A Biella, in piazza Lamarmora, una luminaria riporta l’augurio inglese “X-Mas”
Ogni volta che scoppia la polemica su qualche aspetto che richiama la contrapposizione fascismo/antifascismo bisogna domandarsi quanto sia comprensibile questa divisione a un giovane sotto i vent’anni.
Poco meno di due anni fa mi sono confrontato con dei ragazzini di 13 anni che cantarono a scuola, a Cavaglià, “Faccetta Nera” come inno di chiusura dell’anno scolastico.
Era una goliardata, e lo scrissi.
Sintomatica della superficialità e, già allora, chiesi, inutilmente, di non lasciare passare, di studiare e approfondire.
Oggi ritorna la questione con la luminaria che riporta l’augurio inglese “X-Mas” in piazza Lamarmora.
Fu, per noi italiani, anche la sigla della flottiglia guidata da Julio Valerio Borghese che commise crimini non solo a fianco dei nazisti , ma anche nel dopoguerra, fino a non tanto tempo fa.
Naturalmente siamo di nuovo alla querelle superficiale sul periodo storico della Repubblica di Salò, dell’occupazione tedesca e della guerra civile e di liberazione che vi si contrappose e che portò libertà nel nostro Paese.
Quello che lascia più perplessi è come viene a costruirsi il “dibattito” su quegli anni, incredibilmente ancora così divisivi. E’ evidentemente un modo per dire “c’era del bene e del male da tutte e due le parti” e “chi insiste nel ricordare le responsabilità più di una o dell’altra fomenta delle divisioni incomprensibili e colpevoli di non cercare la pacificazione”.
Dico ai ragazzi di non fidarsi di un discorso così superficiale e neanche, quindi, dell’orgoglioso puntiglio del Sindaco Oliviero che, di fronte all’innescarsi della solita polemica, si ricrede e afferma che l’avrebbe anche tolta quella scritta, ma, all’acuirsi dei toni, decide che “la scritta “MERRY XMAS” rimarrà lì dove è stata messa!”
Vorrei dire ai ragazzi di non credere al Sindaco quando afferma che si tratta di accusare l’altro di “difetti”; furono veri e propri crimini, precise responsabilità quelle della X- Mas e quelle del Fascismo tutto. E sono responsabilità che non si sono fermate al 1945, ma sono andate ben oltre. Il comandante della X Mas proseguì a tessere trame e commettere crimini per altri decenni, prendendo parte a quelle macchinazioni eversive che portarono centinaia di morti, in pieno periodo di pace, nelle piazze e sui treni, in Italia.
Il signor Borghese si macchiò addirittura di un tentativo di golpe. No, cari ragazzi, parlare di “difetti”, riferendosi alla X-Mas, e non di crimini, è un modo per sminuire, per annacquare, nella sostanza, per falsificare. Per superare quegli anni, auspicio a cui mi unisco, bisogna approfondire.
Nel caso di questo richiamo alla X-Mas non ci si può fermare alla seconda guerra mondiale, ma bisogna conoscere anche le azioni criminali di matrice fascista proseguite, in alleanza con servizi segreti statunitensi e apparati dello Stato “deviati”, fino agli anni ‘80 del’900. Fate delle ricerche nel web, digitate “X-Mas”, “Julio Valerio Borghese”, “Fronte Nazionale”, “Strategia della tensione” e fatevi un’opinione. Certamente troverete tanta paccottiglia, ma sono sicuro che saprete distinguerla dalle verità storiche, alcune delle quali sancite anche da sentenze delle aule giudiziarie.
Aggiungo un’ultima riflessione, stavolta più ecologista che libertaria. Certamente l’augurio natalizio anglofono “X-Mas” ci ricorda più il brand commerciale di una nota bevanda, che lo spirito cristiano del Natale. Sindaco, si ri-ricreda.
E’ sostanza e non forma: meglio rimuovere quella luminaria. Lasciamo approfondire ai giovani e non sottostimiamo la loro intelligenza.
Ettore Macchieraldo