Venerdì 18 ottobre, alle ore 21.00, la Libreria Mondadori in collaborazione con A.N.P.I. sezione d’Ivrea e Basso Canavese presenteranno “Anne Frank: Diario. Le stesure Originali“. La serata vedrà la partecipazione e la collaborazione di Alberto Cavaglion, curatore dell’edizione italiana e Franco Di Giorgi, già professore di Storia e Filosofia presso il Liceo Scientifico “A. Gramsci” di Ivrea.
28 marzo 1944. Il governo olandese in esilio lancia via radio un appello ai connazionali perché conservino ogni testimonianza utile a raccontare ciò che sta accadendo nei Paesi Bassi occupati dai nazisti. Ad ascoltarlo c’è un’adolescente ebrea che vive ad Amsterdam in un nascondiglio. Da grande vuole fare la giornalista o la scrittrice, e da circa due anni tiene un diario: un testo intimo, destinato solo a sé.
Ma a partire da quel giorno la “bambina di Amsterdam” si dedica consapevolmente a riscrivere il diario, proprio per conferirgli quel valore eterno. Preziosa fonte storiografica e precoce laboratorio di scrittura, il Diario, nella sua duplice redazione (A e B), mette in luce tutta la valenza umana e letteraria di un «libro composto sul confine dell’abisso».
ALBERTO CAVAGLION, laureatosi in lettere e filosofia all’Università di Torino nel 1982, fu dal 1982 al 1984 borsista dell’Istituto italiano per gli studi storici e della Fondazione Luigi Einaudi. Studioso dell’ebraismo, insegna all’Università di Firenze. È membro del comitato di redazione de “L’indice dei libri del mese” e dal 2012 del comitato scientifico dell’Istituto Nazionale per la Storia del Movimento di Liberazione in Italia. Ha curato edizioni commentate delle lettere di
Felice Momigliano a Giuseppe Prezzolini (Torino, Fondazione Luigi Einaudi, 1984) e a Benedetto Croce (“Nuova Antologia”, n. 2156, ottobre-dicembre 1985, pp. 209–226) e di Se questo è un uomo di Primo Levi (Torino, Einaudi, 2000; n. ed. 2012); l’edizione italiana del Dizionario dell’Olocausto (Torino, Einaudi, 2004), gli Scritti novecenteschi di Piero Treves (con Sandro Gerbi, Bologna, Il Mulino, 2006), e gli Scritti civili di Massimo Mila (Milano, Il Saggiatore, 2011).