A Rivarolo Canavese l’associazione Non Bruciamoci il Futuro ha rilevato una copiosa fuoriuscita di liquido scuro e maleodorante nel torrente Orco e ora chiede agli enti preposti di rispondere ad alcuni interrogativi e risolvere il problema
Martedì 8 gennaio l’associazione Non Bruciamoci il Futuro (NBF) di Rivarolo Canavese ha segnalato agli agenti della Polizia Municipale la fuoriuscita di un liquido scuro e maleodorante nel tratto sottostante al castello Malgrà della circonvallazione est. Il liquido fuoriusciva da una grossa tubazione che, a detta dell’associazione NBF, poteva essere messa in relazione al tracciato del collettore fognario.
A farsi carico della problematica è la società SMAT in qualità di gestore del sistema fognario consortile, ma a seguito del tempestivo sopralluogo, l’associazione NBF ha nuovamente accertato la fuoriuscita del liquido scuro e maleodorante.
Gianluigi Perona, presidente dell’associazione NBF e Giovanni Fragala, vicepresidente, hanno così deciso di inviare una lettera alla società SMAT, al Comune di Rivarolo C.se, alla Città Metropolitana di Torino e all’ARPA per chiedere che venga fatta luce su alcuni interrogativi che riportiamo di seguito:
– Possibile che dall’impianto di depurazione consortile (sito in Bosconero) non si siano accorti del minore afflusso proveniente dalla rete fognaria di Rivarolo?
– Posto che l’impianto di depurazione consortile sia munito di monitoraggio dei flussi trattati, si può stimare da quanto tempo avvengono questi importanti sversamenti?
– I volumi scaricati nelle fognature sono compatibili alle dimensioni della rete esistente?
– Risolto il problema, compreso le cause, quali soluzioni si intende adottare affinché ciò non si ripeta?
– A chi l’onere di bonificare il terreno lungo il torrente Orco, ove tra l’altro passa il frequentato sentiero fluviale del parco Malgrà?