Ivreaestate: c’è vita oltre il bando

Il sistema dei bandi non risolve i problemi di scelta. Il caso di Ivrea

Parte sbilanciata l’estate culturale ad Ivrea: dopo le intense giornate della Grande invasione e, novità, del Festival Apolide 20 giorni dopo, resterà solo la fiammata della Fiera di San Savino a inizio luglio. Non si svolgerà infatti Ivreaestate che da più di trent’anni, questa sarebbe stata l’edizione 36, riempie le serate da luglio a inizio settembre della cittadina canavesana.

L’associazione Rosse Torri ha infatti annunciato [ comunicato] che il particolare meccanismo del bando predisposto dal Comune, che configura una sicura perdita economica, le rende impossibile la realizzazione della manifestazione estiva.
Il bando per i contributi, infatti, ha previsto ovviamente una graduatoria in base a diversi parametri, ma, novità di quest’anno, il contributo assegnato dal Comune è stato proporzionato al punteggio ottenuto. Il problema maggiore però è determinato dal fatto che, pur essendo il contributo assegnato per Ivreaestate inferiore al previsto, non è possibile ridimensionare il progetto presentato, pena un’ulteriore diminuzione del contributo già assegnato ridotto.
Un cane che si morde la coda. Come se ne esce? Mettendo nel conto ulteriori contributi extra da trovare all’ultimo momento? Immaginando incassi stratosferici? Chiedendo agli artisti di esibirsi gratis? E anche ai tecnici?
E di che cifre stiamo parlando, decine di migliaia di euro? Rosse Torri per Ivreaestate aveva chiesto un contributo di 10.000 euro (la metà circa della spesa totale prevista), il bando del Comune ne ha assegnati 6.500, mancano all’appello 3.500 euro, che per una piccola associazione no profit sono tanti. Associazione che rende possibile la realizzazione del progetto con una spesa complessiva inferiore ai ventimila euro grazie all’apporto del volontariato, alla messa a disposizione delle sue attrezzature e alla estesa collaborazione di altre associazioni (12 in totale).

Questa estate, da luglio a settembre, il programma prevedeva complessivamente 24 eventi (15 spettacoli cinematografici, 3 spettacoli teatrali e 6 incontri con scrittrici e scrittori), realizzati in tre luoghi della città, in un periodo in cui non ci sono molte altre offerte culturali.
Gli altri progetti risultati assegnatari di contributo sono infatti riferiti quasi esclusivamente al periodo autunno-inverno, dagli spettacoli di Morenica ai concerti di musica classica dell’Orchestra Sinfonica Giovanile e a quelli della associazione Il Timbro con Gli accordi rivelati.
A ben guardare la base del problema è all’origine, in quel mito di oggettività del bando che finge di liberare la componente politica dell’Amministrazione comunale dalla responsabilità di scegliere quali progetti sostenere.
Finge perché al bando non vengono sottoposte tutte le manifestazioni ma solo quelle che non sono considerate “extra bando” perché “strategiche”. Attualmente in questo status, deciso dalla passata Amministrazione Sertoli e confermate dall’attuale, vi sono La Grande Invasione, il Jazz Festival e da quest’anno anche il festival Apolide, che da solo assorbe circa 40.000 euro.
Finge perché i punteggi sono assegnati comunque dalla Commissione in base a criteri stabiliti nel bando che danno più valore ad alcuni aspetti rispetto ad altri. E molto ovviamente dipende da quanto valore viene dato ad aspetti quali la durata della manifestazione, il periodo, il coinvolgimento di altri operatori e associazioni, i luoghi della città, l’utilizzo di attrezzature autonome (tenuto conto che la definizione della struttura predisposta nel cortile del museo non è mai stata, e non lo sarebbe stata neppure quest’anno, condivisa con le esigenze di Ivreaestate). Anche queste sono scelte.
L’Amministrazione si è molto spesa per portare ad Ivrea il Festival Apolide che sicuramente attrarrà molti giovani, sempre molto difficili da coinvolgere, ma il Festival durerà 3 giorni, sul finire di giugno. Poi tutti a vedere i cavalli a San Savino (che sono bellissimi), poi…

A questo punto andrà in vacanza anche l’Associazione Rosse Torri?
Certo che no! Rosse Torri non lascerà la città priva di occasioni di incontro, dei film e degli spettacoli all’aperto. Magari con appuntamenti più decentrati e diffusi.
Quindi, restate sintonizzati sulle frequenze di Rosse Torri e varieventuali, sul nostro sito e sui nostri social!
C’è vita oltre il bando!

Francesco Curzio