I veri nemici si nascondono dietro ai fucili

La serata di presentazione dei quesiti referendari allo ZAC!

Il 25 maggio 2023 Nuovi Equilibri Sociali (NES), in collaborazione con Generazioni Future, ha avuto il piacere di ospitare il Professor Giuseppe Mastruzzo, promotore dei tre quesiti referendari.
L’obiettivo della serata era illustrare le ragioni di quel fronte pacifista e sociale tanto largamente diffuso nel nostro Paese, quanto silenziato sui principali canali mass mediatici.
Proprio per tale bisogno di informare quei cittadini che non si sentono rappresentanti né dai principali partiti di governo, né tantomeno dalla maggioranza dei partiti all’opposizione parlamentare, NES ha colto l’occasione per farsi portavoce di questo popolo che, stando ai sondaggi, potrebbe essere ben più numeroso della maggioranza assoluta dei cittadini.
Moderato da Michelangelo Inverso, coordinatore regionale di Nuova Direzione, l’intervento del Professor Mastruzzo é stato rivolto anzitutto a ricostruire i contorni di quella libertà e partecipazione attiva dal basso che egli identifica come antidoto ad ogni autoritarismo ed estremismo, entrambi assai coltivati dalle classi dirigenti nostrane.
I referendum, dunque, rappresentano il processo di libertà attivo e niente affatto passivo, attraverso cui la classe subalterna può riappropriarsi del proprio destino e della propria dignità di cittadini.
Nel corso dell’intervento si sono ripercorsi quei passi che, a partire dalla fine del secolo scorso, hanno condotto all’impoverimento dell’Italia e, più in generale dell’Unione Europea a vantaggio degli ingombranti alleati d’oltreoceano, sempre più assertivi, in contrapposizione al loro progressivo decadimento di nazione egemone. I quesiti referendari, due rispetto alla gestione e vincoli in merito al traffico di armi autorizzato dall’Italia, l’altro riferito a un riappropriamento dello Stato delle proprie prerogative esclusive in materia di programmazione sanitaria, rappresentano una possibilità per tentare di riaffermare quei diritti che hanno fatto grande il nostro Paese e scolpiti nella Costituzione nata dalla Resistenza. La serata, molto partecipata, é servita anche a lanciare la campagna referendaria iniziata il 22 aprile in Canavese e, in particolare, a Ivrea, città storicamente vicina al movimento pacifista che ancora una volta, per merito dei cittadini che non intendono osservare oltre il decadimento inflitto al proprio territorio dal ritiro delle istituzioni, si fa avanguardia, a dimostrazione che la pace non é un atteggiamento difensivo, ma di attacco contro i veri nemici che si nascondono dietro ai fucili.

Fino al 21 luglio, ogni sabato è presente a Ivrea, in piazza Ottinetti, il banchetto per la raccolta firme. È possibile inoltre  firmare online dal sito di Generazioni Future (però tramite Spid, al costo di EUR 1,50),

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