Una festa da ballo il 30 agosto ha concluso la bella avventura di Cinema diffuso, che ha visto anche la prima programmazione di una manifestazione al castello dopo anni di chiusura
Terminata la stagione estiva si può trarre un primo bilancio delle manifestazioni realizzate ad Ivrea e sostenute principalmente dal Comune.
A differenza degli ultimi anni non è stato emesso un bando per l’assegnazione delle risorse, forse anche per la annunciata mancanza di concorrenti, e l’Assessorato alla Cultura, che fa capo direttamente al sindaco Chiantore, ha scelto di assegnare la gestione di una rassegna solo cinematografica alla Associazione Rosse Torri, specializzata da molti anni in organizzazione di manifestazioni di questo tipo.
Il bando è poi stato pubblicato più tardi, rivolto però a proposte per il periodo autunno-invernale e con un budget piuttosto consistente.
Fuori bando erano previste comunque diverse importanti manifestazioni: La Grande Invasione, svoltasi con il solito successo all’inizio di giugno, il Jazz Festival, che si è tenuto invece all’inizio di settembre e il nuovo, per Ivrea, festival Apolide che invece ha chiuso improvvisamente i battenti. Previsto a metà giugno e destinato soprattutto a un pubblico giovanile Apolide non ha retto al quarto trasloco in 22 anni e, dopo una edizione un po’ sfortunata per il maltempo nel 2024, ha comunicato che, pur avendo già annunciato il programma e iniziato le prevendite, non c’erano più le condizioni economiche per continuare nel 2025, nonostante il sostegno anche finanziario del Comune.
A luglio e agosto quindi il cinema si è diffuso e anzi sparpagliato per la città, restando padrone assoluto della stagione culturale estiva, con 20 serate tra luglio e agosto.
Per la prima volta ha raggiunto il quartiere San Giovanni, con le proiezioni in piazza Boves, con un successo quasi inaspettato, è tornato in piazza I maggio a Bellavista, col supporto dell’Associazione Bellavista Viva, è stato co-protagonista all’interno della bella rassegna Sere d’estate curata dall’Archivio Nazionale Cinema d’Impresa, con la collaborazione del Comitato di quartiere San Grato.
Dopo tanti anni poi il cinema è tornato finalmente a casa, in quel castello delle rosse torri che tante edizioni aveva visto di Ivreaestate, la manifestazione di cinema, musica e teatro curata direttamente da quella che era la Cooperativa Rosse Torri.
Il maniero è stato risistemato, ripulito, messo a norma (impianti, balaustre, servizi igienici) ed è molto piacevole e suggestivo. Bisogna ancora trovare una soluzione per l’apertura di una seconda uscita d’emergenza, probabilmente nel lato verso il Duomo, per poter aumentare la capienza che attualmente è solo di 150 persone, speriamo prima della prossima estate.
Non è un problema secondario, infatti le proiezioni al castello, tutti film di ottimo livello, hanno quasi tutte raggiunto il tutto esaurito con parecchie persone rimaste fuori. Una capienza maggiore permetterebbe di programmare appuntamenti anche di altro genere e destinati a un vasto pubblico.
Il successo del cinema non era così scontato, se consideriamo quante proposte tutte le sere sono presenti sulle tv di casa, in diretta o in streaming. Uscire alla sera, magari nel tuo quartiere, e vedere il film insieme ad altri è evidentemente un’altra cosa ed è una modalità che va assolutamente preservata.
Speriamo solo che la tecnologia nella sua corsa alla connessione forzata non faccia fare anche ai DVD (che si utilizzano per le proiezioni fuori dai cinema) la stessa fine dei CD ormai quasi scomparsi.
Cinema diffuso ha terminato il suo programma con una inedita e gratuita festa da ballo al castello di Ivrea: musica swing e liscio sotto le mura con ballerini molto bravi, medio bravi e meno bravi ma comunque molto allegri. Alla fine anguria per tutti.
Francesco Curzio