Un gazebo Anpi al mattino, apertura del Rifugio nel pomeriggio
Dopo il ventennio fascista, le imprese coloniali, la guerra di Spagna, le leggi razziali, l’entrata in guerra con la Germania, finalmente un soffio di Libertà soffiò sull’Europa.
I 20 mesi della Resistenza avevano abbreviato il tragitto verso la pace e ridato dignità al popolo italiano. Fu in questo clima che il 2 giugno 1946 si svolse il Referendum nel quale, per la prima volta, votarono anche le donne. La scelta fra monarchia e Repubblica vide vincitrice la seconda.
Iniziava una nuova era.
Il 1° gennaio 1948 venne promulgata la Costituzione, per la quale si impegnarono i migliori politici di allora, tutti provenienti dalle fila dell’antifascismo.
Fu così che gli ideali risorgimentali di libertà, forma repubblicana e democrazia ebbero completa realizzazione.
Il filo sia concreto che ideale che unì la Resistenza alla Costituzione fu chiarissimo, ad esempio nell’articolo 3 (“Tutti i cittadini sono uguali di fronte alla legge…”) chiara risposta alle infami leggi razziali fasciste; oppure nell’articolo 11 (“L’Italia ripudia la guerra…”) in contrasto col passato regime guerrafondaio; o ancora nell’articolo 2 (“La Repubblica riconosce i diritti inviolabili dell’uomo, sia come singolo, sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità, e richiede l’adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale”).
L’antifascismo permea dunque l’intera Costituzione mettendo al centro tre fondamentali principi: centralità della persona, pluralismo, solidarietà.
Festeggiamo il 2 giugno consapevoli che questa data, assieme al 25 Aprile, rappresenta la radice del nostro essere cittadini oggi.
L’ANPI sarà in piazza a parlare di Costituzione ed aprirà il Rifugio antiaereo.