Il violino di Auschwitz

Quando

25 Gennaio 2025    
20:30

Dove

Sala Nuova Torre
v.Cossavella 2, Bollengo

Tipologia evento

Festival Rosario Scalero
Una società che reprime la libertà e che chiude la porta al diverso, è una società che soffoca la bellezza e rinuncia al talento. Questo sembra essere il messaggio di “Il violino di Auschwitz”, il concerto con cui, in occasione del Giorno della Memoria, il Festival Musicale Rosario Scalero chiuderà la sua seconda edizione.
Sabato 25 gennaio alle ore 20.30, nella Sala Nuova Torre di Bollengo, si esibirà il Trio d’Archi Etèsio, nato nel 2023 con la missione di sottrarre all’oblio le migliori pagine di musica da camera dei cosiddetti “compositori minori” dell’Otto-Novecento. Il Trio, composto da Laura Riccardi (violino) Chiara Rizzo (viola) e Fabio Mureddu (violoncello), accompagnerà il pubblico alla scoperta di tre compositori di origine ebraica la cui opera – e in due casi la cui vita – fu interrotta dall’infamia delle persecuzioni razziali nazifasciste.
Obiettivo della serata è restituire la voce a raffinati compositori la cui la fortuna è stata condizionata dall’origine ebraica o la cui stessa vita è stata stroncata dalla persecuzione antisemita. Il torinese Leone Sinigaglia, anche grazie alla sua seria formazione viennese (che condivise in parte con l’inseparabile amico Rosario Scalero), fu all’inizio del Novecento un musicista di spicco internazionale, stimato da Arturo Toscanini e da Gustav Mahler. Braccato e scoperto dalla polizia nazifascista nel 1944, morì d’infarto al momento dell’arresto. Il fiorentino Mario Castelnuovo-Tedesco (1895-1968), grazie all’aiuto offertogli da Arturo Toscanini e Jascha Heifetz, nel 1939 emigrò negli Stati Uniti affermandosi come autore di colonne sonore per film. Il ceco Hans Kràsa (1899 – 1944) trascorse più di due anni internato nel campo di concentramento di Theresienstadt contribuendo all’attività culturale del ghetto. Memorabile è la rappresentazione della sua opera per bambini Brundibár, il 23 giugno 1944, alla presenza della delegazione internazionale della Croce Rossa, organizzata dai nazisti per ingannare l’opinione pubblica. Al trio d’archi dedica le sue ultime energie creative: la Passacaglia e Fuga è la sua ultima composizione, scritta prima di essere deportato e ucciso ad Auschwitz
L’itinerario musicale di “Il violino di Auschwitz”, con la presentazione di Chiara Rizzo, vuol essere un omaggio a questi e ad altri artisti vittime della repressione del regime. Una suggestiva occasione per ridare voce a coloro cui era stata sottratta, dimostrando come l’arte e la bellezza siano capaci di resistere a nemici come il tempo, la morte e il sopruso.
Trio d’archi Etèsio
Laura Riccardi, violino
Chiara Rizzo, viola
Fabio Mureddu, violoncello
Leone Sinigaglia (Torino, 1868 – 1944) Serenata op. 33 in re maggiore (1908)
Mario Castelnuovo-Tedesco (Firenze, 1895 – Beverly Hills 1968) Trio per archi op. 147 in re minore (1950)
Hans Kràsa (Praga, 1899 – Auschwitz, 1944) Tanec (1943)
L’ingresso all’evento di sabato 25 ottobre, organizzato con il Comune di Bollengo, è gratuito fino a esaurimento posti.