Spunti di riflessione dall’Osservatorio migranti – persone e associazioni per la difesa dei diritti e delle potenzialità dei richiedenti asilo e protezione – di Ivrea sulla somiglianza delle storie di migrazione di tutti i tempi e di ogni luogo.
Ci sono persone che, per diffondere paura e odio, “dipingono” i migranti di oggi diversi da quelli che eravamo noi.
In Val di Susa da anni e ancora oggi succede quello che succedeva, nel dopoguerra, agli italiani. Perfino sulle stesse strade, settant’anni dopo. Non c’era più la guerra, non c’era più la dittatura sovranista … ma mancava la speranza di una vita migliore.
Il cammino della speranza
Lo racconta il libro di Sandro Rinauro del 2009 Il cammino della speranza – L’emigrazione clandestina degli italiani nel secondo dopoguerra (ed. Einaudi, 2009)
Quando i clandestini eravamo noi. La prima storia dell’emigrazione illegale italiana negli anni della ricostruzione e del miracolo economico.
Lo raccontava un film del 1950 di Pietro Germi che ha lo stesso titolo “Il cammino della speranza”
In cerca di fortuna
E’ appena uscito un altro libro. In cerca di fortuna – L’emigrazione italiana dall’Ottocento a oggi sulla stampa di tutto il mondo, (Ed. Internazionale Storia, 2020).
Una raccolta di articoli sugli italiani all’estero, pubblicati nell’arco di circa 150 anni sulla stampa straniera, raccolti da Andrea Pipino, giornalista di Internazionale
In che modo i giornali stranieri hanno raccontato dall’ottocento a oggi l’emigrazione italiana?
Una selezione di commenti, reportage, analisi e cronache della stampa dei principali paesi di destinazione – Stati Uniti, Argentina, Brasile, Australia, Canada, Venezuela, Francia, Svizzera, Germania, Belgio e Regno Unito – per raccontare un fenomeno che nell’arco di centocinquant’anni ha riguardato circa venti milioni di persone. E che non si è ancora interrotto. Con un portfolio sugli italoamericani di New York e una graphic novel dedicata al massacro di Aigues-Mortes, in Francia, del 1893.
Osservatorio Migranti Ivrea
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