La mostra dedicata alla celebre illustratrice francese presso il Museo Garda
Giovedì 2 giugno alle 16.30 il cortile interno del Museo Garda brulica di gente. Poche le persone sedute, moltissime quelle in piedi. Gli ombrelli aperti, gli occhi che cercano di scorgere sul palco coperto, allestito per la Grande Invasione, la fisionomia di Rebecca Dautremer, l’illustratrice francese che oggi presenta ed inaugura la sua mostra retrospettiva di disegni originali, realizzati in vent’anni di carriera. Ed infine appare, capelli corti, sguardo vivace, un basco in testa, seduta accanto alla interprete Sandrine Jouvenon ed alle illustratrici Cinzia di Felice e Laura Barella. Non parla a lungo, troppo preoccupata per la pioggia, sempre più fitta, che scende su quel pubblico sorprendentemente numeroso, che la stupisce e la onora. Racconta l’inizio della sua carriera, gli studi presso l’Accademia di Belle Arti di Parigi, l’interesse pere la fotografia, l’ispirazione per le sue opere che, dice, è spesso alimentata da mondi e stili molto lontani dal suo. La pittura fiamminga, per esempio, o le opere di Quentin Blake, l’illustratore e scrittore britannico, autore dei disegni dei libri di Roald Dahl e di quelli di Bianca Pitzorno. Quando le viene chiesto chi possa considerare il suo principale maestro, fatica a dare una risposta, ma, alla fine, tra i tanti, cita Lisbeth Zwerger, illustratrice austriaca, i cui colori, prospettive e proporzioni rimandano al mondo magico delle piccole meraviglie di Rebecca.
La mostra si articola attraverso quattro sale negli ambienti espositivi del Museo Garda. Oltre sessanta tavole originali, spesso corredate nei margini da appunti, schizzi e didascalie, che ci permettono di entrare nel mondo dell’autrice, nella fase di ideazione ed elaborazione dei suoi progetti.
I disegni ripercorrono i lavori editoriali dell’illustratrice: “Principesse. Dimenticate o sconosciute”, “Nat e il segreto di Eleonora”, “L’innamorato”, “Alice nel paese delle meraviglie”, “Il diario segreto di Pollicino”, “Babayaga”, “Elvis”, “Nasredin”, “Cyrano”, “Swing cafè”, “Una Bibbia”, “Soie”. Sono disegni dai colori intensi e insieme delicati, realizzati su fogli acquerellabili con la tecnica del gouache. Un mondo di immagini magiche e poetiche, sogni su carta, fatti di piccolissimi dettagli, curati nei minimi particolari. Prospettive e luci che danno movimento alle figure umane, scelte iconografiche particolari ed insolite, che rendono i personaggi e gli ambienti realistici e onirici nello stesso tempo, di grande forza espressiva e d’intenso impatto emotivo.
Si esce dalla mostra con la sensazione di aver compiuto un viaggio straordinario, un viaggio in un mondo di favole, un mondo fantastico, nascosto tra le pieghe della realtà, il mondo bambino che alberga in noi. L’allestimento della mostra è stato realizzato in collaborazione con la Galerie Robillard di Parigi ed è stato curato dalla P&P Italia srl e da Luca Zurzolo e Giulia Balducci.
La mostra resterà aperta al pubblico fino al 30 luglio. Orari: lunedì, martedì, mercoledì e venerdì: dalle ore 9 alle ore 13; giovedì dalle ore 9 alle ore 13 e dalle ore 14,30 alle ore 18,30. Aperture: il primo week end di ogni mese (sabato e domenica) dalle ore 15 alle 19.
Giovanna Mazza | 08/06/2016