Il rapporto contiene un capitolo dedicato al Protocollo delle Arance Frigie, l’accordo che promuove la cultura della legalità e il contrasto al caporalato nella filiera delle arance dello Storico Carnevale di Ivrea
Giovedì 11 gennaio alle ore 21.00, presso il Polo Universitario Officine H di via Monte Navale 2 sarà presentato il Rapporto Coldiretti sulle Agromafie, in collaborazione con Eurispes. Il documento descrive e denuncia la filiera del cibo che finisce quotidianamente sulle nostre tavole: dalla produzione al trasporto, fino alla distribuzione e alla vendita. Un giro d’affari enorme che pertanto attrae sempre di più l’interesse delle organizzazioni criminali, tanto che il volume d’affari annuale delle agromafie è stimato in 21,8 miliardi di euro con un balzo del 30% nell’ultimo anno.
La serata è organizzata dai firmatari del Protocollo Arance Frigie, ovvero il Comune di Ivrea, la Fondazione dello Storico Carnevale d’Ivrea, l’Associazione Aranceri, la Fondazione Benvenuti in Italia e Libera Piemonte.
Ne discuteranno:
– Gian Carlo Caselli, già magistrato e Presidente dell’Osservatorio sulle Agromafie di Coldiretti
– Roberto Moncalvo, Presidente Nazionale di Coldiretti
– Davide Mattiello, Deputato e membro della Commissione parlamentare Antimafia
All’interno del rapporto è presente un capitolo dedicato alle “Best practice” messe in atto in Italia per contrastare l’infiltrazione delle mafie nella filiera produttiva agroalimentare e tra queste è citato il Protocollo delle Arance frigie, un accordo firmato nel 2015 che garantisce che le arance utilizzate nello Storico Carnevale di Ivrea siano certificate, ovvero libere dallo sfruttamento e dal caporalato, una pratica sempre più diffusa nelle campagne italiane dove i lavoratori, il più delle volte stranieri, vengono sfruttati, malpagati, non contrattualizzati e spesso ridotti in semi-schiavitù.