Disarmiamo il patriarcato!

Sabato 23 novembre alle 15, in piazza Santa Marta un’iniziativa del Collettivo Transfemminista di Ivrea Mai Cit3

È passato un anno dal femminicidio di Giulia Cecchettin e altri nomi sono stati aggiunti alla lista di donne e persone trans uccise.
Ad oggi sono 104 i femminicidi, trans*cidi e lesbicidi registrati in Italia nel 2024 dall’Osservatorio nazionale “Non una di meno”. 350 le persone trans uccise nel mondo quest’anno, ricordate nel Transgender Day of Remembrance, anche detto Transgender Day of Revenge, che si celebra ogni 20 novembre.
Chissà quante le vittime della violenza patriarcale ancora non conosciute e nominate.
Niente è cambiato in quest’anno, anzi, le politiche governative hanno peggiorato la situazione delle donne, delle persone Lgbtq+, delle persone giovani prigionier3 del lavoro precario e della disoccupazione e delle persone migranti vittime della violenza razzista di Stato.
Il 23 novembre a Roma, Palermo, in tutta Italia e qui a Ivrea il movimento transfemminista scende in piazza non per ritualità (poichèérifiutiamo i riti collettivi di espiazione che lasciano sole le vittime), ma perché è sempre più urgente in questo Paese manifestare la nostra rivolta contro la violenza della cultura patriarcale e la deriva identitaria e autoritaria che la sostiene, giustifica e legittima.
La violenza patriarcale strutturale è aggravata oggi dalle politiche del governo Meloni e, qui in Piemonte, da un’amministrazione di destra che porta avanti un attacco subdolo all’aborto (attraverso l’alleanza con le organizzazioni antiabortiste, che vengono fatte entrare nei consultori e nei reparti “Interruzione Volontaria di Gravidanza”), il sempre più frequente smantellamento dei consultori e il disinvestimento sulla pillola abortiva (RU486). Chiediamo la chiusura immediata della stanza dell’ascolto del Sant’Anna di Torino. Denunciamo la “crociata antigender”, che ostacola l’introduzione nei percorsi scolastici di attività formative di prevenzione della violenza di genere e di contrasto a ogni forma di pregiudizio, discriminazione e bullismo nei confronti delle persone Lgbtq+ attraverso l’educazione sessuo-affettiva.
Siamo accanto al popolo palestinese e chiediamo che sia fermato il genocidio, l’apartheid e i piani di deportazione. Criminalizzare il dissenso, le persone migranti e quelle marginalizzate è violenza patriarcale. In questo quadro Il D.D.L.
Sicurezza è solo la punta dell’iceberg della deriva autoritaria e machista che attacca diritti e libertà, moltiplica i provvedimenti repressivi e attacca il diritto al dissenso. Come collettivo Mai Cit3 (Instagram: @Mai.Citɜ) accogliamo e condividiamo l’appello di “Non Una di Meno” e scendiamo in piazza al grido “Disarmiamo il patriarcato”: lottiamo contro la violenza e la cultura dello stupro che ci opprimono, contro chi alza muri, prigioni e confini, contro la militarizzazione della società, la devastazione ambientale.
Sabato 23/11 alle h 15:00 in occasione della giornata contro la violenza di genere del 25 novembre abbiamo organizzato un presidio in piazza Santa Marta a Ivrea.
Scriveremo i nomi di tutte le 106 vittime di femminicidi, lesbicidi e transicidi sulla pavimento della piazza.
Leggeremo testi ed interverremo per manifestare il nostro dissenso contro il sistema patriarcale che da sempre colpisce le vite delle donne e delle persone queer.

Ci vogliamo viv3, liber3, arrabbiat3 perché insieme siamo più forti.
Ci vogliamo MAI CIT3!

Mai Cit3 – Collettivo Ivrea Transfemminista
Siamo un collettivo di Ivrea che si occupa di portare la lotta transfemminsta nel Canavese e in Provincia. “Cita” in piemontese vuol dire piccola, bimbetta. “Citu” in piemontese vuol dire stai zittx.
Noi non saremo mai piccol3, mai zitt3. mai.cit3