Le attività culturali hanno un impatto positivo sulle nuove generazioni. Un convegno e uno studio
Venerdì 16 dicembre, alle ore 18.30, si tiene la tavola rotonda dal titolo Gli impatti positivi delle attività culturali sulle Nuove Generazioni, momento conclusivo de IL TEATRO FA BENE, progetto della Fondazione TRG realizzato in partenariato con Unoteatro, Onda Teatro, CCO, Istituto Penitenziario Ferrante Aporti, Ospedale Koelliker, Associazione Il Tiglio, Associazione Musica Teatro, I.C. Antonelli Casalegno, I.C. Alvaro Gobetti, I.C. Foscolo.
IL TEATRO FA BENE si è svolto nella Circoscrizione 2 della Città di Torino da settembre a dicembre 2022, ha coinvolto oltre 2000 ragazzi, di cui 1200 bambini tra i 3 e 10 anni e circa 800 tra gli 11 e 18 anni, 500 insegnanti di tutte le scuole (dalla scuola dell’infanzia alla scuola secondaria di secondo grado), con oltre 100 laboratori, condotti da 30 attori/formatori, in 82 classi.
Sempre venerdì 16 dicembre, dalle ore 17.30, è proposto un corso di formazione per insegnanti TEATRO E INTELLIGENZA EMOTIVA a cura della Dott.ssa Miriam Ciavarra, Terapista della Neuro e Psicomotricità dell’Età Evolutiva e Formatrice di Mind4Children (Spin-off dell’Università di Padova da un’idea di “Scienza Servizievole” della Professoressa Daniela Lucangeli). Si tratta di una riflessione su diversi punti in comune tra la filosofia montessoriana e gli obiettivi della pratica teatrale: la fiducia
nello psichismo dei bambini, il clima di conforto, amore e rispetto che deve attorniare l’apprendimento, la libertà d’espressione, la ricerca della propria identità, la spinta all’autonomia e all’emancipazione dei bambini attraverso l’esperienza diretta con l’ambiente e gli altri.
IL TEATRO FA BENE
Venerdì 16 dicembre 2022 ore 18.30
Gli impatti positivi delle attività culturali sulle Nuove Generazioni
Rosanna Purchia – Assessora alla Cultura Città di Torino
Alberto Vanelli – Presidente Fondazione TRG
Introduce
Emiliano Bronzino – Direttore Artistico Fondazione TRG
Intervengono
Valeria Dinamo – Segretaria Generale Fondazione TRG
Giulia Minoli – Vicepresidente, Project Manager e Autrice CCO Crisi Come Opportunità
Daniela Morero – Psicologa e psicoterapeuta
Matteo Negrin – Direttore Fondazione Piemonte dal Vivo
Catterina Seia – Presidente CCW Cultural Welfare Center
Gabriele Vacis – Regista
Seguirà aperitivo di networking.
“Con Il Teatro fa Bene” dichiara Emiliano Bronzino, Direttore Artistico della Fondazione TRG, “ci siamo imposti un cambio di prospettiva. Mettere al centro del nostro lavoro il collegamento tra cultura e benessere, ci ha aiutato ad affrontare problemi complessi. La risposta semplice e diretta della pratica teatrale, sia quella vissuta da spettatore che quella sperimentata nei percorsi formativi, ci ha permesso di valutare l’impatto positivo sul benessere di ragazzi e giovani.
Essere consapevoli dell’impatto che il nostro lavoro genera ci aiuterà in tutte le azioni future, perché quando si lavora
con le nuove generazioni non bisogna mai dimenticarsi che il benessere generato in loro oggi migliorerà il futuro di tutti”.
PREMESSA
Sono ormai molte le ricerche scientifiche che sostengono che la cultura fa bene. Uno dei primi studi a riguardo è stato realizzato dall’Associazione medici canadesi, che ha iniziato a prescrivere ai propri pazienti visite a musei e visione di spettacoli a teatro per contrastare malattie quali la depressione.
In Finlandia è attivo da anni un programma chiamato Taiku che prevede delle attività culturali studiate appositamente per le persone ricoverate in ospedale e anche la città di Torino è pioniera in questo senso, grazie al progetto di Welfare culturale Medicina a misura di Donna ideato dalla Dott.ssa Catterina Seia, oggi Presidente di CCW Cultural Welfare Center, ente che opera a beneficio di chi crea, pratica, promuove e sostiene le arti come risorsa di benessere per la collettività.
Nel 2020 la pandemia ha fatto emergere con maggiore forza il ruolo essenziale di questa relazione fra cultura e salute. Dalla pandemia abbiamo imparato che siamo tutti più fragili e che le attività culturali – anche durante e nonostante la chiusura – hanno saputo continuare a essere luogo di incontro e di scambio, dove ritrovare forze ed energie. La survey ha coinvolto oltre 1500 persone in Europa nella seconda parte del 2020, e da questa ricerca emerge evidentemente che l’impegno nell’ascolto della musica, la visione di film, la lettura e la scrittura, il disegno e la pittura ha distaccato di quasi 30 punti l’attività fisica e la cucina, mitigando gli stati di animo negativi, la paura e il turbamento portati dall’inedito scenario di instabilità.
