Iniziano mercoledì 2 luglio gli incontri letterari (alle 18.30) e le proiezioni (alle 21.30) su temi molto diversi tra loro: dall’80° anniversario della Liberazione al rapporto con la morte, dalla passione per il calcio alle città nel cinema, sino al ricordo di un (controverso) scrittore canavesano.
Anche quest’anno, per tutto il mese di luglio, una rassegna, “Sere d’estate” (qui il programma completo), di eventi d’interesse culturale sarà ospitata nel “parco selvatico” dell’Archivio Nazionale del Cinema di Impresa (CIAN), in Viale della Liberazione n. 4, a Ivrea.
La rassegna, come di consueto, è realizzata a cura del CIAN insieme alla Libreria Mondadori di Ivrea e all’associazione Rosse Torri, con il patrocinio e il sostegno della Città di Ivrea e la collaborazione del Comitato di quartiere San Grato e l’associazione Bellavista Viva. L’ingresso a tutti gli eventi in programma è libero e gratuito.
Ancora una volta chi rimane ad Ivrea nel cuore dell’estate potrà godere perciò del connubio tra letteratura e cinema. Ogni mercoledì (tranne in un caso, martedì 8 luglio) l’appuntamento serale si divide in due: la presentazione di un libro alle ore 18.30 e la proiezione di un cortometraggio seguito da un film, alle ore 21.30. Presentazioni e proiezioni legate da un argomento comune. Con gli scrittori e i registi o i critici cinematografici presenti per dialogare con il pubblico.
Il piacevole scenario verde offerto dal parco del CIAN, si trova nel quartiere San Grato, uno di quei luoghi della città nati per le politiche sociali della Olivetti e riconvertiti in spazi culturali. In questo caso, una scuola per l’infanzia trasformata in un archivio di interesse nazionale.
La rassegna si apre mercoledì 2 luglio e, per l’80° anniversario della Liberazione dell’Italia dal nazifascismo, propone la presentazione della collana edita da Laterza dal titolo “Fact Checking: La Storia alla prova dei fatti”. L’importante casa editrice (fondata a Bari nel 1901) si impegna nel compito di riportare alla serietà la narrazione storica che, nell’epoca dei social network, torna ad essere un campo di battaglia.
La Storia è sotto assedio da parte delle fake-news che circolano in rete (e non solo) e del loro utilizzo sconsiderato da parte di forze politiche che provano a riscriverla per ridare vigore al nazionalismo e suprematismo. La collana dell’editore Laterza invita storici e storiche di nuova generazione a lavorare seriamente per una ricostruzione scientifica e imparziale dei fatti del passato. Una ricostruzione che serva a costruire un futuro di libertà, intellettuale e non solo.
Tra questi giovani storici certamente c’è l’autore di uno dei libri della collana dal titolo provocatorio: “L’antifascismo non serve più a niente”, Carlo Greppi, che parteciperà a questo primo incontro del 2 luglio e ne discuterà con Anna Maria Viotto (bibliotecaria, Archivio Storico Olivetti), con moderatore Mario Beiletti, presidente della sezione ANPI di Ivrea e Basso Canavese.
Nella seconda parte della serata, alle 21.30, dopo la proiezione di un documento di quattro minuti del 1945 “Tedeschi in ritirata”, verrà proposta la visione di “Bella Ciao – Per la libertà” film documentario che indaga sulle origini della canzone simbolo della Resistenza e ne segue le evoluzioni da brano popolare a canto adottato universalmente dalle popolazioni in lotta per la loro libertà in molte parti del mondo, dall’Ucraina al Rojava.
Il lungometraggio, che conta diverse testimonianze (si va da Vinicio Capossela a Moni Ovadia passando per i Modena City Ramblers senza dimenticare musicologi e testimoni del tempo) sarà presentato dalla regista, l’emiliana Giulia Giapponesi, insieme a Carlo Pestelli, musicista e autore di un libro sulle origini della canzone Bella Ciao.
A questa serata inaugurale, seguiranno altri quattro appuntamenti dai temi molto variegati e niente affatto scontati, che spazieranno dalla spiritualità e il rapporto con la morte (martedì 8 luglio), al mondo dello sport e della passione per il calcio (mercoledì 16 luglio) con il libro e il film cult Ragazzi di stadio di Daniele Segre (regista piemontese scomparso poco più di un anno fa). Libro presentato da Andrea Pavan insieme a protagonisti quali Franco Chiappero, Fracchia, e Fabio Deorsola (avvocato e tifoso) e film presentato da Emanuele Segre.
Tema dell’appuntamento successivo (mercoledì 23 luglio) sarà la città come set cinematografico e fonte di ispirazione per registi e scrittori. “Città visibili” il titolo della serata che prevede presentazioni di testi su Torino e le sue immagini si alterneranno a film che riflettono sulla città come spazio mentale, tra cui “Italo Calvino nelle città” di Davide Ferrario, con interventi di Giorgio Scianca, architetto e scrittore, Anna Rowinski architetta sociale, Steve della Casa storico del cinema, giornalista e conservatore della Cineteca Nazionale e Arrigo Tomelleri, storico esercente cinematografico.
La rassegna si concluderà il 30 luglio con la serata dedicata alla letteratura e al cinema del canavesano Salvator Gotta, con Michele Curnis dell’Università Carlos III di Madrid che accompagnerà in una riflessione sulla “scomoda eredità letteraria” di uno scrittore, originario di Montalto Dora, che fu monarchico e fascista della prima ora (autore con Giuseppe Blanc e Marcello Manni dell’inno “Giovinezza”), passato dall’esaltazione del nazionalismo a scrivere la rubrica di posta dei piccoli lettori di “Topolino”, dopo la fine della guerra. Tratto dall’omonimo testo teatrale di Gotta, il film proiettato in serata, “La damigella di Bard” di Mario Mattoli, che sarà inquadrato dalle parole dello storico del cinema Matteo Pollone.
Insomma, come si diceva, ce n’è proprio per tutti i gusti.
Particolarmente interessante appare a prima vista il secondo appuntamento, martedì 8 luglio (unico martedì della rassegna), intitolato “La morte non è niente” con il teologo Enzo Bianchi (ex priore della comunità di Bose e ora della fraternità monastica “Casa della Madia”) ad Albiano, che dialogherà del suo libro del 2023 “Vivere la Morte” con Davide Gamba della Libreria Mondadori di Ivrea. Dialogo che sarà seguito, alle 21.30, dalla proiezione del film “Andare all’altro mondo. Riti, credenze, pensieri e conversazioni” di Remo Schellino, che interverrà alla proiezione insieme alla teologa Chiara Giuliani. Film che, dopo “Venire al mondo” e “Stare al mondo”, conclude la trilogia esistenziale del regista.
Elena Testa, responsabile del CIAN e curatrice della rassegna, fa notare che questa risulta ancor più interessante per la cornice nel quale si svolgerà (nel prezioso scenario del parco dell’archivio) e perché costituisce un’occasione per visitare il quartiere San Grato, che è «poco frequentato di sera, ma offre situazioni piacevoli che vanno valorizzate. Per esempio, nella pausa tra la prima e la seconda parte di ogni evento, si potrà sorseggiare un rinfresco o un aperitivo alla birreria Rabèl (in via Torino 275) che riserverà uno sconto del 20% sulla consumazione al pubblico di Sere d’Estate».
In caso di maltempo incontri e proiezioni si terranno nella saletta interna dell’Archivio.
S.C.Casiccia