Il Comitato Ivrea per la Palestina e il Presidio per la Pace di Ivrea organizzano per sabato 24 maggio una manifestazione a sostegno del popolo palestinese
La manifestazione è dedicata in particolare ai palestinesi della striscia di Gaza, anche se pure in Cisgiordania esercito israeliano e coloni i palestinesi hanno vita precaria e dolorosa. A Gaza sono ormai più di 55.000 le vittime degli attacchi israeliani – solo dall’ottobre 2023. Israele non risparmia case, ospedali, rifugi, non risparmia vite di civili inermi. Vengono uccisi medici, giornalisti, nemmeno i bambini sono risparmiati, più di 18.000 sono morti sotto le armi israeliane. E se non sono le bombe ad ucciderli ci pensa la fame che uccide lentamente dopo atroci sofferenze. La chiusura agli aiuti umanitari imposta dal governo israeliano è un crimine contro l’umanità. Tutto questo accade sotto gli occhi di tutti, nell’indifferenza, quando non complicità, di chi potrebbe interrompere questo massacro, un genocidio di fatto, e no lo fa.
La manifestazione del 24 maggio ha l’obiettivo di continuare a denunciare gli atti criminosi di Israele contro i palestinesi, la complicità degli Stati che continuano ad avere rapporti, anche fornire armi, con Israele, invece di isolarlo. Ma la manifestazione vuole anche essere una occasione di approfondimento e informazione su quanto possiamo fare noi da qui perché si interrompa lo sterminio del popolo palestinese.
Il contenuti della manifestazione dal documento degli organizzatori
Manifestazione per il cessate il fuoco a Gaza, contro il genocidio del popolo palestinese.
Contro l’occupazione coloniale e l’apartheid.
Contro il riarmo, l’imperialismo e la militarizzazionedella società.
Manifestiamo a Ivrea per:
- DENUNCIARE E OPPORCI al genocidio e alla deportazione del popolo palestinese
- chiedere il CESSATE IL FUOCO immediato e duraturo
- l’APERTURA URGENTE di canali sicuri per l’invio di aiuti umanitari a Gaza, dove i sopravvissuti alle bombe stanno lentamente morendo di fame, per primi i bambini
- DENUNCIARE la collaborazione del governo italiano, dell’Europa e dell’occidente tutto con il governo israeliano e dunque ugualmente corresponsabili delle morti e delle sofferenze indicibili di migliaia di palestinesi
- chiedere SANZIONI economiche nei confronti d’Israele, la sospensione dell’accordo di partenariato Ue-Israele, il blocco reale di tutte le commesse di armamenti
- chiedere la FINE DELL’OCCUPAZIONE ILLEGALE
- essere A FIANCO del popolo palestinese e della sua resistenza.
- il RICONOSCIMENTO dello STATO DI PALESTINA sulla base delle risoluzioni Onu
- INFORMARE e AGIRE
Programma della manifestazione
La manifestazione si articolerà in un corteo cittadino con diverse tappe al termine del quale le attiviste e attivisti locali saranno presenti in punti informativi sulle campagne di contrasto all’occupazione e al massacro totale del popolo palestinese.
La partenza è prevista alle ore 16 dalla stazione di Ivrea in corso Nigra. Il corteo percorrerà c.so Nigra, c.so Cavour, piazza Ferruccio Nazionale, via Piave, Lungo Dora, c.so Botta, p.za Balla, via Palestro, per arrivare a piazza Ottinetti
Durante il corteo con striscioni, cartelli, bandiere, avremo musica e brevi soste con interventi tematici.
La conclusione è prevista in piazza Ottinetti (attorno alle ore 17) dove ci si potrà fermare fino alle 18,30 per riflessioni collettive, musica dal vivo, condivisione di saperi e proposte di azione concreta.
Standi informativi in piazza Ottinetti
In piazza ci saranno stand informativi e proposte operative, tra cui:
- BOICOTTAGGIO (BDS) dei prodotti israeliani: come colpire le aziende complici del governo israeliano, con indicazioni di prodotti e marchi, anche italiani, compromessi con Israele.
- BANCHE ARMATE che sostengono la produzione e il commercio di armi attraverso vari strumenti finanziari. Ci sono banche che servono per gli scambi commerciali con Israele. È importante capire come smettere di alimentare le guerre con i nostri depositi bancari.
- DECRETO SICUREZZA: tutte le sue misure repressive e incostituzionali, mirano a soffocare ogni forma di resistenza, criminalizzando il dissenso, colpendo attivisti, studenti e lavoratori, e violando le libertà civili fondamentali.
- PIANO DI RIARMO e MILITARIZZAZIONE. Anche in riferimento al piano europeo ReArm Europe, che prevede l’aumento delle spese militari, dirottando fondi che dovrebbero andare ai territori, alle comunità, al welfare.
- EMERGENZA SANITARIA e alimentare a Gaza;
- CAMPAGNA contro gli accordi Italia-Israele
- RACCOLTA FIRME per chiedere l’esposizione della bandiera palestinese sul Comune.
a cura di Cadigia Perini