IL TEATRO FA BENE
Alla base del beneficio in salute dell’arte c’è un processo mimetico, naturalmente teatrale. Lo spettatore che osserva un’opera d’arte visiva o performativa, grazie ai neuroni specchio situati sia nella corteccia motoria che in altre parti del cervello, si trova letteralmente a sentire e replicare il movimento e le emozioni veicolate dall’immagine o dalla scena.
Il gioco alla base del laboratorio teatrale permette di esplorare le emozioni, attraverso sia la liberazione delle emozioni interiori, sia la sperimentazione ludica e protetta di emozioni nuove e ignote. Lo spazio del laboratorio consente di sviluppare soft skills importanti nella realizzazione dell’elaborazione delle proprie emozioni.
Il teatro viene utilizzato nel contesto di questo progetto come strumento che potenzia e rivela l’esperienza: permette di sentire con più chiarezza quello che c’è e di sperimentare in modo protetto altri possibili vissuti. Per questa ragione il teatro aiuta a riconoscere il proprio benessere psicofisico attraverso un aumento della consapevolezza corporea e dell’integrazione corpo/mente, contribuisce a riconoscere gli elementi di legame con l’altro e di gestirli in modo efficace e accresce
la capacità di cambiare punto di vista attraverso l’attivazione di una modalità creativa di pensiero con l’uso dell’immaginazione e del gioco.
VEDERE TEATRO FA BENE
Vivere l’esperienza del teatro dal vivo attiva un meccanismo mimetico che genera benessere immediato e il senso di comunità creato dallo stare insieme durante questa esperienza, rafforza questa sensazione positiva. Questa la motivazione degli eventi teatrali sia presso l’Istituto Penale Minorile Ferrante Aporti che presso l’Ospedale Koelliker, luoghi non convenzionali che hanno
l’obiettivo di coinvolgere i soggetti che ne fruiscono: nel primo caso è stato presentato DAL DITIRAMBO A TIK TOK con Pasquale Buonarota, un viaggio nel mondo del teatro, allo scopo di scoprire perché questo luogo è così magico e misterioso, mentre nel secondo INCURSIONI NATALIZIE, FORSE LA COMICITA’ CI SALVERA’ con Francesco Giorda, in cui sono protagonisti il virtuosismo dell’improvvisazione e il desiderio di raccontarsi.
FARE TEATRO FA BENE
L’arte teatrale ha la capacità di rafforzare le competenze cognitive, socio-emozionali, multisensoriali nonché l’autostima, la comunicazione socio-emotiva, l’approccio corporeo e l’affettività. Il teatro diventa un mezzo educativo per sperimentare se stessi in un ambiente positivo, sicuro e privo di giudizi.
– Socializzazione: capacità di organizzarsi in quanto gruppo, coordinamento delle azioni collettive, conoscenza reciproca su diversi piani relazionali
– Valorizzazione dei singoli: individuazione delle virtù di ogni partecipante (il teatro è ricco di varietà espressive o ognuno può trovare il proprio spazio)
– Esperienza linguistica variata: apprendimento di diversi linguaggi che collaborino al costruirsi di un’azione teatrale
– Esperienza di comunicazione: comunicazione nel gruppo e tra conduttore e gruppo
– Critica e riflessione: durante il lavoro il gruppo elabora una strategia di critica e riflessione sul lavoro dei propri compagni e del proprio.
Per fare esperienza diretta e conoscere il linguaggio teatrale da vicino, il progetto ha previsto un ciclo di laboratori nelle scuole, il cui tema è proprio la relazione fra il benessere e il teatro, in cui si è tenuto conto delle varie fasce d’età coinvolte (dai 3 ai 18 anni) e delle esigenze pedagogiche e formative dei differenti cicli scolastici.
Accanto alle attività laboratoriali per bambine, bambini, ragazze e ragazzi è stato realizzato un percorso di formazione per Insegnanti, coinvolgendo il corpo docente dei due Istituti Partner l’IC Antonelli Casalegno e l’IC Alvaro- Gobetti. Il linguaggio teatrale diventa così uno strumento utile alla didattica quotidiana, rendendo efficace la lettura ad alta voce, la comunicazione e l’espressività degli Insegnanti.
E QUINDI…
IL TEATRO fa crescere i piccoli e rimpicciolisce i grandi
IL TEATRO ha il potere di farti vivere mille vite, tutte assolutamente pazzesche e incredibili
IL TEATRO ti permette di specchiarti negli occhi dell’altro e incontrare te stesso
IL TEATRO ti fa scoprire diverso e uguale a tutti gli altri.
IL TEATRO è per tutti e di tutti: è un gioco di squadra tra attori, registi, autori, tecnici e spettatori
IL TEATRO è unico, è qui e ora
IL TEATRO è vita
IL TEATRO è magia
IL TEATRO fa bene
Gli attori che hanno condotto i laboratori
a cura della Fondazione Teatro Ragazzi e Giovani