Avremo ancora un lavoro con l’Intelligenza Artificiale?

“Automazione e occupazione: il futuro del lavoro con l’IA” è il titolo della serata di venerdì 26 aprile allo ZAC organizzata da Nuovi Equilibri Sociali, ZAC, Legambiente Dora Baltea e Varieventuali

Venerdì 26 aprile, alle ore 21.15, presso il Movicentro d’Ivrea l’associazione Nuovi Equilibri Sociali, ZAC, Legambiente Dora Baltea e questo giornale organizzano una serata incentrata sul rapporto tra intelligenza artificiale e lavoro.
Un timore diffuso è che molte professioni possano essere sostituite del tutto o in parte da sofisticate applicazioni in grado di produrre contenuti, gestire attività amministrative e industriali, regolare processi di marketing, strutturare canali e-commerce con target sempre più precisi e definiti e molto altro ancora, con ricadute occupazionali che potrebbero mettere a rischio lavori un tempo esclusivamente “umani”.

Con l’aiuto di Norberto Patrignani, docente di Computer Ethics alla scuola di Dottorato del Politecnico di Torino verrà esplorato il delicato equilibrio tra l’avanzamento tecnologico e l’impatto sociale nel contesto dell’intelligenza artificiale e del futuro del lavoro. L’IA potrà essere utilizzata per affrontare le disuguaglianze esistenti, migliorando l’accesso all’istruzione, alle opportunità lavorative e ai servizi pubblici? Come sarà possibile preparare la forza lavoro per le sfide imminenti e le prospettive di eiqualificazione professionale? In un mondo regolato dall’algoritmo che ne sarà dei principi di equità economica e d’inclusione sociale?

La tecnologia non è neutra e il suo impatto sul tessuto sociale dipende dalle decisioni e dalle politiche che la guidano. È imperativo esplorare modelli di governance e regolamentazione che garantiscano un futuro del lavoro equo e sostenibile, dove l’IA sia un motore di progresso senza lasciare nessuno indietro, in quanto solo attraverso un dialogo aperto, inclusivo e orientato al bene comune sarà possibile plasmare un futuro in cui l’IA arricchisca le nostre vite senza compromettere la nostra umanità.