In occasione dell’avvio del progetto di infermiere di famiglia e comunità nei quartieri Bellavista e San Giovanni, l’Associazione Bellavista Viva ricorda i 10 anni di vita dell’ambulatorio di quartiere in piazza Primo Maggio nato grazie ad un loro progetto.
In questi primi mesi del 2024, ha preso il via il Progetto sperimentale di Infermieristica di famiglia e di comunità nei quartieri Bellavista e San Giovanni. Come Associazione Bellavista Viva OdV abbiamo accolto con grande soddisfazione la presentazione di questo servizio e, come sempre, offriremo il nostro contributo volontario a fare rete e collaborare con tutti gli attori in gioco.
Vogliamo ricordare con orgoglio la storia che ci ha visti coinvolti in prima persona nella ideazione e realizzazione del progetto dell’Ambulatorio Infermieristico di Quartiere a Bellavista.
Forse non tutti sanno o ricordano che da 10 anni funziona nel Quartiere Bellavista l’AMBULATORIO INFERMIERISTICO DI QUARTIERE, nato da un progetto elaborato da Associazione Bellavista Viva, Comune di Ivrea, Università di Torino – Corso di Laurea in Infermieristica Sede TO4 Ivrea, dopo un’attenta analisi del contesto territoriale dal punto di vista demografico, socioeconomico, culturale.
L’iniziativa è stata realizzata nella fase di avvio, a partire da ottobre 2014, grazie alla Fondazione CRT, il cui contributo si è esaurito a fine giugno 2015. Attraverso la partecipazione ad un altro Bando, quello della Chiesa Valdese, è stato ottenuto un ulteriore finanziamento che ha permesso di garantire le prestazioni infermieristiche fino al 31 dicembre 2015. È subentrata quindi la Fondazione di Comunità del Canavese che ha destinato importanti contributi tali da assicurare la fornitura del servizio per tutto il 2016 e la copertura completa del 2017.
A maggio del 2016, con un evento pubblico, il Progetto dell’Ambulatorio Infermieristico del Quartiere Bellavista d’Ivrea è stato intitolato a Daniele Perini, predicatore laico della Chiesa Valdese di Ivrea, che ha sempre vissuto la propria professione di infermiere con cuore e dedizione, rappresentando quella figura di infermiere di comunità alla quale si è ispirata l’Associazione Bellavista Viva.
Con questo progetto si è offerto gratuitamente ai cittadini di Bellavista (soprattutto quelli più fragili e anziani) un servizio dedicato, in cui l’infermiere/a, attraverso la presenza continuativa in una struttura in loco e con un orario identificato, ha garantito la presa in carico dei loro bisogni di cura. In modo particolare si sono fornite le prestazioni infermieristiche di base (iniezioni, medicazioni, controllo pressione arteriosa, misurazione glicemia ecc.), ma anche momenti di ascolto nonché consigli rivolti al mantenimento del benessere, generando un rapporto di fiducia tra infermieri, assistiti e famiglie.
Per ogni paziente è stata aperta una cartella che riassume la storia clinica e il percorso delle prestazioni erogate, inclusi i colloqui di educazione sanitaria. Infermieri/e dell’AIOPP (Associazione Infermieristica Ostetrica Professionale Piemontese) si sono occupati della realizzazione delle prestazioni e della gestione dell’ambulatorio (aperto dal lunedì al venerdì), che ha accolto anche uno stage formativo sul territorio per gli studenti del Corso di Laurea Infermieristica del Canale TO4 di Ivrea, assegnati in tirocinio alle Cure Domiciliari del Distretto 5 di Ivrea, nei periodi evidenziati da pianificazione degli stage secondo programmazione dell’anno accademico.
Il progetto dell’Ambulatorio Infermieristico di Quartiere, dopo il 2017, ha trovato continuità con la presa in carico del servizio da parte dell’Asl TO4 nell’ambito di un progetto più ampio relativo all’infermiere di famiglia sul territorio. Purtroppo, a causa della pandemia, l’operatrice incaricata dall’azienda sanitaria è stata trasferita a servizi più emergenziali, mentre infermieri e infermiere dell’AIOPP hanno continuato a garantire (e garantiscono tuttora) l’apertura quotidiana dell’ambulatorio.
L’Amministrazione Comunale, garantendo ogni anno l’utilizzo dell’immobile, ha permesso la continuità in loco dell’attività sanitaria (medica e infermieristica) che ha un ruolo determinante e significativo per l’identità del quartiere.
Ci auguriamo dunque che possa proseguire e migliorare tutto il lavoro indispensabile al benessere della comunità, dando risposte concrete ai bisogni della popolazione: ad esempio è stata richiesta a gran voce la presenza nei quartieri di un punto prelievo sangue.
Il Presidente Gabriel Piccagli
unitamente al Direttivo dell’Associazione Bellavista Viva OdV