Dopo le ingerenze e pressioni di Fratelli d’Italia e Lega, annullato l’incontro con Eric Gobetti sul tema Foibe all’Istituto di Istruzione Superiore Aldo Moro di Rivarolo. Un attacco alla libertà d’insegnamento.
A vincere credo che siano gli studenti e la storia. Il resto, (…) rimane sullo sfondo (…) Esprimo profonda soddisfazione, quindi, per il rinvio dell’incontro con lo storico Gobetti, certo che si possa fare un salto di qualità e trasformare un potenziale comizio in un dibattito equilibrato, ed un sincero apprezzamento per la decisione del Dirigente che, pur rivendicando un’autonomia scolastica peraltro mai messa in discussione, ha compiuto una scelta di buonsenso”.. Le parole possono essere pietre. A scagliarle è il consigliere regionale Roberto Ravello che esprime, appunto, soddisfazione per l’annullamento della lezione dello storico Eric Gobetti sul tema delle foibe, programmata per l’11 marzo, all’Istituto Moro di Rivarolo. Insieme a veleno negazionista e squallida crociata contro le foibe le sue parole trasudano trionfalismo, arroganza, sfoggio di potere propri di quella parte politica. Si tratterebbe, in realtà, di un rinvio, probabilmente per schierare dall’altra parte un/una antagonista in grado di garantire quella che l’Assessora ai Rapporti Istituzionali del comune di Rivarolo Alessia Cuffia chiama tutela del pluralismo. Ignorando che il mestiere di Gobetti è quello dello storico, cioè di colui che studia la materia tramite la ricerca. E, successivamente, parte da un argomento che ha studiato e ne scrive. A questo proposito è bene ricordare che il negazionista di cui sopra è uno studioso di fascismo, Seconda guerra mondiale, Resistenza e storia della Jugoslavia nel Novecento, esperto in divulgazione storica e politiche della memoria, ha collaborato più volte con il canale televisivo Rai Storia.
Il 4 marzo scorso il Dipartimento di Storia e Filosofia dell’Istituto dichiara che la scelta di invitare Eric Gobetti è stata dettata dalla volontà di approfondire la tematica delle foibe, coinvolgendo uno storico particolarmente esperto e qualificato su questo tema. Coerentemente al dovere dell’istituzione scolastica di insegnare agli studenti a prendere in esame i processi storici e sociali sviluppando un adeguato spirito critico, la conferenza di Eric Gobetti costituirà non solo l’occasione di affrontare il tema della foibe in modo tecnico e non ideologico, bensì sarà strutturata in modo tale che gli studenti possano dialogare e confrontarsi liberamente con l’autore, esprimendo in piena libertà la loro posizione Lo stesso Dipartimento, oltre a rigettare l’accusa di negazionismo rivolta all’autore, giudizio quest’ultimo formulabile solo da chi non ha letto il suo testo, condanna non solo gli ingiusti e sgradevoli attacchi mossi all’Istituto, alla Dirigente e al Dipartimento di storia e filosofia da alcuni esponenti politici e da alcuni mezzi di informazione, ma ribadisce la centralità della libertà di insegnamento, la quale deve essere sempre salvaguardata da qualsiasi intromissione politica volta a limitarla.
Sul sito dell’Istituto, in un comunicato, la Dirigente Scolastica Cosetta Borelli tiene a a specificare che la presentazione del libro in oggetto è stata proposta dal Dipartimento di storia e filosofia dell’Istituto (che non necessita di alcuna “approvazione” da parte della sottoscritta) nel pieno rispetto dell’art. 33 della Costituzione e del concetto di libertà di insegnamento. Come sempre accade alle iniziative prese dal nostro istituto, lo scopo è esclusivamente didattico: quello di dare agli allievi l’opportunità di approfondire una tematica delicata com’è quella delle foibe e stimolare un confronto costruttivo, senza alcun fine negazionista. E’ per questo motivo che ritengo tale ingerenza non solo inopportuna, quanto irrispettosa dell’autonomia dell’Istituto e della professionalità del corpo docente, nonché un attacco personale ingiustificato con tanto di nome e cognome dei presunti “colpevoli”. Infine, vorrei precisare che, al contrario di quanto riportato negli articoli che ho avuto modo di leggere, a tutt’oggi, nessun genitore ha contattato la sottoscritta per esprimere contrarietà all’iniziativa; ciò dimostra che il tutto è nato a fini evidentemente propagandistici, al di fuori della comunità scolastica, al solo scopo di fomentare polemiche che non hanno alcun fondamento.
Una valanga di solidarietà democratica
In seguito all’attacco all’Istituto e allo storico Gobetti sono state tantissime le manifestazioni di solidarietà e condanna per l’azione di censura da parte del consigliere regionale di Fratelli d’Italia.
I docenti dell’IIS Piero Martinetti di Clauso e della Dirigente Scolastica Katia Milano così si esprimono: “Apprendiamo con preoccupazione le vicende riguardanti la presentazione del libro E allora le foibe? di Eric Gobetti presso l’IIS Aldo Moro di Rivarolo Canavese e intendiamo esprimere la nostra solidarietà a tutti i colleghi dell’istituto. La scuola, così come pensata dalle nostre madri e dai nostri padri costituenti, è portatrice e garante della libertà di espressione di tutti, così come sancito dall’art. 33 della nostra Costituzione, secondo cui “L’arte e la scienza sono libere e libero ne è l’insegnamento”. Per tale ragione, l’organizzazione di qualsiasi attività scolastica deve essere sottoposta esclusivamente alle decisioni stabilite in sede di collegio dei docenti e ogni ingerenza esterna solleva seri interrogativi sull’indipendenza della scuola pubblica e sul rispetto della sua funzione sociale. Auspichiamo che questo intollerabile episodio possa costituire un’occasione collettiva, sia per la comunità educante sia per quella politica, affinché si rifletta sull’inalienabile necessità di mantenere la scuola libera da qualsivoglia pressione mediatica e politica. Con la presente, intendiamo rinnovare il nostro impegno volto a sostenere una scuola indipendente e capace di educare al raggiungimento di uno spirito critico autonomo, guidati dalla convinzione di poter contribuire alla creazione di una società in cui il dialogo e la crescita culturale possano prosperare liberamente.
