Com’è sempre stato e sempre sarà per questo giornale, i redattori di varieventuali colgono l’occasione delle festività per proporre ai lettori e alle lettrici consigli di lettura
Libro – Accendimi
il nuovo romanzo di Marco Presta
Quest’anno per i consigli di lettura natalizi non voglio segnalare un libro già letto, bensì uno che non ho ancora letto ma ho intenzione di leggere, così lo leggeremo insieme durante i giorni festivi, nei dopo pranzo sonnacchiosi, prima di coricarci la sera dopo i bagordi (sobri, per carità!) e nel nuovo anno ci racconteremo cosa ci ha lasciato. Il libro in questione si intitola Accendimi , edito da Einaudi, e il suo autore è Marco Presta: sì, proprio lui, quello della famosa trasmissione radiofonica “Il ruggito del coniglio”. Marco Presta è uno scrittore con il “dono della grazia”, non sono parole mie, ma di un critico letterario, ed io non potrei essere più d’accordo. Non scrive per partecipare o vincere premi, nemmeno con la pretesa di diventare un nuovo Hemingway, no, nulla di tutto questo, scrive perché è bravo a raccontare storie, gli piace farlo e lo fa, appunto, con un tocco leggero e profondo di assoluta meraviglia. Racconta di persone con cui ci si può facilmente identificare, che vivono vite come le nostre, piene di ansie e contraddizioni, piccole gioie e, a volte, sogni da realizzare. Accendimi racconta di Caterina, una pasticcera, che un giorno, per caso, trova una vecchia radio, la accende e una voce da lì dentro inizia a parlarle. Da quel momento la sua vita cambia. Succede a tutti, prima o poi, di vivere un momento in cui, anche per una banale azione, la vita prende una svolta. Piccola o grande che sia. Non tutti possiamo essere Anna Karenina o Gregor Samsa. Consiglio questo libro perché mi piace l’idea di placare un pochino, anche attraverso la lettura di un romanzo, quel perverso protagonismo mitico che a tutti ci è preso, da un po’ di tempo in qua, grazie all’uso dei social media (ma non solo). Sperando di abbassare l’asticella del nostro crederci chissa chi. Mi piace pensare che qualsiasi vita possa essere bella a prescindere, e degna di essere letta e raccontata.
Ho scoperto la bravura narrativa di Presta leggendo, per puro caso, un altro suo romanzo dal titolo: Un calcio in bocca fa miracoli (leggetelo se vi capita) e ho davvero scoperto qualcosa che non mi aspettavo, nonostante ascoltassi la sua voce alla radio molto, molto spesso e apprezzassi quel suo fine umorismo da sempre.
Buona lettura e Buone Feste.
Lisa Gino
Libro – La sovrana lettrice
di Alan Bennet – Adelphi editore
Vi sono scelte di lettura che partono dall’autore, è questo un caso. Ho conosciuto Alan Bennett grazie alla mia sorella superlettrice Miriam con il romanzo breve “Nudi e crudi”, mi è subito piaciuto: ironia, buona scrittura (e traduzione), zero banalità, bizzarria. Tutti ingredienti che fanno di un libro un buon libro, per me.
Il romanzo che consiglio quest’anno, come negli anni passati, non è un best seller né un “fresco di stampa”, spesso leggo i libri senza curarmi della loro data di pubblicazione … La sovrana lettrice è infatti un volume di dieci anni fa, ma una buona libraria saprà trovarvelo.
La sovrana lettrice, breve romanzo anche questo, è un libro sul potere della lettura, su come anche un sovrana … può umanizzarsi leggendo …
Dal risvolto di copertina: “A una cena ufficiale, circostanza che generalmente non si presta a un disinvolto scambio di idee, la regina d’Inghilterra chiede al presidente francese se ha mai letto Jean Genet. Ora, se il personaggio pubblico noto per avere emesso, nella sua carriera, il minor numero di parole arrischia una domanda del genere, qualcosa deve essere successo.”
E non si trova più in giro … ve lo posso sempre prestare, al suo posto scegliete un altro Bennett, non vi deluderà!
Cadigia Perini
Libro – Ogni cosa è illuminata
Jonathan Safran Foer
Il giovane americano Jonathan si reca in Ucraina per trovare la donna che salvò suo nonno dai nazisti. Lo accompagnano il suo coetaneo ucraino Alex e il suo nonno, cieco ma sempre al volante dell’auto, e un cane. Ma insieme leggiamo la favolosa storia della famiglia di Jonathan, un’alternarsi di comicità e drammaticità, conclusa dall’episodio dello sterminio nazista degli ebrei. Un libro dalla struttura e dalle invenzioni ineguagliabili grazie al quale ridiamo, viaggiamo e riflettiamo sul passato.
Elia Curzio
Libro – Fair Play
Tove Jansson
Il mio consiglio di lettura natalizio è Fair Play di Tove Jansson, un’autrice conosciuta soprattutto per la serie di libri illustrati per bambini dei Moomins.
Fair Play invece è un piccolo romanzo per adulti con forti connotazioni autobiografiche. Parla della quotidianità dell’amore fra due donne, del condividere luoghi, tempo, una vita intera con qualcuno; ma anche di cosa significa vivere da artista, della frustrazione, i giri a vuoto e i piccoli istanti di brillante intuizione che fanno parte del creare.
Elisa Alossa
Libro – Borgo Vecchio
di Giosuè Calaciura
Sellerio è la casa editrice del mio cuore, come Il Maestro e Margherita ne è il romanzo. Tutti uguali, almeno quelli della collana La memoria, tutti con quel colore blu cielo di notte, con un’immagine al centro della copertina che è una poesia. In Sellerio devi andare a cercare l’autore, non la copertina. E ogni libro è una piccola meraviglia. Un pezzo d’arte. E, questo è naturalmente il mio pensiero, Sellerio non ne sbaglia uno. Borgo Vecchio è un pugno di vicoli nel cuore di Palermo dove vivono i personaggi indimenticabili che Giosuè Calaciura racconta smussando gli angoli della violenza quotidiana con una prosa struggente come solo può esserlo la poesia.
Mimmo e Cristofaro, compagni di scuola, Carmela la prostituta, che tiene un quadro della Madonna appeso sopra il letto, sua figlia Celeste, Totò il rapinatore, eroe del quartiere, prendono forma tra le pagine in una coralità crescente di sentimenti forti, dove speranza e dignità affiorano spesso, inaspettate. C’è tutta Palermo e la sua energia in quella manciata di vie, un condensato di vita, tra il mare e il suo vento che porta il profumo della carne a chi carne non mangerà e la città con i negozi, le signore ricche, la legge. Dove il pane sfornato due volte al giorno è comunque meraviglioso stupore, tanto che chi ne respira il profumo si segna con la croce. Una città difficile, contraddittoria, che non può rinnegare la sua anima, ma anche città fiera, che ancora e comunque spera nel futuro. Tutto nella scrittura sublime, “d’altri tempi”, di Calaciura. C’è nostalgia oggi di scritture come la sua. Prende, a volte e tocca riaprire i classici. Lui ci regala anche la sublime arte della parola ricercata, soppesata e infine scelta.
Simonetta Valenti