A distanza di quasi due anni il patto di valorizzazione è in scadenza, ma tra i promotori del parco si respira ottimismo circa la possibilità che quest’accordo venga prorogato da parte del Comune d’Ivrea
Nello stesso periodo in cui Ivrea si accingeva a conquistare il bollino Unesco sbocciava, in una delle aree più trascurate della città, un progetto destinato a crescere e riscuotere sempre maggior partecipazione. Chi ha buona memoria non può aver dimenticato cos’era, quattro anni fa, l’area di fronte al supermercato Lidl di via Circonvallazione: all’epoca esistevano solo parcheggi e una zolla di terreno abbandonata e diventata via via ricettacolo d’immondizia, rifiuti e vegetazione incontrollata.
Oggi non è più così e grazie al contributo del circolo Legambiente Dora Baltea e delle associazioni Ecoredia e Senza Confini non solo si è potuto provvedere ad una bonifica della zona, ma nel febbraio 2019 è stato anche sottoscritto un Patto di Valorizzazione con il Comune d’Ivrea che ha permesso che venissero conseguiti risultati importanti per riabilitare quell’area e renderla un luogo d’incontro conviviale e didattico per tutti quanti.
A distanza di quasi due anni il patto è in scadenza, ma tra i promotori del parco si respira ottimismo circa la possibilità che quest’accordo venga prorogato da parte del Comune d’Ivrea se non addirittura prolungato nella durata (il primo patto era di 2 anni e si spera che possa essere portato a 4).
Le ragioni della sua augurabile proroga possono essere rintracciate negli innumerevoli progetti che da due anni a questa parte sono stati messi in campo, come ci racconta Federica Chiaro, coordinatrice e animatrice delle attività del Parco: «da tempo portiamo avanti attività e momenti d’incontro con i cittadini e con le scuole e abbiamo visto crescere la partecipazione al Parco. In particolar modo con le scuole abbiamo delle proposte di laboratori didattici su temi come tutela della biodiversità, agricoltura biologica e stagionalità. Sono venuti a trovarci i bimbi dell’Opera Pia Moreno e dovrebbero venire anche quelli della scuola S.Antonio». Durante l’estate è stata poi attivata una collaborazione con l’associazione Epicentro che gestisce il doposcuola “L’isola che c’è” d’Ivrea e il Parco è stato messo a disposizione per un laboratorio di teatro.
«Abbiamo da poco inaugurato una collaborazione con l’associazione Asini si nasce…e io lo nakkui» aggiunge Federica Chiaro; «l’associazione è sede del centro di aggregazione per ragazzi disabili e organizza laboratori educativo occupazionali. Recentemente, il 4 ottobre, abbiamo organizzato una giornata di costruzione di casette per gli insetti che popolano il Parco in occasione dell’evento dedicato ai “bugs hotel”. L’associazione sta inoltre costruendo dei giochi per bambini in legno che verranno messi a disposizione di bambini e famiglie».
Le collaborazioni, tuttavia, non finiscono qui. Con il Consorzio In.Re.Te è stato attivato un progetto d’inserimento per tre beneficiari del Reddito di Cittadinanza in percorsi di agricoltura sociale. Si occupano di curare attivamente l’orto (il cui raccolto è condiviso e a disposizione di tutti i volontari) e il parco e aiutano durante la realizzazione di eventi e laboratori di educazione ambientale per le scuole. Sabato 8 ottobre, inoltre, la Società Canavesana Servizi ha consegnato una compostiera per poter recuperare gli scarti dell’orto e creare del fertilizzante naturale, nuovi bidoni per fare la raccolta differenziata e farà avere a breve un pannello con le istruzioni per il corretto smaltimento dei rifiuti.
Da quest’anno, il primo sabato del mese vengono organizzati eventi aperti a tutti: «abbiamo cominciato a settembre con la caccia al tesoro sulla biodiversità, a ottobre abbiamo costruito i “bugs hotel” ed è in programma per domenica 8 novembre un evento in collaborazione con il gattile».
Grazie ai volontari e alle associazioni promotrici di quest’esperienza il Parco del Lago di Città è diventato, nell’arco due anni, non solo una piccola oasi verde in un’area altrimenti dominata dal grigiume dell’asfalto, ma anche un luogo d’incontro, socialità e progettualità condivisa tra grandi e piccini e la grande partecipazione e voglia di fare costituiscono un presidio culturale e sociale da coltivare, soprattutto in un mondo oggi proiettato al digitale dove tutto sembra dover passare attraverso numeri, dati e statistiche. La scienza è chiaramente una preziosa alleata all’interno del Parco in quanto fonte di sapere e di “saper fare”, ma ciò che più conta è la capacità di fare rete e di riscoprire il contatto (oggi, ahinoi, precario) con la natura, ma soprattutto tra le persone.
di Andrea Bertolino
Il parco è aperto lunedì, mercoledì e venerdì dalle 9 alle 12 e sabato dalle 10 alle 17. È altresì possibile concordare orari e giorni di apertura su richiesta, fermo restando che il parco resta chiuso nei giorni di pioggia o di forte vento.