottavo stupro in due anni di viaggio, alcune si carezzano con violenza una pancia cresciuta senza volontà, ma ci sono anche figli piccolissimi che sono per le madri l’unico bagaglio che valga la pena portare con sé e salvare, in mezzo al mare.
Oltre ai migranti che affrontano viaggi spietati e pericolosi, esistono anche le seconde e terze generazioni. Ragazze e ragazzi arrivati in Italia piccolissimi, senza conoscere i Paesi in cui sono nati se non nel racconto delle famiglie, o semplicemente nati sul nostro suolo. Ragazzi e ragazze senza cittadinanza, senza passato, troppo neri per essere considerati italiani, o troppo italiani per essere considerati nigeriani, etiopi o afghani.
Ragazze e ragazzi che vanno a scuola con i nostri figli, con loro fanno sport, musica, teatro: con loro giocano e sognano, qualche volta partecipano ai compleanni. A scuola imparano la storia italiana, la letteratura, l’educazione civica, ma non hanno gli stessi diritti dei loro compagni italiani.
L’immigrazione ha tanti volti e sono tutte persone.
Scardinando i luoghi comuni, così come fa sempre nel suo lavoro di giornalista, e senza mai perdere tenerezza o lucidità, Saverio Tommasi racconta alcune di queste storie vere, drammatiche ma anche piene di vita e di speranza, insieme al fotogiornalista Francesco Malavolta, che accompagna queste narrazioni con le sue fotografie intense, frutto di molti anni di lavoro in viaggio per il mondo.
Non si accoglie per religione, credo, pietà o fede. Non si accoglie neanche per convenienza o ragionamento. In fondo non si accoglie neanche perché ne hanno diritto, o pensiamo ce l’abbiano.
Si accoglie perché sono esseri umani, e noi siamo esattamente quella stessa cosa che sono loro.
Perché in qualche modo stiamo affogando anche noi, insieme a loro, ogni volta in mezzo al mare.
Sabato 22 giugno ore 17 inaugurazione della mostra al Museo Garda di Ivrea con il fotogiornalista Francesco Malavolta.
Francesco Malavolta è un fotogiornalista impegnato da oltre vent’anni nella documentazione dei flussi migratori che interessano il nostro continente. Da molti anni collabora con la Comunità Europea, agenzie di stampa internazionale come Associated Press, nonché organizzazioni internazionali quali UNHCR e OIM.
la mostra nasce dall’esigenza del racconto. Ha come obiettivo di anteporre le storie delle singole persone come unica narrazione, in contrapposizione con quella del continuo accostamento dei rifugiati a semplici numeri.
Le foto in mostra sono state realizzate negli ultimi 12 anni nel Mar Mediterraneo, Mar Egeo, Serbia, Nord Macedonia, Bosnia, Italia, Grecia, Croazia, Sud Sudan, Etiopia, Libano