Giornata mondiale delle zone umide 2024. A Ivrea appuntamento venerdì 2 febbraio al Parco lago di città: uno scrigno di biodiversità
Le scuole dell’infanzia di Ivrea sono state invitate a decorare dei sassi raffiguranti gli animaletti che vivono nelle paludi.
Incontro il 2 febbraio al Parco Lago di Città (via san Ulderico) per posizionare i sassi decorati nell’area della palude. Sarà l’occasione per spiegare ai bimbi l’importanza della tutela di questi particolari ecosistemi.
La Giornata Mondiale delle Zone Umide (World Wetlands Day), il 2 febbraio, celebra la firma avvenuta nel 1971 della Convenzione internazionale di Ramsar sulle zone umide di importanza internazionale.
Per zone umide, così come vengono definite nella Convenzione, si intendono “le paludi e gli acquitrini, le torbiere oppure i bacini, naturali o artificiali, permanenti o temporanei, con acqua stagnante o corrente, dolce, salmastra, o salata, ivi comprese le distese di acqua marina la cui profondità, durante la bassa marea, non supera i sei metri”. La Convenzione di Ramsar è lo strumento che fornisce ai 170 Paesi firmatari le Linee Guida per la conservazione e l’uso razionale di queste aree e delle loro risorse, ed è l’unico trattato internazionale sull’ambiente che si occupa di questi particolari ecosistemi che, oltre ad accogliere e conservare una ricca diversità biologica di piante, uccelli, mammiferi, rettili, anfibi, pesci e invertebrati, garantiscono ingenti risorse di acqua e cibo e svolgono una funzione fondamentale di mitigazione dai cambiamenti climatici.
Lo scopo della ricorrenza è di aumentare la consapevolezza sul valore di questi ambienti la cui integrità è fortemente minacciata dalle attività umane.
Ogni anno viene selezionato uno slogan per focalizzare l’attenzione su un tema specifico e contribuire a sensibilizzare l’opinione pubblica sul valore delle zone umide. Quello per il 2024 è “Zone umide e benessere umano“.
Il valore principale delle aree umide è costituito dal fatto che immagazzinano grandi quantità di carbonio e assorbono le piogge in eccesso, arginando così il rischio di inondazioni, rallentando l’insorgere della siccità e riducendo al minimo la penuria d’acqua. Basti pensare che solo le torbiere, che coprono circa il 3% del territorio del nostro pianeta, immagazzinano circa il 30% di tutto il carbonio: il doppio di tutte le foreste del mondo. Le aree umide sono i pozzi di assorbimento del carbonio più efficaci sulla Terra.
La Giornata mondiale delle Zone umide rappresenta un ulteriore occasione di mobilitazione per rafforzare la campagna di Legambiente “30% di territorio protetto entro il 2030”, visto che molte aree protette che vanno istituite al più presto, anche per fronteggiare e mitigare gli effetti della crisi climatica, sono proprio ecosistemi fluviali o zone umide.
Circolo Legambiente Dora Baltea