Il Piemonte è palestinese!

Una marea umana ha riempito piazze e strade di Torino sabato 20 settembre per una immensa, determinata e pacifica manifestazione per chiedere che si fermi il genocidio a Gaza e per la libertà della Palestina.


Forse non si era mai vista a Torino una manifestazione così ricca ed eterogenea: tantissimi giovani, meno giovani, anziani, tanti bambini. Quasi 150 le associazioni* aderenti da tutto il Piemonte, i sindacati Cgil, Cobas, Usb, Cub, i partiti M5S, Pci, Potere al Popolo, Rifondazione Comunista.

Molti i partecipanti anche da Ivrea,  dagli aderenti al Presidio per la Pace agli attivisti del Comitato Ivrea per la Palestina, da Libera Ivrea al Circolo Prc eporediese e all’Anpi di Ivrea e Basso Canavese, gruppi che hanno aderito alla piattaforma del Coordinamento regionale, insieme a tante e tanti che non tollerano, chi da sempre chi davanti al genocidio, la feroce occupazione della Palestina da parte di Israele.

Migliaia e migliaia di persone, e non poche per la prima volta in un corteo “Non si può restare indifferenti“, affermano queste, tutti dietro il grande striscione che dice “Il Piemonte sa da che parte stare. Palestina libera“.

La richiesta alle istituzioni è una sola: interrompere ogni rapporto con lo Stato di Israele autore di crimini contro l’umanità. A partire dalla nostra Regione.

In via dell’Arsenale davanti alla sede del Consiglio regionale del Piemonte due manifestanti hanno issato la bandiera palestinese accanto a quelle del Piemonte, italiana ed europea, per cercare di rompere l’indifferenza della maggioranza di centrodestra che nei giorni scorsi ha scelto di non prendere posizione su Gaza.

Il grande applauso dei manifestanti ha sancito l’approvazione del gesto simbolico, ma carico di significato: la Palestina siamo noi, piemontesi, italiani, europei.

 

L’umanità in piazza

Nel corteo anche Gustavo Zagrebelsky, già presidente della Corte Costituzionale, che ha scelto di essere in piazza: “Il popolo si risveglia in nome dell’umanità, questo è il messaggio, poi tutto il resto, la politica e la geopolitica, deve venire dopo. La prima cosa fondamentale è l’appartenenza comune a questa cosa che noi chiamiamo umanità e che ci fa sentire in qualche modo affratellati” così si esprime Zagrebelsky intervistato dalla Rai.

In corteo persone di diverse provenienze, esperienze, culture, religioni, tanti arabi, la comunità musulmana, ma anche appartenenti della comunità ebraica che si esprimono contro le politiche genocidiarie di Israele. Sempre la Rai ha intervistato Giovanna Garrone del Laboratorio ebraico antirazzista (LəA) che con voce carica di emozione spiega: “Siamo qui per dire non in nostro nome. Siamo in piazza perché Israele sta perpetrando un genocidio, sta compiendo atti orribili, incicibili che non ci saremmo mai aspettati di vedere e lo sta facendo pretendendo di agire e parlare in nome delle persone ebree di tutto il mondo e questo è inaccettabile, quello che sta avvenendo non ha nulla a che fare con l’ebraismo”.

Restiamo umani

Questa la ricchezza e bellezza di questa manifestazione, un corteo aperto e plurale che chiede di restare umani. Come ci invitava a fare il grande amico di Gaza, della Palestina, Vittorio Vik Arrigoni. Dopodiché, occorre agire: bloccare l’esportazione e l’importazione di armamenti e tecnologie militari verso e da Israele, revocare ogni accordo economico, produttivo, commerciale, accademico e finanziario con Israele, escludere Israele da ogni iniziativa culturale e sportiva.

