Vajont 60+1 anni dopo.
Nel 61° anniversario della frana del Vajont, che costò la vita a 2000 persone, il monologo di Marco Paolini rielaborato da Marco Martinelli torna ad essere un racconto corale di teatro civile, per ricordare quella tragedia, dovuta ad un grave ed incauto abuso della natura da parte dell’essere umano, ma anche per mettere in guardia sui rischi presenti e futuri della crisi climatica causata dal perpetrarsi dello stesso modello di comportamento.
La lettura, andata in scena l’anno scorso (nella stessa data) contemporaneamente in moltissimi teatri d’Italia, viene riproposta in una veste più curata, come forma di attenzione verso un presente che, non solo pare aver scordato gli insegnamenti del passato, ma sembra correre alla cieca verso un futuro a dir poco catastrofico. Se lo scorso anno avevamo risposto alla chiamata di teatro civile, quest’anno vogliamo tornare a ribadire l’importanza che il tema della tutela dell’ambiente dovrebbe avere nel vissuto di ciascuno di noi e stimolare una riflessione che ci porti ad acquisire maggiore consapevolezza, nonché la voglia di agire ognuno all’interno della propria comunità. Dobbiamo rimanere in costante stato di allerta.
Non si può continuare come se nulla fosse con lo sfruttamento indiscriminato delle risorse naturali per mero interesse economico senza tener conto delle conseguenze che già da tempo si stanno verificando ai danni della terra e dell’essere umano stesso.
Urge una presa di coscienza collettiva, urge un concreto cambio di rotta che corregga la traiettoria di questo strano vento…
Lo spettacolo è ad ingresso gratuito fino ad esaurimento posti. Verrà chiesta un’offerta all’uscita il cui ricavato sarà devoluto a Legambiente da destinare a un progetto locale.
Lisa Gino, Simonetta Valenti, Nicola Giglio, Irma Cannatella, Giovanna Mazza