Visti da dentro. Criminali come noi

Il cinema entra nella Casa Circondariale di Ivrea

Grazie ad una ottima iniziativa non solo dell’Associazione “Rosse torri” (rappresentata durante la prima proiezione da Simonetta, signora gentile e appassionata come noi di cinema) abbiamo potuto godere della visione del film argentino intitolato “Criminali come noi”.
Molti detenuti hanno davvero apprezzato questa nuova possibilità speranzosi che si possa ripetere ciclicamente non solo come svago, ma anche per istruire ed allargare i propri orizzonti … POTERE DEL CINEMA!
Noi come Redazione “La Fenice” abbiamo risposto presente decidendo di pubblicare la recensione di questa commedia e proponendoci come collaboratori futuri nel proporre titoli adatti al difficile pubblico carcerario.
Il sottoscritto, la redazione e tutti i detenuti ringraziano moltissimo tutte le associazioni che hanno spinto per questo evento e la Direzione carceraria per aver permesso la proiezione dimostrando così lungimiranza ed elasticità per un percorso fatto più di opportunità che di preclusioni.
Buona visione.

CRIMINALI COME NOI (Sebastián Borensztein)

72/100 PROMOSSO

Commedia proletaria ambientata ad inizio ventunesimo secolo nell’Argentina sull’orlo di una grave crisi economica e sociale.
Il regista ritrae bene una storia tra commedia e dramma e la incastona perfettamente in quel periodo storico così controverso.
La trama racconta di un gruppo di persone (per lo più vecchi amici e parenti) intenti a raccogliere fondi per formare una cooperativa e riaprire una “fazenda” ormai dismessa da anni … truffati da un viscido omuncolo senz’anima son tentati dall’idea di riprendersi tutto. Il variopinto cast, come l’ottima colonna sonora, è completamente autoctono e ben diretto riesce ad essere credibile tra ironia e sarcasmo facendo sorridere oltre la tragedia.
La pellicola, durante il suo svolgimento, tratta anche temi importanti e delicati come l’amicizia e l’unione famigliare in un paese profondamente diviso ed il rocambolesco finale avrà anche il sapore di rivincita per molti. Il titolo nel suo insieme scorre e funziona ed a tratti ricorda in modo più ”ruspante” il grande colpo in “Ocean Eleven”, ma soprattutto fa riflettere su chi siano i veri criminali.

Vespino, Redazione La Fenice