L’edizione 43 si svolgerà a Ivrea dal 6 al 9 settembre
Dopo la decisione della passata amministrazione di non tenere il jazz festival nel mese di marzo, come di consueto, per non interferire con la chiusura dell’anno di Ivrea capitale del libro 2023, dando vita così ad una aspra polemica con gli organizzatori del Music Club, la manifestazione viene ora recuperata dalla nuova amministrazione di Ivrea il cui Sindaco Chiantore riveste la carica anche di Assessore alla cultura.
FC
Tutti i colori del mondo, omaggio a Rosa Parks
Tutti i colori del mondo: una riflessione sull’integrazione? Su quanto siamo tutti unici ma diversi, eppure uguali?
Anche, ed è semplice vedere le analogie con qualsiasi forma d’arte, e ancora di più con il jazz, che da sempre è la metafora, se vogliamo, più “carnale” di quella integrazione tra linguaggi diversi che si fondono in uno nuovo, diverso e irripetibile.
Questo avviene in arte e nella vita in maniera naturale, forzarlo significa produrre una violenza e in questi anni lo vediamo ovunque: dai talent alla ricerca del consenso in ogni campo. La necessità di produrre denaro ha degenerato e generato mostri ovunque, al punto da non saperli nemmeno più riconoscere.
Questa è stata per noi la vera, unica difficoltà di questi anni, prima ancora della pandemia, delle risorse economiche e dei contrasti “politici”. Il sentire forte la necessità di quella responsabilità morale che da sempre consideriamo il faro di chi sta provando a fare cultura.
Il non sentire condivisa questa necessità di integrazione significa non comprenderla nemmeno.
Non importa su cosa si stia lavorando, ma un progetto culturale deve avere come primo obiettivo la costruzione di un “pensiero”; come detto altre volte, ormai sembra che l’intrattenimento si sia lentamente e subdolamente sostituito alla cultura e, fermo restando che anche intrattenere può essere fatto in maniera seria, cercare di far pensare facendo convivere il convivio, lo stare insieme, non solo è possibile ma fondamentale ed è da sempre la strada per crescere.
C’è la tendenza a credere che la cultura sia ormai una cosa snob, stanca e noiosa… che pensare non sia necessario se si esce per passare una serata a un concerto, a una mostra o a teatro. Si confonde la cultura con il distrarsi…
Ecco, noi crediamo che Rosa Parks, la cui dedica non è certo una novità ma significa che quel “I will not apologize” (Non chiederò scusa) è ancora presente, non solo per i neri d’America. Lo sfruttamento, il razzismo, le guerre sono intorno a noi e fingere di non vederlo, considerarlo ormai “normale”, non risolve il problema.
Che fare allora? Basta un concerto, una mostra, un libro o una coreografia a salvare il mondo? Forse no, ma la cultura ha il compito di raccontare la realtà, di descriverla nella maniera più dura. La cultura parla sempre a chi vuole sentire e, soprattutto, a chi non ha paura di sentire. L’importanza della cultura: quella risorsa immateriale per eccellenza, qualcosa di complesso, che passa per il sentimento di cittadinanza e di appartenenza, piuttosto che d’immobile identità.
Questo è l’impegno che da sempre dà un senso al nostro lavoro.
Mercoledì 6
ore 18.00 – Foravia, inaugurazione
Mostra:
Tutti i colori del mondo
a cura di ARTE IN FUGA
Elisa Bonotti, Susanna Clarino, Ilaria Mensa, Antonio Muroni
Guido Michelone presenta il libro:
Il Jazz e l’Italia. 100 musicisti si raccontano
(edizioni Arcana Roma 2023)
Concerto:
Behind The Horizon of Events
Christian Russano: chitarra
Seguirà aperitivo
Giovedì 7
ore 18.00 – Spritz, mostra – concerto
Inaugurazione mostra:
Immaginare la musica
Luca d’Agostino, Luciano Rossetti
Quando il fotografo ama veramente il soggetto che ritrae, ed è interessato a quello, più che al puro gesto fotografico, ecco l’ammirazione, il desiderio, la felicità dello scatto riflettersi nell’immagine in tutta quella che noi chiamiamo a volte “bellezza”.
Le fotografie di Luca Alfonso d’Agostino e di Luciano Rossetti (da molti anni complici professionali con la loro Phocus Agency) sono speciali proprio per questo.
Raramente il loro occhio fotografico, pur nelle implicite differenze individuali, mira semplicemente a riprendere il musicista in concerto.
