La perfetta macchina che coordina SCS, Comune e Forze dell’ordine nei giorni di Carnevale
C’è una componente fondamentale nella riuscita del carnevale eporediese che noi eporediesi, da sempre, diamo quasi per scontata ma che scontata non è. Una componente senza la quale la manifestazione così come è, con migliaia di persone che per giorni si tirano centinaia di tonnellate di arance, con centinaia di cavalli e migliaia di turisti, non riuscirebbe a svolgersi e a presentare la città poche ore dopo pulita e pronta per le manifestazioni serali.
Questa componente è il grande lavoro di squadra che vede in prima fila la SCS (Società Canavesana Servizi) coordinata con gli altri enti coinvolti quali Comune, vigili urbani, Fondazione del Carnevale e Polizia seguendo uno schema di lavoro che comincia ad essere osservato con ammirazione anche al di fuori dei nostri confini.
Partiamo dai numeri
Sono 68 gli operatori che hanno lavorato ogni giorno per oltre 1.100 ore complessive nella raccolta e trasporto delle arance e delle relative cassette di legno, nello svuotamento dei cestini/sacchetti e nello spazzamento delle vie cittadine. Sono impiegati 13 veicoli destinati alla raccolta di indifferenziato e arance che viene poi ridotto volumetricamente tramite 5 compattatori e trasportato con 7 camion nella sede di SCS. Inoltre 6 spazzatrici e 9 trattori per la pulizia delle arance e 4 ragni per la raccolta delle cassette nelle 4 piazze della città. Questa ultima operazione è stata anche semplificata e velocizzata dall’obbligo dall’anno scorso di usare solo cassette di legno che vengono poi trasportate a Grugliasco e trasformate in truciolato per pannelli (95 tonnellate di sole cassette).
«Ogni anno ci stupiamo di come si riesca in brevissimo tempo e con ritmi serratissimi a pulire e sistemare completamente la città, – racconta il Direttore Generale di Società Canavesana Servizi Andrea Grigolon – ma, in realtà, questo risultato non è il frutto di una casualità di intenti, è il risultato di un vero modello di coordinamento. Siamo tutti noi che con l’impegno, la capacità di progettare e programmare il lavoro, la competenza che abbiamo maturato negli anni e anche l’orgoglio nel voler far sì che la città sia pulita ogni giorno, rendiamo tutto questo possibile.»
L’impegno risulta anche in crescita, visto che le arance sono aumentate rispetto al 2024 di 16.000 kg (da circa 715.000 siamo saliti a 731.000) con 27 viaggi totali verso i 4 impianti di riciclo e recupero: a Santhià (Vercelli), a San Damiano d’Asti, a San Nazario Sesia (Novara), a Pinerolo (Torino).
Energia e compost dalle arance
Le arance vengono avviate alla produzione di biogas e, tramite mescolamento con la raccolta dei rifiuti organici, in compost da utilizzare in agricoltura. Non è da escludere che, come suggerito dal Presidente della Fondazione del Carnevale Alberto Ama, il compost del Carnevale di Ivrea non diventi anche un marchio riconoscibile e commercializzabile.
La eccezionale mole di raccolta del giorni di carnevale è sintetizzata anche dalla percentuale: su 6000 tonnellate di raccolta di organico in un anno più di 700 sono concentrate nei giorni di carnevale.
E il Comune? Il sindaco Matteo Chiantore ricorda che il Comune contribuisce con più di 500.000 euro per una serie di compiti tra cui lavaggio e sabbiatura delle strade, sistemazione delle reti, personale comunale e smaltimento delle arance. Una cifra certamente importante, ma impegnata per una manifestazione cui nessuno vuole rinunciare e fa parte dell’identità della città.
Una manifestazione che è anche in continua evoluzione come dimostra la possibilità, ancora in fase di studio, di allargare l’area della battaglia in piazza del Rondolino ormai troppo affollata di aranceri e con poca visibilità da parte del pubblico.
F. C.