RITRATTI DI CORAGGIO. SOPRAVVISSUTE IN PRIMA LINEA PER LA PACE E IL CAMBIAMENTO
DAL 16 GIUGNO AL 29 SETTEMBRE 2024 – CHIAVERANO
A Chiaverano, presso la Chiesa di Santo Stefano di Sessano, a partire da domenica 16 giugno sarà esposta “Ritratti di coraggio. Sopravvissute in prima linea per la pace e il cambiamento”, una mostra fotografica di donne sopravvissute alle violenze connesse ai conflitti e oggi impegnate direttamente nella costruzione della pace e del cambiamento.
In occasione dell’Inaugurazione, domenica 16 giugno, l’Associazione Sentieri di Pace ha organizzato una giornata di incontri e confronti sul tema della Pace e delle Donne di Pace.
Gli interventi inizieranno alle ore 10,00 e dureranno per tutto il giorno. Sarà presente la Rappresentante dell’Associazione Stop Rape Italia, M. Tibisay Ambrogini e Arianna Italiano della Comunità di Sant’Egidio. Seguiranno momenti di lettura e dialogo con Paola Capra e Piera Giordano.
La mostra, di Stop Rape Italia (Campagna Italiana contro lo stupro e la violenza sessuale nei conflitti), si pone l’obiettivo di promuovere la sensibilizzazione sul tema della violenza sulle donne e su come questa possa diventare uno strumento di guerra, quando stupro e violenza sessuale vengono impiegati come strumento di repressione e vera e propria “arma”.
In tutto il mondo le donne subiscono violenza nella loro vita quotidiana, e il periodo di pandemia che abbiamo recentemente affrontato ha esacerbato questa situazione. In alcune parti del mondo la violenza domestica è accettata semplicemente come “parte della vita”.
Questo descrive quanto le disuguaglianze di genere ed i sistemi patriarcali siano presenti ovunque e producano un impatto negativo sulle vite di molte donne. Come ha dichiarato Jody Williams (Premio Nobel per la Pace 1997): “Se gli uomini possono colpire le loro partner nell’intimità delle proprie case, quanto è più facile accettare la violenza sessuale nei conflitti, come una sorta di danno collaterale durante il caos e la brutalità della guerra e di altre forme di conflitto.”
Attraverso il loro impegno e le loro richieste, le sopravvissute sono in grado di contribuire alla trasformazione dell’attuale cultura di discriminazione e violenza in una cultura di rispetto dei diritti umani.
Molto spesso queste donne mettono a rischio la propria vita pur di portare avanti le loro istanze, combattere per un mondo più giusto, garantire alle altre donne il pieno godimento dei loro diritti ed evitare che quanto vissuto da loro si ripeta sulle future generazioni.
L’esposizione è stata sviluppata e realizzata, nell’ambito del circuito Rete Museale AMI, dall’Associazione Sentieri di Pace in collaborazione con l’Ecomuseo Anfiteatro Morenico Ivrea e il Comune di Chiaverano.
La mostra resterà aperta al pubblico tutte le Domeniche, con orario 15.00 -18.00, fino al 29 Settembre.