La Terra e la sua cura al centro della rassegna organizzata dal collettivo Biloura
Si svolgerà dal 7 maggio al 3 giugno la seconda edizione di Polimorfa, la rassegna di arti performative organizzata dal Biloura international art collective nel pluriuso di Alice Superiore (Val di Chy), in collaborazione con il Comune di Val di Chy e la Fondazione Piemonte dal Vivo.
Sei spettacoli distribuiti nei fine settimana della tarda primavera per una rassegna che ha nella multidisciplinarietà e nella partecipazione degli abitanti della Valchiusella i suoi punti di forza, come testimoniato dal successo della prima edizione.
Il gruppo è reduce da una intensa stagione invernale che lo ha portato a soggiornare per tre mesi in Corea, grazie ad una residenza artistica derivata da una selezione internazionale, dove ha presentato Silent voices all’Asia Culture Center di GWANGJU (capitale culturale della Corea del Sud).
SILENT VOICES, che vedeva in scena artiste coreane e italiane, è la creazione collettiva di una performance che ha come tema le donne dentro la prostituzione, la loro marginalizzazione, il valore delle loro esperienze e storie. Il progetto artistico mira a portare all’attenzione del pubblico le voci di donne estremamente marginalizzate, un popolo numeroso che passa inosservato (dalla scheda di presentazione).
Il tema di Polimorfa 2022 è invece “Il concetto di cura della Terra e della propria comunità”. E’ un tema che è nelle nostre corde da sempre – dice Silvia Ribero, fondatrice di Biloura – perché consideriamo le arti performative uno dei possibili nuclei di una comunità, un luogo per riflettere sul presente senza rinunciare allo stupore e alla bellezza del ricercare, insieme, altre possibilità”.
Si parte proprio il 7 maggio alle ore 16 con la performance di teatro partecipativo “Senderos de Fuga” che vedrà la collaborazione di artisti internazionali di Biloura e i partecipanti al laboratorio teatrale gratuito offerto dal collettivo.
“La performance indagherà la fuga di chi scappa dalla siccità e dalle guerre, alla ricerca degli ingredienti per la convivenza pacifica tra Uomo e Ambiente e tra Esseri Umani” spiega Angie Rottensteiner di Biloura.
Il 13 maggio alle ore 21 la compagnia toscana La Ribalta Teatro presenta “Settimo Continente”, ironica riflessione sull’inquinamento ambientale di cui l’uomo è responsabile.
Per i più piccoli, invece, domenica 15 maggio alle ore 16 il collettivo nomade Ortika è ospite con “Orsòla e il pesciolino d’oro”, un poetico racconto sull’accogliere “l’altro da sé” affidato al linguaggio immaginifico delle marionette.
Si prosegue con il teatro di narrazione di Teatro degli Acerbi, che il 22 maggio alle ore 16 accompagnerà il pubblico in una riflessione sul coltivare come scelta di vita con “Il testamento dell’ortolano”.
Il 27 maggio alle 21, una novità per Polimorfa, che aggiunge il nouveau cirque tra i linguaggi che propone al suo pubblico: sarà infatti ospite la giocoliera Francesca Mari con il suo “Tangle”, una riflessione interculturale a partire dalle ricerche dell’artista emiliana in Polinesia.
Anche la musica è ospite a Polimorfa, che si conclude il 3 giugno alle ore 21 con il concerto performativo “Sinking Island” della band eporediese Satoyama, che riflette sull’innalzamento delle acque e la conseguente scomparsa delle isole.
“Polimorfa è un piccolo porto franco, un’agorà artistica aperta al pubblico di ogni età e provenienza: per questo il prezzo del biglietto, come la passata stagione, rimane popolare e anche quest’anno abbiamo aperto le chiamate per volontari che vogliano dare una mano e per partecipanti al laboratorio teatrale gratuito che sfocerà in “Senderos de Fuga”” racconta Chiara Bosco di Biloura.
La locandina di Polimorfa mostra una chiocciola che si alza in volo legata ad un palloncino: Impossibile? Impensabile? Forse una estrema speranza per il nostro pianeta, un impegno che il teatro può accompagnare e coltivare.
Francesco Curzio