COMUNICATO ANPI IVREA E BASSO CANAVESE

Oggetto: concessione patrocinio della città di Ivrea al comitato 10 febbraio per l’iniziativa in ricordo del sacrificio della studentessa istriana Norma Cossetto

Questa la delibera, nella quale sarebbe caduta la nuova giunta di Ivrea. Non possiamo pensare che possa averla votata scientemente se fosse stata al corrente delle sue implicazioni. Come non concedere il patrocinio per una cerimonia dedicata ad una giovane donna gettata nelle foibe dai partigiani comunisti “perché italiana”? Tanto più che una decina d’anni fa ricevette anche la medaglia d’oro alla memoria per merito civile. Noi chiediamo alla Giunta di fare un passo indietro e di ritirare la delibera, per una serie di ragioni.

La cerimonia va negata (anche se prima è il caso di esternare la più che umana pietà per la donna uccisa). La pietà innanzitutto, certo, ma non l’apologia di fascismo, perché di questo si tratta. Allora, partiamo dall’inizio…

Primo, chi ha chiesto al Comune di Ivrea il Patrocinio è quel tale Bosonin ex di Casa Pound, quindi un cultore di ideologie di destra fra le più estremiste.

Secondo, ciò rientra nelle iniziative portate avanti dal “comitato 10 febbraio” (un’associazione di estrema destra) che rivanga una vecchia storia per fare una campagna anti-partigiana (e si sa, i fascisti hanno il dente avvelenato contro i Partigiani).

Terzo, la ragazza (il suo nome, Norma Cossetto) non venne uccisa in quanto italiana, bensì in quanto fascista, figlia di fascisti, in un momento in cui, purtroppo, la violenza era al suo culmine. Si trattò di casi rari, uccisioni solitamente punite dagli stessi partigiani, ma qualcuno accadde. Si era nel pieno, nelle ultime fasi di una lotta aspra per la libertà.

Il caso di Norma è poi particolarmente controverso in quanto Carlo Azeglio Ciampi, Presidente della Repubblica e partigiano, nel 2005 concesse alla ragazza la medaglia d’oro alla memoria per merito civile, segno di una attenzione che non merita oggi l’uso strumentale che ne fanno i neo fascisti.

Ripetiamo, a scanso d’equivoci: umana pietà per Norma e per tutte le vittime, ma ciò non toglie il discrimine tra chi combatteva contro regimi – quelli nazista e fascisti – che avevano come scopo il genocidio, l’eliminazione fisica di interi popoli e la schiavizzazione del resto del mondo, ed invece chi combatteva contro tali barbarie.

E’ un discorso fatto talmente tante volte che annoierebbe persino ripeterlo, se non fosse che c’è nell’aria una tale sordità da costringerci a richiamarlo continuamente.

Eppure, vecchi e nuovi fascisti non demordono, cercano il pelo nell’uovo, il caso particolare, dimenticando tutte le stragi nazifasciste, gli orrori compiuti dai tedeschi e dai repubblichini loro servi.

Sì, nella Guerra di Liberazione c’era una parte buona e una cattiva, e i vecchi e nuovi fascisti stavano e stanno dalla parte sbagliata della Storia.

Ivrea, città antifascista, questo lo sa bene, e per questo crediamo che l’aver concesso il patrocinio ad una cerimonia che radunerà in città i peggiori fascisti dei dintorni, sia soltanto uno scivolone al quale chiediamo di rimediare con una presa di posizione netta, togliendo il patrocinio e negando la cerimonia anche per motivi di ordine pubblico, perché non si può pensare che gli antifascisti di Ivrea (fra i quali si annovera la stessa Giunta) non si muovano con alte proteste.

Si ricordi che nel giugno di qualche anno fa la Città vide una grande manifestazione contro Rebel Firm, grande e partecipatissima. Possiamo rifarla.

Perché “errare è umano” (e crediamo che la Giunta abbia commesso soltanto un errore, seppur grave). Se invece persisterà nel mantenere la delibera, si tratterà di un fatto molto più grave di cui si assumerà la responsabilità.

L’Anpi e tutti gli antifascisti di Ivrea vorrebbero piuttosto ricordare Riberi Santina, uccisa dai fascisti dopo inenarrabili violenze, oppure Luigina Trione, che subì stupri infiniti dalla X Mas, così come Ferruccio Nazionale, che il Sindaco Chiantore ha appena ricordato con parole commosse, anch’egli barbaramente torturato e ucciso dalla stessa formazione fascista… e poi le migliaia di Martiri partigiani. Loro sì che meriterebbero una cerimonia al giorno, per settimane, perché i morti per mano fascista si contano in decine di migliaia…

Chiediamo quindi alla Giunta di rimediare ad una svista fatta sicuramente in buona fede; provvedete per quanto potete. Non obbligate la Città ad assistere ad indegni spettacoli.

La memoria di Norma Cossetto va tutelata, protetta, deve spingerci tutti a considerare il male che scaturisce dalle guerre, dalla violenza, senza dimenticare che quella povera donna stava dalla parte di chi la guerra volle, trascinando il mondo in un lungo e feroce conflitto. Piangiamo pure Norma, ma facciamolo con umano rispetto, con il silenzio raccolto, senza approfittarne per campagne d’odio che il nuovo governo di destra tacitamente approva, probabilmente incoraggia.

Invitiamo la Giunta ad essere più accorta per il futuro nel concedere patrocini, perché è pensabile che in questo clima politico dominato dal centro destra possano emergere altre associazioni di stampo neofascista intenzionate ad occupare gli spazi pubblici cittadini. Noi, come Anpi, siamo disponibili ad essere di supporto per eventuali informazioni, consigli sulla parte storica che ci appartiene.

 

Mario Beiletti

Presidente Anpi Ivrea e Basso Canavese