Appello per costruire una mobilitazione dal basso contro il G7 del lavoro, dell’industria e della scienza a Torino
Dal 26 settembre all’1 ottobre i rappresentanti di Italia, Francia, Germania, Stati Uniti, Canada, Giappone e Regno Unito si riuniranno a Venaria per discutere di scienza, industria e lavoro. Prosegue così il tour italiano del G7, che dopo aver fatto tappa in tante città investirà anche Torino con il suo codazzo di ministri e con il suo apparato repressivo. Una vergognosa messa in scena a spese di tutti i cittadini, mentre il paese sprofonda sempre di più i responsabili del disastro fintamente disquisiscono di soluzioni che non hanno. Come potrebbe essere altrimenti? Sono loro e il loro modello di sviluppo alla base di tutti i nostri problemi.
Torino è forse la città che più, in Europa, ha vissuto a pieno le contraddizioni nel campo dell’industria, della scienza e del lavoro: la città (post-)industriale per eccellenza, che sta pagando il prezzo delle loro scellerate politiche in termini di ricadute ambientali e di abbandono delle periferie.
Siamo certi che nessuno meglio di Poletti e la sua cricca sanno che questo vertice è un affronto alla città. Per questo a settembre i ministri hanno deciso di barricarsi alla reggia di Venaria, mentre è già iniziata la campagna intimidatoria della stampa per creare un clima di paura intorno alle contestazioni. Altro che garantire la sicurezza, l’obiettivo è uno solo: tutti devono stare a casa e i ministri devono poter decidere tranquilli sulle nostre teste..
Lo diciamo chiaro: noi non accettiamo la presenza di un evento simile nella nostra città e ancora di più non vogliamo accettare i falsi proclami fatti che usciranno da quel patetico consesso. Sentiamo la necessità di portare nelle strade un modello alternativo e contrario alle politiche di disuguaglianza sociale promosse dalla governance mondiale dei potenti della terra.
Le giornate di fine settembre saranno l’occasione per ridare voce a tutti coloro che da anni subiscono gli attacchi alla sanità, ai luoghi della formazione, ai territori, ai diritti sul lavoro e all’autodeterminazione delle proprie vite. Vogliamo lanciare una mobilitazione larga, inclusiva e diffusa che si ponga l’obiettivo di riprendersi la città, creando spazi, momenti di discussione e azione nell’arco di tutte le giornate del G7.
Ad un vertice blindato e non rappresentativo vogliamo contrapporre una mobilitazione dal basso. Non lasceremo che sette ministri prendano decisioni sulle nostre vite e sul nostro futuro a porte chiuse.
Assemblea nazionale a Torino domenica 10 settembre presso la Cavallerizza Reale
Chiamiamo tutti i soggetti e i singoli, attivi a Torino e in tutt’Italia a creare un’ampia mobilitazione, costruita dal basso, partendo da un’assemblea nazionale che si terrà a Torino, domenica 10 settembre ore 14:00 presso la Cavallerizza Reale.
Serve ripartire da zero. Chi decide su cosa, come sono usate le risorse di tutti, a cosa serve il lavoro: o la ricchezza è per tutti o lavorare non ha senso.
Rete Torino ReSet G7