Le associazioni e le/i singole/i cittadine/i aderenti al Presidio per la Pace scrivono al Sindaco e al Consiglio comunale perché si esprimano contro il regolamento approvato dal Parlamento europeo per la destinazione di fondi “sociali” Next Generation EU e PNRR a favore della produzione di munizioni e missili. Il presidio chiede anche di coinvolgere gli altri comuni del territorio e l’Anci. L’appello verrà presentato alla riunione dei capigruppo che definirà l’Odg del prossimo consiglio comunale del 26 giugno.
Al Sindaco di Ivrea Matteo Chiantore
Al Presidente del Consiglio Comunale Luca Spitale
Alle/Ai Consigliere/i
Oggetto: Appello per il ritiro del “Regolamento a sostegno della produzione di munizioni e missili” (ASAP) votato il 1° giugno dal Parlamento Europeo
Le sottoscritte organizzazioni
PREMESSO CHE
da più di un anno si sta consumando in terra ucraina una guerra della quale non si intravede fine; anzi, le notizie degli ultimi giorni portano a ritenere che si stia raggiungendo un ulteriore livello di scontro con il rischio di utilizzo di armi nucleari;
le vittime principali di questa tragedia sono le popolazioni ucraine e russe e i dissidenti e gli obiettori;
usando le parole del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, “l’Europa è un bersaglio di questa guerra. Ne sono sfidati i principi di civiltà, i valori che si sono affermati come risposta dei popoli alla barbarie della Seconda guerra mondiale e delle dittature che l’hanno provocata”;
la guerra non è mai una soluzione, ma una delle principali cause delle crisi sociali, umanitarie e ambientali che sempre più spesso ci troviamo ad affrontare;
dall’inizio del conflitto in Ucraina a Ivrea tutti i sabati è presente un presidio di cittadini e cittadine per la Pace; un appuntamento con tre obiettivi principali: il cessate il fuoco, l’avvio di trattative e l’affermazione di una cultura di Pace.
PRESO ATTO CHE
il 1° giugno 2023 il Parlamento Europeo con 446 a favore, 67 contro, 112 astenuti ha approvato con procedura d’urgenza la proposta di regolamento a sostegno della produzione di munizioni e missili (ASAP) che prevede lo stanziamento di 500 milioni di euro di fondi del bilancio UE per queste produzioni belliche. Un atto che consentirà di utilizzare i fondi di Next generation Ue e i fondi di coesione (43 miliardi per il nostro Paese) per il riarmo e il potenziamento degli arsenali militari dei singoli Paesi dell’Unione: fondi già programmati per la transizione ecologica e quella digitale, per il sociale, per il diritto allo studio, per il sostegno alle imprese; fondi che oggi, con uno strappo violento, vengono invece messi a disposizione dell’economia di guerra. E questo in violazione dell’art. 41 del Trattato sull’Unione Europea, che esclude che “le spese derivanti da operazioni che hanno implicazioni nel settore militare o della difesa” siano a carico del bilancio dell’Unione Europea.
DI CONSEGUENZA
l’Unione Europea, con questo regolamento ASAP, entra di fatto in regime di ”economia di guerra”, con provvedimenti che vengono presentati sotto mentite spoglie di politica industriale, marcando in realtà un ulteriore passaggio nel percorso della sua militarizzazione.
CONSIDERATO CHE
a luglio l’atto tornerà nel Parlamento europeo per l’approvazione definitiva e che rispetto al primo voto sulla procedura d’urgenza l’area di parlamentari in dissenso è raddoppiata.
CHIEDONO CHE IL CONSIGLIO COMUNALE
facendo propria la preoccupazione e l’appello delle associazioni e delle cittadine e dei cittadini aderenti al Presidio per la Pace di Ivrea;
anche considerato che la Città di Ivrea ha ricevuto nel 2022 la “Certification of Membership” da parte di Mayors for Peace, la rete internazionale dei Sindaci per la Pace e il disarmo nucleare;
IMPEGNI LA GIUNTA E IL SINDACO
a trovare le modalità e i canali, coinvolgendo i Comuni Canavesani e l’ANCI, per manifestare il dissenso verso il regolamento ASAP che, oltre a violare il Trattato sull’Unione Europea, è contrario anche ai principi di pace e giustizia della Costituzione Italiana, e chiedere quindi, al Governo italiano e ai parlamentari europei italiani, di opporsi a questa grave decisione, che allontana ancora di più l’Unione Europea dal ruolo di pace che per sua natura dovrebbe svolgere e per cui ricevette nel 2012 il Premio Nobel per la Pace.
Ivrea, 17 giugno 2023
ANPI di Ivrea, Associazione Rosse Torri, Azione Cattolica della Diocesi di Ivrea, Centro Aiuto alla Vita Ivrea, Centro Documentazione Pace, Centro Gandhi, CGIL Ivrea, Comunità di Sant’Egidio, Ecoredia, Emergency, Fraternità CISV Albiano, Good Samaritan, Il sogno di Tsige, Legambiente Dora Baltea, Libera Ivrea, Mir Ivrea, Movimento Nonviolento Ivrea, Pax Christi Ivrea, Unione Popolare Ivrea e Canavese, ZAC! e singoli/e cittadini/e che partecipano al Presidio per la pace a Ivrea che si tiene ogni sabato dallo scoppio della guerra in Ucraina.