Il circolo Legambiente Dora Baltea prende posizione in merito alla vicenda Ipercoop. “Sarebbe l’ennesima dimostrazione che l’urbanistica si interessa più sugli interessi dei privati che del bene pubblico”
In merito al progetto avanzato dalla Genco per l’area ex Molinario, di cui ad oggi non sono noti in modo ufficiale i contenuti, apprendiamo che il proponente avrebbe rinunciato a perseguire la strada della variante semplificata per avanzare un progetto di rigenerazione urbana.
Dalle informazioni ad oggi disponibili risulta che l’intervento proposto dalla Genco coinvolge un’area molto ampia che comprende, oltre a ex Casa Molinario, l’area adibita a parcheggio e una parte dei capannoni situati in prossimità del parcheggio. E’ altresì nota l’intenzione di realizzare un supermercato di 2.500 metri quadrati.
Ora, pur non essendo resa pubblica alcuna documentazione del progetto è possibile esprimere delle forti perplessità innanzitutto sul metodo che l’amministrazione sembra voler seguire.
Non è comprensibile infatti perché l’amministrazione dovrebbe in fretta e furia approvare un progetto che modificherebbe l’impostazione dell’attuale piano regolatore, in quell’area non è previsto l’inserimento di aree commerciali di ampiezza superiore ai 900 metri quadri, quando è stata avviata la discussione sulla revisione del piano regolatore con un incarico ad un prestigioso studio di Milano.
Sarebbe in sostanza depotenziata fortemente l’intenzione condivisa dalla nuova amministrazione di avviare una discussione ampia tra cittadini, associazioni, forze produttive sul futuro della Città di Ivrea.
Sarebbe l’ennesima dimostrazione che l’urbanistica, cioè le funzioni fondamentali che regolano il futuro delle città, si modella più sugli interessi dei privati che del bene comune.
Per quanto riguarda il merito: è fuor di dubbio che quell’area e tutto l’asse di via Jervis meritano una riflessione importante per affrontare alcune delle sfide di Ivrea. La questione della mobilità, la valorizzazione del patrimonio Unesco, l’uso degli enormi spazi della ex Olivetti tra le prime sfide.
Davvero si possono affrontare con la ricetta, ormai rivelatasi fallimentare, di cemento più commercio? Una ricetta che ha ulteriormente reso ingestibile la mobilità e soffocato i centri storici.
Ci piacerebbe che finalmente fosse l’interesse pubblico, cioè di tutta la comunità, a fissare le linee della rigenerazione di Ivrea.
Chiediamo all’Amministrazione, al Consiglio Comunale di dare continuità al percorso partecipato per la revisione del PRG di Ivrea e di non procedere per presunte “emergenze”.
Circolo Legambiente Dora Baltea