Anzi, è del tutto chiara l’intenzione di muoversi oltre questo semplice intento, assumendo una prospettiva ampia e quanto più possibile personale.
Al punto che ogni immagine, in definitiva, mette veramente in condizione lo spettatore di “IMMAGINARE LA MUSICA”.
Ma il gioco, la sfida, è tanto più stimolante quando le musiche rappresentate sono molteplici e diversissime, com’è proprio il caso di quelle qui comprese e che spaziano dal jazz alla classica, dal reggae alla canzone d’autore, dal rock alla sperimentazione colta.
Questa è la ricchezza del lavoro rappresentato in IMMAGINARE LA MUSICA: la capacità di raccontare, con impeccabile rigore professionale e perfezione stilistica, la molteplicità sonora del nostro tempo attraverso una lettura puntuale e raffinata di un fenomeno artistico così complesso.
Concerto:
Verso la quarta dimensione
Emanuele Sartoris: pianoforte
Marco Bellafiore: contrabbasso
Seguirà aperitivo
Venerdì 8
ore 21.00 – Cortile museo Garda, concerto
Barbiero, Gallo, Brunod
special guest:
Roberto Ottaviano
Massimo Barbiero: batteria e percussioni
Maurizio Brunod: chitarra classica ed elettrica
Danilo Gallo: basso elettrico e double bass
Roberto Ottaviano: sax soprano
ore 22.15 – Cortile museo Garda, concerto
Rossana Casale
omaggio a Joni Mitchell
Rossana Casale: voce
Emiliano Begni: pianoforte
Francesco Consaga: sax soprano e flauto traverso
Ermanno Dodaro: contrabbasso
Gino Cardamone: chitarra jazz
Sabato 9
ore 18.00 – ZAC
Abbey Lincoln
Una voce ribelle tra jazz e lotta politica
di Luigi Onori (edizioni L’Asino d’oro)
coordina Davide Gamba
In collaborazione con Libreria Mondadori
Per la preziosa casa editrice L’Asino d’oro edizioni un libro importante scritto da Luigi Onori, grande storico e giornalista, su una delle artiste piu rappresentative del jazz, una audace combattente, una donna straordinaria: Abbey Lincoln
Seguirà aperitivo
ore 19.00 concerto:
Massimo Silverio e Nicholas Remondino
Massimo Silverio: chitarra e voce
Nicholas Remondino: batteria
Fra il fascino della terra di confine e la tradizione di un dialetto che è idioma antico, forma il suo personalissimo linguaggio che ritratta la musica moderna, il canto popolare e la poesia. Nicholas Remondino è musicista piemontese: ha un rapporto estremamente profondo con la percussione ed esplora tutte le possibilità tecniche e dell’intera struttura dello strumento con un lavoro molto ricercato nella direzione jazz e dell’improvvisazione.
ore 21.00 – Cortile museo Garda, concerto
JAZZ LADIES
Paola Mei – Elisabetta Prodon
Paola Mei: voce
Elisabetta Prodon: voce
Daniele Tione: pianoforte
Davide Liberti: contrabbasso
Gianpaolo Petrini: batteria
Una rivisitazione a due voci dei capolavori di Horace Silver e Cole Porter.
Con gli arrangiamenti originali di Elis Prodon e Paola Mei
ore 22.15 – Cortile museo Garda, concerto
Trio MiXMONK
feat. Joey Baron
Joey Baron: batteria
Bram De Looze: pianoforte
Robin Verheyen: sax
In caso di pioggia i concerti del Cortile museo Garda si terranno al teatro Giacosa, piazza Teatro 1, Ivrea.
I luoghi:
Foravia via Arduino 89, Ivrea
Spritz via Arduino 6/8, Ivrea
Cortile Museo Garda piazza Ottinetti, Ivrea
ZAC via Dora Baltea 40b, Ivrea (stazione)
Prevendite presso:
– Ass. Il Contato del Canavese, 0125 641161 www.ilcontato.it
– Galleria del Libro, Via Palestro 70 Ivrea, 0125 641212 [email protected]
– Online su Anyticket
Ingresso:
Venerdì 8 e sabato 9: € 20,00
Abbonamento: € 30,00
Dove non indicato l’ingresso è gratuito.
La manifestazione è organizzata da Ivrea Jazz Club e Music Studio. www.music-studio.it
Con il Patrocinio e il Contributo del Comune di Ivrea