Ciao Luciano, ciao Compagno delegato

La scomparsa di Luciano Guala ha colpito profondamente, oltre ai compagni dell’Anpi, tanti ex-lavoratori della Olivetti che l’hanno avuto come delegato sindacale nelle Rsu aziendali.

Olivetti Manifestazione contro la richiesta di 4500 licenziamenti, Ivrea luglio 1979 (fonte sito 9centRo)

Luciano incarnava pienamente lo spirito di servizio del delegato sindacale e andava oltre con una instancabile disponibilità all’ascolto e una straordinaria tenacia nella ricerca di soluzioni possibili per ogni problema che i lavoratori gli presentassero.

E’ stato per molti un riferimento solido e sicuro e allo stesso tempo uno sprone per tante lavoratrici e lavoratori per lottare sempre per i propri diritti.

A tutto questo chi lo ricorda aggiunge il valore della sua rettitudine e coerenza piena in ogni sua azione, consapevole e accettandone le conseguenze.

Riportiamo di seguito alcuni messaggi che ricordano Luciano scritti a caldo da lavoratrici e lavoratori che hanno avuto il privilegio di incrociarlo nella loro vita lavorativa in Olivetti e Wind, ma non solo, e non solo di lavoratori …

 

Abbiamo perso una persona speciale, un Compagno

  • Sono arrabbiata, in certi momenti la rabbia è più grande del dolore che pure è immenso. Sono arrabbiata perché in un momento così buio, non avere al proprio fianco Luciano è veramente più di quanto si possa pensare di dovere affrontare. Abbiamo perso un Compagno, proprio nel significato più bello della parola la cum panis, la persona che mangia il pane con te. E Luciano ha condiviso sempre, e non solo il pane.
    Mi sento orfana. Luciano è stato il mio maestro di sindacato. È stata una delle prime persone che ho conosciuto quando sono arrivata a 19 anni in Olivetti. E volevo subito sapere dove era il consiglio fabbrica, iscrivermi al sindacato, ed ho trovato lui. E mi ha insegnato tantissime cose. Anche che a volte è difficile, è faticoso, non è sempre tutto rose e fiori neanche nel sindacato, ci si scontra. Ecco Luciano aveva quella capacità di continuare a combattere da dentro.
    Se dovessi descrivere Luciano direi che aveva fatto sua una delle più belle frasi che io ricordo del Che e cioè “siate capaci di sentire nel più profondo qualsiasi ingiustizia commessa contro chiunque in qualunque parte del mondo”. Questa è la virtù più bella di un rivoluzionario. Ecco abbiamo perso un rivoluzionario.
    (Simonetta Valenti)
  • Mi dispiace molto, lui è stata la persona che con la sua delicatezza nell’approccio ha contribuito sostanzialmente a fare maturare in me la condivisione dei diritti dei lavoratori durante il suo periodo sindacale in Olivetti e poi da pensionato i diritti umani e la condivisione degli ideali di pace durante gli incontri a Lace e Biella. Una bella persona sempre più rare da trovare. (Renzo Blanc)
  • Una persona difficile da dimenticare a cui mi ritornava il pensiero in tutti questi anni che non lo avevo più visto. L’ultima volta a Biella mi sono sentito toccare sulla spalla ed era lui con quel suo sorriso. Gli auguro un Paradiso laico. (Luigi Bertorelle)
  • Persona perbene, retta, determinata con una calma particolare. Mi spiace. (Massimo Oberto)
  • Mio riferimento in azienda, ho imparato tanto da lui. Mi dispiace. (Chiara Costarella)
  • Mi spiace … davvero una persona stupenda … sono cresciuta con i suoi consigli (Elena Vercelli)
  • Addio compagno, ci mancherai, perché la tua discreta presenza era una forza. Ti ho conosciuto, neo-assunta in Olivetti, come delegato Fiom. Ricordo le assemblee alla mensa Ico. Parlavano i funzionari, ma alla fine noi lavoratori ci avvinavamo a Luciano per tradurre alcuni passaggi, per chiedere, confrontarci. Ti ho ritrovato nell’Anpi, a studiare e conservare la memoria dei nostri Partigiani e Partigiane, ad affermare i valori della Resistenza. Almeno una volta l’anno, a Lace ci si incontrava. Rassicurante presenza. La tua calma determinatezza per i diritti dei lavoratori e per i valori della Resistenza dava fiducia, invitava non smettere di lottare per una società giusta. Un animo nobile, poetico, come i rivoluzionari sanno essere. Un Compagno.E anche se chi lotta, chi ha compagni, non muore mai ma vive in quelle lotte e nei cuori dei suoi compagni, tu Luciano ci mancherai. (Cadigia Perini)
  • L’addio alla vita è sempre triste, ma per una persona bella come Luciano, lo è ancora di più. Ti ho conosciuto anch’io appena assunta in “ditta” (così si diceva allora). Pensando a te, mi tornano in mente il tanti ricordi..
    Il consiglio di fabbrica della ICO che odorava di fumo, le assemblee al salone 2000, la preparazione delle bandiere e gli striscioni, e le tante manifestazioni, Ivrea, Torino, Roma. E poi, Luciano, era sempre un piacere parlare con te ed ascoltare le tue parole semplici, chiare ed efficaci. I tuoi principi, i tuoi ideali, la tua voglia di lottare accanto ai lavoratori, l’opporsi sempre alle ingiustizie, il non piegare la testa, il farsi valere … ecco sono diventati anche i miei ideali e di questo non posso che ringraziarti. Un abbraccio con te conteneva tutto. Caro amico e compagno manchi già. Da oggi siamo più soli. (Laura Gambotto)
  • Ci ha accompagnato tutti nella storia lavorativa dall’Olivetti a Infostrada… con tutta la passione che aveva nel cuore. Grazie Luciano per essere stato sempre al nostro fianco. (Giuseppina Santo)
  • 07/10/1968 – Sciopero lavoratori Olivetti (autore Silvestre Loconsolo, operaio, partigiano e fotografo)

