L’ANPI di Ivrea e Basso Canavese tra le sessanta associazioni presenti alla manifestazione
“La Sanità non si vende. Si difende!” con questo slogan è partita da piazza Carducci a Torino la “Marcia della salute” promossa del neonato Comitato per il diritto alla tutela della salute e alle cure della Regione Piemonte, costituito da oltre 60 associazioni, sindacati professionali, ordini e sindacati di lavoratrici e lavoratori della sanità regionale (tra cui la Cgil, non partecipano invece Cisl e Uil).
Oltre dodicimila i partecipanti. Noi avremmo detto quindicimila! Un colpo d’occhio imponente ed entusiasmante.
Il corteo era ricoperto soprattutto dalle bandiere rosse della CGIL.
Accanto al palco anche l’Anpi di Torino, ma non solo. Noi abbiamo partecipato in rappresentanza dell’Anpi di Ivrea e Basso Canavese unendoci alla delegazione CGIL canavesana. Presenti da Ivrea anche delegati di Unione Popolare.
La marcia ha attraversato via Nizza, corso Spezia, via Genova, via Biglieri e di nuovo via Nizza, con arrivo davanti al Grattacielo della Regione, dove si sono svolti gli interventi conclusivi dei rappresentanti del comitato.
Davanti al Grattacielo sono stati sistemati i 4 gazebo dove, in due di questi, medici e sanitari hanno effettuato alcune prestazioni (misurazione della pressione, anamnesi) e negli altri v’è stata una simulazione della rianimazione cardio-polmonare con il manichino.
La richiesta è di rilanciare la sanità piemontese utilizzando anche i soldi del Pnrr.
Il problema principale è la cronica mancanza di personale: almeno 9mila professionisti in Piemonte.
Altri slogan che hanno scandito la marcia sono stati “Quando tutto sarà privato, saremo privati di tutto” e “La salute non è una merce”, gridati davanti al grattacielo della Regione.
Mario Beiletti, presidente ANPI Ivrea e Basso Canavese