Un fiume umano che ha riempito il cuore

Eravamo, come scrivono gli organizzatori nel loro comunicato, “Un fiume umano che ha riempito il cuore di tutte e tutti noi: un fiume umano di dignità e determinazione sul quale affonda la speranza concreta di poter fermare il genocidio malgrado i nostri governi siano complici e collusi con gli interessi sionisti e imperialisti che hanno come obbiettivo lo sterminio del popolo palestinese e l’approfondirsi di una guerra sempre più devastante per tutti i popoli della Terra.”
L’affluenza alla manifestazione odierna – continua il comunicato – ha dimostrato la lontananza abissale che c’è tra le persone e la politica di palazzo: solo pochi giorni fa, infatti, i consiglieri regionali, che almeno in teoria avrebbero il mandato di rappresentarci, hanno votato contro la proposta di discussione della mozione per lo stop agli accordi economici, di ricerca e diplomatici con Israele. Non ci lasceremo scoraggiare, però, dal respingimento di questa mozione e continueremo ad essere una spina nel fianco di chi vorrebbe girarsi dall’altra parte di fronte al genocidio più mediatizzato della storia.

Quello che oggi abbiamo dimostrato è che la Resistenza palestinese è la resistenza di tutti e tutte coloro che aspirano ad un mondo diverso da quello che permette che si possa sparare a degli affamati in coda per la farina, perché un mondo così non ha più senso di esistere. È anche in Piemonte e in Italia che si alimenta il genocidio, attraverso l’economia di guerra e la politica corrotta dagli interessi sionisti. I Palestinesi pagano con il sangue perché si oppongono a un sistema marcio che vorrebbe realizzare il progetto della “grande Israele” nella loro Terra e rendere loro servi nelle proprie case.”
E il comunicato continua con una denuncia: “Fior di politicanti, commentatori e intellettuali dopo due anni sono riusciti a spendere qualche timida parola di condanna rispetto all’operato di Netanyahu, ora che la Striscia di Gaza è completamente distrutta e le stime delle vittime si aggirano tra 100 e 600 mila persone uccise e inquantificabili feriti e/o denutriti, a lor signori sfugge probabilmente che quella che Israele definisce “l’operazione finale”, cioè l’invasione completa della Striscia, non è certo iniziata qualche giorno fa, bensì è dal 1948 che sistematicamente la Terra palestinese viene occupata e che i palestinesi sono costretti ad una deportazione forzata.

L’equipaggio di terra della Global Sumud Flotilla

La manifestazione si è conclusa con un collegamento dalla Global Sumud Flottilla che ci ha ricordato che la vera forza di questa importante missione civile verso Gaza è il supporto del suo equipaggio di terra composto da chi denuncia e manifesta contro il genocidio, per il popolo palestinese. Nel collegamento telefonico Aberrahmane Amajou, presidente di Action Aid Italia che è su una delle barche della Sumud Flotilla dice “Riceviamo le vostre immagini e siete bellissimi. Torino è con noi in ogni onda che stiamo cavalcando, sentiamo il supporto globale senza precedenti che arriva dall’intera umanità

 

 

Al termine è stata ricordata l’importanza di una adesione di massa allo sciopero generale di lunedì 22 settembre: “Il genocidio si ferma solo bloccando la filiera bellica che lo sostiene, se non saranno i nostri governi a farlo, dovremo pensarci noi!

Interviste a caldo

Ascolta le interviste di DignitàTV ai manifestanti.

a cura di Cadigia Perini

 

