Quest’anno niente IVREAESTATE. Perché?

I FATTI

A metà aprile, come accade da qualche anno, è stato pubblicato dal Comune di Ivrea il “Bando per la concessione di contributi a sostegno di progetti culturali”, con diverse novità. Le principali:
– riferito al “periodo compreso tra 1 gennaio e 31 dicembre 2024” e non alla sola stagione estiva;
– senza l’indicazione dell’importo complessivo messo a bando (che, si leggeva, “sarà deciso con apposita deliberazione della Giunta Comunale”) ma precisando che il “contributo massimo assegnabile a ogni singola istanza non potrà essere maggiore di euro 10.000”;
– assegnazione del contributo in percentuale calcolata sulla base del punteggio realizzato da ogni progetto.

Nonostante le perplessità su queste novità del bando, l’associazione Rosse Torri ha comunque presentato il progetto di IVREAESTATE 36 con il quale ha richiesto il contributo di 10.000 euro (necessario a coprire poco più del 50% delle spese previste). Il progetto prevedeva un totale di 24 eventi da luglio a inizio settembre (15 serate di proiezioni di film, 6 incontri con autori di libri e 3 spettacoli teatrali) per lo più a ingresso gratuito (15), in quattro diversi luoghi della città (cortile museo, ZAC-Movicentro, quartiere San Grato e quartiere Bellavista nell’ottica di rivolgersi più largamente alla città). Diversi eventi prevedevano inoltre il coinvolgimento di associazioni (dieci sono quelle di cui è stata allegata lettera di collaborazione, altre due sono arrivate dopo la presentazione della domanda).
La commissione giudicatrice ha esaminato i 14 progetti presentati e, con determina del 14 maggio, ne ha ammessi otto al finanziamento ed esclusi sei.
Determina ratificata due giorni dopo dalla Giunta Comunale che complessivamente ha stanziato “l’importo di € 46.030 per il finanziamento dei progetti beneficiari come riportato nel verbale della Commissione giudicatrice”.
Tra i progetti ammessi quello di IVREAESTATE 36 al quale, in base al punteggio attribuito, è stato assegnato un contributo di € 6.500.
L’associazione Rosse Torri ha deciso di rinunciare a tale contributo motivandolo così: “Una scelta difficile, ma inevitabile di fronte all’insufficienza del contributo comunale per la realizzazione del progetto presentato e all’impossibilità di ridimensionare lo stesso sulla base delle risorse effettivamente disponibili (vedi art. 17 del Bando che prevede, in tal caso, una ulteriore riduzione del contributo effettivamente corrisposto)”.

ALCUNE CONSIDERAZIONI

Ivrea è una città che ha nella “cultura” un suo connotato identificativo. E’ un fatto assodato che, salvo che uno non si guardi mai intorno, l’offerta culturale sia ampia e talvolta appaia addirittura sovradimensionata rispetto alla consistenza demografica del territorio.
Che tale connotato sia da preservare e faccia la differenza di Ivrea rispetto ad altre realtà  del “profondo Nord”, è opinione largamente riconosciuta e condivisa. Quanto tutto questo incida sulla vivibilità del territorio è altrettanto evidente.
Una realtà della quale certamente l’amministrazione comunale attuale (come peraltro le precedenti) è consapevole, lo ha affermato e lo afferma.
Com’è possibile allora che si arrivi a rinunciare quest’anno a una iniziativa culturale popolare entrata nella tradizione eporediese quale IVREAESTATE 36?

Il motivo scatenante è il bando comunale inutile e sbagliato, ma alla base ci sono concezioni sulla funzione delle iniziative culturali. E sulla conseguente incentivazione alla trasformazione degli operatori culturali in “procacciatori di finanziamenti”.
Un bando inutile perché francamente sproporzionato per distribuire solo 46.030 euro complessivi di contributi per l’intero anno 2024. Tanto più che stanziamenti di gran lunga più consistenti, anche nell’ambito della cultura, vengono effettuati senza questa procedura. E anche perché un ruolo attivo della delega alla Cultura (che a Ivrea attualmente è del Sindaco) potrebbe essere quello di promuovere ciò che serve alla città, organizzando direttamente e/o confrontandosi sui progetti che vengono presentati dalle tante associazioni ed operatori culturali.
Un bando sbagliato perché è del tutto evidente che, se per un programma è stata calcolata dal proponente la necessità di un contributo X, con meno di X quel programma non si può realizzare. E pretendere che lo si realizzi comunque senza alcun eventuale ridimensionamento, pena la riduzione di quanto assegnato, risulta effettivamente assurdo. Un meccanismo perverso che scoraggia chiunque non dispone di notevoli risorse finanziarie ed è poco attrezzato o interessato a esplorare i meandri delle “linee di finanziamento”.

La scelta del bando comunale per i contributi di quest’anno, nasce però da una logica largamente diffusa (in particolare nel ceto politico e amministrativo) che privilegia i grandi eventi culturali. Eventi che hanno certamente importanza per la città e la sua crescita culturale e attrattiva, ma che solo la presenza di una continua promozione culturale, rivolta ad ambienti e strati diversi, riesce poi a far sedimentare e influire sulla coesione sociale e sulla qualità della vita civile del territorio.
Corollario di questa logica è la trasformazione, ormai in atto da tempo, delle associazioni in “procacciatrici di finanziamenti” da fondazioni bancarie, aziende, enti vari, organismi regionali, Unione Europea.
Una trasformazione palesemente richiesta nell’impostazione del bando in questione. Una trasformazione che non tutte le associazioni possono o vogliono fare, senza per questo smettere di svolgere una funzione di promozione culturale nel territorio.
E’ il caso di Rosse Torri che questa estate, pur avendo rinunciato al contributo comunale per IVREAESTATE 36, cercherà di proporre comunque iniziative che, come di consueto, offrano prima di tutto occasioni per uscire di casa, stare assieme e godersi le serate all’aperto, senza però “mandare in vacanza” cuore e ragione, emozioni e consapevolezza della realtà.
A presto per gli aggiornamenti.

Ivrea, 25 maggio 2024
Associazione culturale Rosse Torri APS