Il 10 marzo il deputato PD Mauro Berruto, annuncia di aver depositato una interrogazione al Ministro Valditara sulla vicenda. “Dopo le ripetute sortite pubbliche del consigliere regionale di Fratelli d’Italia Roberto Ravello e, a quanto sembra, le continue sollecitazioni dell’ufficio regonale scolastico alla Dirigente Scolastita del Moro, l’evento è stato cancellato. – introduce Berruto – Chiedo al ministro Valditara quali siano le origni di queste pressioni, perché l’ufficio scolastico regionale abbia esercitato queste stesse pressioni sulla Dirigente scolastica e perché un consigliere regionale fosse a conoscenza di una circolare che non era ancora stata inviata. In attesa di una risposta convincente – conclude Berruto – affinché non ci si debba immaginare di essere ripiomgati nel periodo delle liste di proscrizione de dei libri proibiti, invito docenti e studenti dell’Istituto Moro a organizzare il confronto con Eric Gobetti, in qualsiasi altro luogo, a libero accesso. Sarò felice di partecipare, per dare il mio contributo a tenere in vita due principi: quello dondante della nostra Repubblica, la democrazia, e quello tutelato dall’art. 33 della Costituzione, la libertà dell’insegnamento.
E’ dello stesso giorno un’altra interrogazione parlamentare, a firma dell’onorevole Marco Grimaldi di Alleanza Verdi e Sinistra dove si legge che, premesso che uno dei compiti fondamentali della scuola è quello di garantire la libertà di pensiero e di opinione, arricchendo il percorso formativo degli studenti e delle studentesse con momenti di incontro, approfondimento, progetti formativi che stimolino il pensiero critico e il confronto tra diversi punti di vista anche su argomenti complessi si chiede al ministro Valditara se sia a conoscenza di quanto riportato in premessa, se non intenda promuovere, tramite il competente ufficio scolastico regionale, le opportune verifiche circa eventuali pressioni esterne giunte alla dirigente scolastica per convincerla a rinviare l’incontro che, fino al 4 marzo 2025 aveva fermamente difeso e confermato; quali iniziative di competenza intenda assumere per tutelare l’autonomia degli istituti scolastici, la libertà di insegnamento e le libere decisioni assunte dagli organi collegiali da indebite ingerenze di carattere politico e ideologico.
E di oggi invece il comunicato del Coordinamento Antifascista Torino che esprime atterso i portavoce Alessandra Algostino e Livio Pepino la propria “ferma condanna per il rinvio della conferenza dello storico Eric Gobetti che ha avuto il grande torto di non piacere a un consigliere regionale di Fratelli d’ Italia, Roberto Ravello, che ha preteso di intervenire sulle decisioni degli insegnanti, in spregio del principio dell’autonomia scolastica, e si è persino rallegrato pubblicamente per il risultato raggiunto. Nel ribadire sconcerto e preoccupazione per la decisione della Dirigente scolastica, il Coordinamento esprime piena e totale solidarietà allo storico Eric Gobetti e agli studenti e ai docenti dell’istituto.” Il Coordinamento riprende poi il comunicato delle professoresse e professori dell’Aldo Moro con cui manifestano la loro indignazione per quanto è avvenuto, segnalando, tra l’altro, l’inquietante procedura per cui hanno saputo del rinvio dai giornali prima che li raggiungesse una corretta comunicazione formale. “Condividiamo totalmente le loro parole – scrivono Algostino e Pepino – «Lo slittamento o peggio l’annullamento di un evento culturale, motivato da pressioni politiche, rappresenta un pericoloso precedente che rischia di compromettere il pluralismo delle idee e l’arricchimento culturale all’interno della scuola».
A livello locale dopo la presa di posizione del Circolo di Rifondazione Comunista di Ivrea sulle speculazioni sul giorno del ricordo e la vicenda delle foibe, si è espressa con un comunicato anche l’associazione Laboratorio Civico. “È molto grave – scrivono – l’ennesima campagna intimidatoria sostenuta da Roberto Revello, vice capogruppo di Fratelli d’Italia in Regione Piemonte, e dall’onorevole della Lega Alessandro Giglio Vigna nei confronti della Dirigente e del Responsabile del Dipartimento di Storia e Filosofia del Liceo Moro di Rivarolo“. E continuano “Riteniamo preoccupanti le dichiarazioni rilasciate da alcuni componenti dell’amministrazione Rivarolese che invitavano la scuola a ripensare l’evento, limitando, di fatto, la libertà di insegnamento e di ricerca e dichiarandosi poi soddisfatti. Eric Gobetti – concludono – è uno storico serio, il cui lungo lavoro di ricerca su questi temi è stato riconosciuto a livello accademico. A lui va la nostra solidarietà e il nostro impegno per difendere il diritto e il dovere di raccontare nelle scuole, e non solo nelle scuole, la storia con serietà e rigore, senza strumentalizzazioni.
Simonetta Valenti
link: https://rossetorri.it/ricostruire-la-s…entarla-fa-paura/