    Se ne va un pezzetto di storia. Della Olivetti, di Infostrada … di noi. Tristezza infinita, quanti ricordi.
    Era un piemontardo doc, un piemontese di montagna, tanto pacato e mite caratterialmente, quanto Inflessibile e rigoroso sui principi e valori. Era soprattutto una persona buona.
    Noi, giovani leoni Rsu della nascente Infostrada, eravamo stati reclutati direttamente da lui, uno per uno. Lui dalla Olivetti di Scarmagno, Consiglio di fabbrica, noi appena assunti. Lui aveva appena vissuto, sulla sua pelle, il declino e degrado olivettiano, con annessi scioperi ed occupazioni, noi tutti al primo impiego, figuriamoci il nostro apporto sindacale, pari a zero. Una Rsu, quella di Infostrada, tutta da inventarsi, da solo.  Mi aveva cooptato lui, mi aveva avvertito che non avremmo avuto facile. Gli avevo chiesto perché lui lo faceva, mi aveva risposto “E’ giusto che qualcuno lo faccia”. Tutto lì.
    All’epoca, io lo vedevo un po’ come il grande vecchio, fra Obi Wan Kenobi e Gandalf, con già la sua barbisa da saggio. Era una persona dritta e retta, e non era solo un profilo posturale, ma una pratica di comportamento, non di facciata.
    Un sacco di scioperi, cortei, manifestazioni, picchetti, sit in … a Ivrea, Torino, Milano, Roma. Tanti viaggi in pullman, qualcuno in treno, pochi in aereo. Tanto tempo a parlare. Qualche rinnovo contrattuale portato a casa, qualche emendamento a varie piattaforme, molte battaglie fatte, qualcuna vinta.
    A dispetto del fisico esile e del carattere mite, era tosto. Era abituato alle batoste, sindacali e politiche.
    Il passaggio alle Tlc, dopo una vita di occupazioni e lotte in Fiom, non lo aveva preso benissimo. Anche lì riunioni, assemblee, mediazioni… Poi era di nuovo a lottare, le angherie ai lavoratori non davano troppo spazio alle nostre discussioni filosofiche. Ciau Luciano, mancherai ad un bel po’ di persone. (cm)

  • Una perdita enorme, un Compagno stupendo di grande impegno sindacale e politico memoria storica della resistenza, con lui ho fatto un lungo percorso in FIOM che mi e servito molto, ora siamo un po’ più soli. (Francesco Buonavita, già Fiom Torino)
La stima della controparte …
  • Mi dispiace. Ai primi anni 80 alla ICO l’ho conosciuto come “mio” delegato al mio primo incarico come capo del personale. L’apparenza era di un profeta disarmato, ma impossibile da sottovalutare per la preparazione, la credibilità e l’assoluta trasparenza. (Renato Casarotto)