La Terza Marcia Mondiale per la Pace e la Nonviolenza sta arrivando in Italia. Sabato 23 novembre rappresentanti della marcia mondiale saranno a Torino e a Ivrea.
Dando seguito alle due marce mondiali del 2009-2010 e del 2019-2020, è partita il 2 ottobre da San José de Costa Rica la Terza Marcia Mondiale per la Pace e la Nonviolenza che si concluderà in Costa Rica il 5 gennaio 2025 dopo avere toccato centinaia di città dei 5 continenti.
Dopo avere attraversato l’America settentrionale, l’Oceania e l’Asia, la Terza Marcia Mondiale per la Pace e la Nonviolenza è arrivata in Europa.
Sabato 23 novembre volontari della Marcia faranno tappa a Ivrea unendosi al Presidio per la Pace che per l’occasione si riunirà al pomeriggio.
Alle ore 16 si farà un corteo nel centro città, da Piazza Balla a Piazza Ferruccio Nazionale, dove si concluderà la manifestazione davanti al Municipio, con letture e canzoni di pace.
Siamo tutte e tutti invitati a partecipare, per innalzare e rafforzare la voce di coloro che, in ogni continente, vogliono un mondo senza guerre e ingiustizie.
Sarà per la città di Ivrea il 144° Presidio per la pace.
Finalità della marcia
- Denunciare la grave situazione mondiale, caratterizzata da guerre, massacri e conflitti crescenti, con il rischio di una guerra mondiale nucleare. Per contrastare l’aumento della spesa per gli armamenti, mentre in aree sempre più vaste del pianeta molte popolazioni sono emarginate dalla mancanza di diritti umani, cibo e acqua.
- Chiedere il disarmo nucleare e a tutti gli Stati di approvare il Trattato di Proibizione delle Armi Nucleari.
- Continuare a sensibilizzare l’opinione pubblica sul fatto che solo attraverso la “nonviolenza” si può raggiungere la “pace” e si può aprire il futuro all’intera specie umana.
- Evidenziare le varie azioni positive che individui, gruppi e popoli stanno già intraprendendo in molti luoghi per garantire l’effettiva attuazione dei diritti umani e della non discriminazione, e per promuovere la collaborazione, la coesistenza pacifica e la non aggressione.
- Sostenere: un pianeta ecologicamente sostenibile, l’obiezione di coscienza alla guerra come diritto fondamentale, la riforma dell’ONU in senso democratico con l’abolizione del diritto di veto, l’educazione alla nonviolenza a tutti i livelli scolastici.