Ripartono i programmi all’estero di Intercultura, con l’uscita del nuovo bando che già mette a concorso i posti e le borse di studio per i programmi dell’anno scolastico 2021-22. Giovedì 22 ottobre, ore 21.00 presentazione del programma presso il Polo Officine H per studenti e genitori
Il 2020 è stato un anno particolare anche per i programmi di mobilità studentesca. Durante la primavera scorsa, quando per la prima volta il mondo ha dovuto affrontare le incognite della pandemia, diversi studenti sono rientrati in anticipo dalle loro esperienze all’estero. Ora però, gradualmente, iniziano a vedersi dei segnali positivi anche in questo settore. Ad agosto e a settembre, Intercultura, l’Associazione di volontariato senza scopo di lucro che promuove scambi interculturali in tutto il mondo da oltre 65 anni, ha registrato le prime partenze, per diverse destinazioni europee e in qualche caso anche per gli Stati Uniti e altre mete.
Dal nostro centro locale di Ivrea e Canavese, per ora sono partiti:
– Marta per un trimestre in Belgio
– Gioele per un semestre in Irlanda
Il nuovo bando, destinato prioritariamente a studenti nati tra il 1 luglio 2003 e il 31 agosto 2006, si rivolge ai ragazzi che non intendono rinunciare alla possibilità di vivere una delle più importanti esperienze formative per il proprio futuro.
L’iscrizione non è vincolante per la partecipazione, ma deve essere necessariamente effettuata entro il 10 novembre 2020 per potere partecipare alle selezioni.
Contando sulla presenza di oltre 5.000 volontari che operano in tutta Italia, l’Associazione in queste settimane è impegnata in un ciclo di presentazioni, in presenza e online, per fare conoscere a tutti le opportunità esistenti.
Ad Ivrea l’appuntamento è in programma il 22 Ottobre alle ore 21:00, presso il Polo Formativo Universitario Officina H, Via Monte Navale. L’evento è su prenotazione ai numeri +39 345 179 0089 (Guido) e +39 347 051 7323 (Gloria). Per informazioni e-mail [email protected]
Per studenti, genitori e insegnanti interessati, sarà l’occasione di conoscere i volontari della zona, che seguiranno passo passo l’esperienza dei ragazzi e delle loro famiglie. I volontari spiegheranno al pubblico anche le modalità per richiedere una borsa di studio.
Intercultura, in quanto Associazione di volontariato senza scopo di lucro, da sempre mira ad avere un impatto sociale forte sulla nostra società, attraverso centinaia di borse di studio che provengono da un fondo proprio e dalle donazioni liberali di aziende, enti e fondazioni che sostengono i progetti dell’Associazione.
Tra gli studenti partiti dalle scuole del territorio di Ivrea, molti riconoscono il forte impatto dell’esperienza Intercultura nel loro percorso di crescita.
Del resto le testimonianze e i dati a supporto di queste affermazioni non mancano, ad iniziare dalle dichiarazioni di personaggi che in passato hanno partecipato ai programmi di Intercultura, come Samantha Cristoforetti (“i miei orizzonti si sono ampliati come non avrei mai potuto immaginare; io la renderei un’esperienza obbligatoria per tutti”), Luca Parmitano (“È stata l’esperienza che mi ha cambiato la vita e ha fatto nascere in me la fiducia e la consapevolezza di potere seguire il mio sogno, diventare astronauta”), e tanti altri, come Gaia Gozzi, la recente vincitrice di Amici (“L’esperienza con Intercultura ti regala la volontà di batterti per ciò in cui credi”) o Maria Concetta Mattei, giornalista del Tg2 (“Ho capito che la realtà ha infinite sfumature e una bellezza che puoi apprezzare soltanto se cerchi di spogliarti dei tuoi preconcetti”). Sul canale Youtube di Intercultura si trovano le interviste a loro e tanti altri personaggi, famosi e non, che raccontano la loro esperienza all’estero da giovani.
Secondo un’indagine condotta dall’Istituto di ricerca Ipsos su un campione di 886 partecipanti ai programmi di Intercultura, partiti tra il 1977 e il 2012
– l’84% di chi partecipa a un programma di Intercultura si laurea, contro la media italiana del 56%
– il 32% ottiene il massimo alla laurea rispetto al 24% della media nazionale
– l’89% conosce mediamente due lingue straniere, rispetto alla media italiana del 24%
– l’84% dichiara di non avere avuto difficoltà a trovare/cambiare lavoro
– il 69% si dichiara complessivamente molto felice, uno stacco netto rispetto alla media degli italiani che è del 47%
– il 48% ha svolto attività di volontariato, rispetto alla media degli italiani del 13%
Il beneficio del singolo studente, insomma, va a ricadere sull’intera collettività. Lo dimostra anche una ricerca sviluppata nel corso del 2020 dalla Fondazione Intercultura. Sviluppata con metodologia SROI e focalizzata sull’analisi dell’impatto sociale generato dal programma di mobilità studentesca, da questo studio emerge che per ogni euro investito nei programmi di mobilità studentesca di Intercultura, sono stati generati 3,13 euro di beneficio sociale.