Sarà L’anello forte, nel centenario della nascita di Nuto Revelli, la nuova produzione del Contato del Canavese
Solito pienone al Teatro Giacosa giovedì 3 ottobre per la presentazione della nuova stagione, cosa che stupisce chi viene da città più grandi ma meno abituate a tanta attenzione per una stagione teatrale. La confermata direttrice artistica Laura Curino, mattatrice della presentazione, ha sottolineato questo aspetto, forte dei 13000 biglietti e dei 771 abbonamenti dello scorso anno, intitolando la nuova stagione “a braccia aperte”, come il buon teatro deve essere: alla comunità, ai giovani, agli appassionati, agli esclusi. La linea guida della solidarietà si esprimerà anche nelle molte collaborazioni con associazioni e servizi sociali locali a partire da alcuni spettacoli proposti, che verranno segnalati man mano.
Dopo queste premesse, via alla presentazione di tutti gli spettacoli in cartellone, partendo dalla sezione “fuori le mura” con 2 serate a Banchette, VOCI D’AMORE con Diana Hobel e Francesco Prode e NATASHA HA PRESO IL BUS con Ioana Butu e Daniele Dell’Agnola e regia della stessa Curino, spettacolo che unisce storie di badanti, terza età e migrazioni.
A Bollengo IN ME NON C’È CHE FUTURO. ADRIANO OLIVETTI con Mauro Bertozzi , che segue il documentario uscito alcuni anni fa con lo stesso titolo e due appuntamenti di teatro dialettale.
Colleretto Giacosa propone un altro testo di Curino, SANTA IMPRESA, dedicato ai Santi sociali piemontesi, da Don Bosco a Giuseppe Cottolengo, interpretato da Beatrice Marzorati e Davide Scaccianoce.
Come sempre a Montalto approdano i cabarettisti, quest’anno Angelo Pintus, Pino Campagna, Giovanni Vernia e Debora Villa, oltre allo spettacolo per ragazzi PERCHE’ di Silvano Antonelli.
La rassegna principale,quella di Ivrea, parte il 13 novembre con HO PERSO IL FILO, con Angela Finocchiaro, definito una commedia, una danza, un gioco, una festa.
Poi uno degli appuntamenti più interessanti della stagione, OCCIDENT EXPRESS (Haifa è nata per star ferma), con Ottavia Piccolo e l’Orchestra Multietnica di Arezzo. Scritto da Stefano Massini, Occident Express è la cronaca di un viaggio, 5000 km sulla rotta dei Balcani, fatto da una anziana e dalla nipotina per sfuggire alla guerra.
A dicembre Maria Paiato, una delle migliori attrici italiane, porta il brechiano MADRE COURAGE E I SUOI FIGLI, poi il raccontatore Federico Buffa IL RIGORE CHE NON C’ERA e all’ Officina H Gabriella Pession AFTER MISS JULIE, trasposizione moderna del classico di Strindberg. Sempre all’Officina H a gennaio UP&DOWN con Paolo Ruffini e gli attori della Compagnia Mayor Von Frinzius, composta in prevalenza da attori disabili.
Seguirà MANUALE DI VOLO PER UOMO con Simone Cristicchi, MI AMAVI ANCORA con Simona Cavallari e Ettore Bassi, FRONTE DEL PORTO con Daniele Russo e la regia di Alessandro Gassmann.
Arriverà a marzo la produzione del Contato L’ANELLO FORTE con Laura Curino e Lucia Vasini nel centenario della nascita di Nuto Revelli.
Realizzato in collaborazione con la Fondazione Nuto Revelli e l’Archivio Nazionale Cinema d’Impresa, L’anello forte nasce dal grande lavoro di ricerca e interviste tra le donne delle campagne e montagne piemontesi in un mondo ancora vicino ma ormai quasi scomparso.
Divertimento obbligato poi con THE BLACK BLUES BROTHERS e conclusione il 2 aprile con ALLE 5 DA ME, con Gaia De Laurentiis e Ugo Dighero.
Rassegna a parte ma ricca di spunti interessanti quella dei 4 Appuntamenti del venerdì, TEATRO E STORIA, TEATRO E SOCIETA’ con inizio alle 19,30.
Si inizia con FAUSTO COPPI. L’AFFOLLATA SOLITUDINE DEL CAMPIONE, di e con Gian Luca Favetto, Michele Maccagno, Fabio Barovero, poi PASSIONE di e con Paolo Crepet, MARATONA DI NEW YORK, con Fiona May e Luisa Cattaneo e IL MESTIERE DEL CECCHINO con Roberta Biagiarelli, altra Produzione Il Contato/Teatro Giacosa di Ivrea. In venti anni di vicinanza alla storia del conflitto balcanico Roberta Biagiarelli ha raccolto impressionanti testimonianze legate al “mestiere del cecchino”, menti così crudelmente lucide da diventare emblema di un’intera civiltà
7 spettacoli sono poi fuori abbonamento: LUCA BONO. L’ILLUSIONISTA di e con Luca Bono, l’immancabile SUNSHINE GOSPEL CHOIR, lo speciale concerto a capodanno THE LEGEND OF ENNIO MORRICONE all’Officina H, il concerto 40 FINGERS GUITAR QUARTET con Matteo Brenci, Emanuele Grafitti, Marco Steffè e Andrea Vittori, ACQUA E SALE, omaggio alle canzoni di Mina e Celentano di F24 Tribute Band, FABER PER SEMPRE Concerto – omaggio a Fabrizio De André con Pier Michelatti e, indovinate, I Legnanesi con RIDERE.
Una stagione quindi molto ricca (ma perché terminare già il 28 aprile?) e, quasi, per tutti i gusti. Quasi perché una corazzata come il Teatro Giacosa potrebbe trovare lo spazio anche per quel teatro giovane, poco tradizionale e sconosciuto ai più che in Italia ancora abbonda e si arrischia anche su terreni scomodi e meno levigati. E in un periodo come questo, attraversato da tensioni e pulsioni crescenti, da emergenze che rischiano di ribaltare tutto il mondo come lo abbiamo conosciuto finora, con una inconsapevolezza che tutto avvolge e tutto rimanda, il teatro dovrebbe tornare non certo a dare delle risposte ma ad essere il luogo cardine della riflessione e dello squarciamento dei troppi veli che tutto avvolgono. Per guardarsi dentro, prima che fuori. Sarebbe di parte? Lo è comunque.
Poi trovare il giusto equilibrio tra divertimento, intrattenimento, approfondimento e riflessione artistica non è semplice ed è anche un segno dei tempi se la curiosità verso il nuovo non gode di buona salute.
Particolarmente interessanti comunque appaiono le nuove produzioni del Teatro, affidate a Laura Curino sulle ricerche di Nuto Revelli e a Roberta Biagiarelli sulla guerra dei Balcani, produzioni che speriamo possano godere in seguito di una larga circuitazione.
I nuovi abbonamenti sono in vendita dal 24 ottobre, i singoli biglietti dal 10 novembre, tutte le info su www.ilcontato.it
Francesco Curzio