* Adesioni alla piattaforma della manifestazione
AIA aps (Moschea di Settimo Torinese)
AIA aps (Moschea Rayan)
AIA aps (Moschea Taiba)
Albero della vita
ANPI Biella Centro “Staffette Garibaldine”
ANPI Bussoleno-Foresto-Chianocco
ANPI Provinciale di Biella
ANPI Novi Ligure
ANPI Sezione di Alba-Bra (Associazione Nazionale Partigiani d’Italia)
ANPI Sezione di Forno Canavese
ANPI Sezione di Grugliasco
ANPI Sezione di Ivrea e Basso Canavese
ANPI Sezione di Mondovì
ANPI Valle Elvo e Serra “Pietro Secchia”
Aps Les Petites Madeleines
ARCI Piemonte
Arci Solidarieta Thomas Sankara
Arcigay Torino “Ottavio Mai”
ARS Teatrando
Assemblea Bassa Valle
Assemblea Terrona Transfemminista Torinese
Associazione API
Associazione Arte Città Amica
Associazione CAMBALACHE
Associazione Cresco
Associazione Culturale Radio Gold
Associazione di cultura islamica di Cuneo
Associazione donne contro la discriminazione ODV ETS
Associazione FUORIGIOCO
Associazione IOTA – Tra Terra e Cielo Strada del Masarone, 16 Biella
Associazione l’ulivo e il libro
Associazione Mafalda VocidiDONNE DV
Associazione Orora
Associazione partigiana Ignazio Vian
Associazione ROSSE TORRI
Associazione Schierarsi Torino
Associazione Verso il Kurdistan odv
BDS Pinerolo
BDS Torino
Carovane Migranti
Casa di Quartiere
CAU Torino – Collettivo Autorganizzato Universitario
ceci cultura e cibo aps ets
Centro culturale don Aldo Benevelli
CENTRO CULTURALE ISLAMICO DI SANTHIÀ
Centro Studi Sereno Regis
Circolo Arci ROSA LUXEMBURG Cuneo
Circolo cooperativo lavoratori Isola
Circolo PRC di Ivrea
Circolo PRC Di Vittorio Lenin Barriera – Torino
CISV
COBAS Sanità Università e Ricerca Piemonte
CollettivA Menapace Piemonte
COLLETTIVO DELLA GARDA (VALSUSA)
Comitato “Orbassano per Gaza”
Comitato Bruino Democratica
Comitato di Barriera
Comitato Mamme in piazza per la Libertà di Dissenso
Comitato Palestina Ivrea
Comitato Un Aiuto per la Palestina
Comunità islamica di Torino
Comunità islamico alessandrina
Comunità Laudato Si’ Bra 2 OdV
Comunità San Benedetto al Porto
Coop Sociale IL PANE E LE ROSE Onlus
Coordinamento AGiTe
Coordinamento Biellesi per la Palestina Libera
Coordinamento Contro la Terza Guerra Mondiale Nucleare
Coordinamento Donne di Pace Collegno
Coordinamento Novara per la Palestina
Coordinamento pace e disarmo di Cuneo
Coordinamento Torino per Gaza
Coordinamento Torino Pride APS
CSOA Gabrio
Cuneo Possibile
Donne in cammino per la pace Biella
Donne in cammino per la pace Cuneo
Donne in cammino per la pace di Mondovì
Donne Nuove ODV
Donne per la Pace
Educational Forum ODV (Eforum)
Emergency ONG sede territoriale Alessandria
EquAzione Società Cooperativa Sociale ETS Commercio equo e solidale
Federazione prc di Alessandria
GD PIEMONTE
GenderLens APS
Giovani Democratici Federazione Metropolitana di Torino
Global Movement To Gaza
Global Movement to Gaza Italia Piemonte Valle D’Aosta
GMTG
Greenpeace Gruppo Locale di Torino
Gruppo Pensionati Vanchiglietta APS
Identità Unite
Il Cubo laboratorio politico Chieri
Il porcospino
L’abbraccio
La Scuola per la pace Torino e Piemonte
La settima arte
Le Parole Fucsia collettivo transfemminista
Libera Ivrea
Local March for Gaza (localmarchforgaza.it)
Mamme in piazza per la libertà di dissenso
Manituana
Mediterranea Torino
MIR Borgomanero (gruppo locale MIRItalia)
Mondi senza frontiere ODV ETS
Moschea omar
Nazra Torino
NOmafiebiella.ODV
Non Una Di Meno – Asti
Non Una Di Meno – Cuneo
Non Una Di Meno – Novara
Non Una Di Meno – Torino
Non Una Di Meno – VCO
Novi per Gaza
Nuova Unione Popolare
Partito comunista italiano
Partito della Rifondazione comunista
Partito della Rifondazione Comunista – Federazione di Cuneo
Partito democratico, circolo “Quattro castelli”
PMLI.Piemonte
Potere al Popolo Canavese
Potere al Popolo Torino
Presidio per la Pace di Ivrea
Presidio Permanente di Castelnuovo Scrivia
Radio Poderosa
Renken ets
Rete Cuneese per la Palestina
Rifondazione Comunista Biella
Rifondazione Comunista Comitato regionale del Piemonte e VdA
Rifondazione Comunista Federazione Torino
Rivista La Rivolta
S.I. COBAS – Torino
Service center onlus casa di accoglienza temporanea
Spazio Donne Cascina Roccafranca
Spazio Vitale OdV
Un Ponte Per ETS Comitato Locale di Torino
USB Piemonte
Verbania per la Palestina
Vercelli per la Palestina
Yalla